I videogiochi violenti sono i più venduti

È quanto si apprende dal report pubblicato dalla società di ricerche Electronic Entertainment Design and Research (EEDAR). Fornisce statistiche anche sull'attuale situazione nel mercato delle console di nuova generazione.
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Settembre 2007, alle 10:40 nel canale Videogames
48 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRicordati di salvare prima di partire
Che mito di gioco... proprio ultimamente me lo son reinstallato... e ri-finito in una settimana...
per la cronaca: non ho mai ucciso nessuno! dirò di più: non ho mai fatto a botte!! son sempre riuscito a distinguere il gioco dalla realta! se uno, giocando, viene spinto a fare qualcosa "di strano", il problema non sta nel gioco! il problema sta nella persona!!
scusate lo sfogo...
Bè vorrei vedere se in manhunt dovessi aiutare le vecchiette ad attraversare la strada se ti piacerebbe ancora
Comunque anche io contrario a tutte le censure.
Non è un gioco che deve dirti quello che è giusto o sbagliato fare...
Non è un gioco che deve dirti quello che è giusto o sbagliato fare...
Chi ha detto il contrario?
L'unica cosa che mi da un pochino fastidio è che gli sviluppatori oggigiorno ignorano la trama.
Son ben lontani i tempi di Max payne e Legacy of kain
Censura e punizione
Mah, non lo so ragazzi...si, sono d'accordo che la censura è un'arma a doppio taglio, ma dire che non andrebbe censurato nessun contenuto o nessun comportamento è un po' eccessivo e contradditorio.
In questo post parliamo di videogiochi violenti, ma si sa, l'argomento potrebbe spaziare: dai film ai libri, ai TG e molto altro.
Molti dicono che la censura è una punizione ingiusta per coloro che sono capaci di discernere. Si dice anche che chi commette un omicidio, potrebbe farlo indipendentemente dal fatto che abbia giocato o meno.
Giusto, sono d'accordo con tutto questo. La cosa strana è che nessuno si mette dal punto di vista della vittima in questo caso. Se qualcuno viene ammazzato, a causa di un gioco oppure no, ciò non toglie che viene ammazzato.
Per ipotesi assurda, vietare la distribuzione di Manhunt, potrebbe salvare la vita della eventuale vittima di uno squilibrato che giocandoci si è fatto "trasportare".
Facciamo due esempi che normalmente vengono visti dal punto di vista della vittima, anche se non si tratta di omicidio
1) la storia del fumo, che ho già citato prima: i fumatori potrebbero dire "è giusto permettere a tutti di fumare ovunque, sono io fumatore che decido di non fumare in presenza di non fumatori, perchè so che a loro fa male". Peccato che se poi fumi, farai "del male" al non fumatore in questione e fondamentalmente potrebbe non fregartene nulla. Ma al non fumatore invece frega assai. E infatti la legge è passata con il plauso di moltissime persone.
2) Le bestemmie in TV. Perchè in TV si può mostrare e dire di tutto, ma non le bestemmie? Per ipotesi, io potrei esere ateo e non essere scandalizzato da una bestemmia in TV, o comunque potrei prevederla come un segno di "sfogo" da miei momenti di stress particolari, ecc.
Molta gente però si sentirebbe offesa, turbata ecc, quindi vige la regola non scritta che in TV non si bestemmia.
E' censura? A me sembra che nei due casi citati, si sopporta il divieto poichè ci si identifica più comunemente con le "vittime" di queste azioni, mentre nel caso della violenza virtuale, invece no: siamo bene o male tutti fruitori di contenuti inidicati come "violenti" e tutti siamo in grado di discernere il reale dal fantastico (spero
La censura di fatto danneggia SOLO chi è capace di scindere la realtà dalla fantasia. Poi spesso è usata anche senza senso tanto per giustificare forse il proprio lavoro e quindi stipendio (mi ricordo film demenziali dove venivano censurate scene in cui non c'era nulla di osceno o violento).
Sono d'accordo che si debba informare il pubblico sulla "pericolosità" di certi contenuti, ma tagliare delle parti ad minchiam non lo accetto.
Il discorso sul fumo lo trovo un attimo assurdo.
Al fumatore non cambia nulla se esce dal luogo pubblico e si fuma anche 10 sigarette di fila. Al NON fumatore invece fa molto piacere non essere OBBLIGATO a fumare perchè gli altri sono incivili.
Console?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".