I videogiochi non producono impatti negativi sui bambini, secondo un nuovo studio britannico

L'Università di Glasgow ha portato avanti una grossa ricerca che ha coinvolto circa 13 mila bambini nati tra il 2000 e il 2002.
di Rosario Grasso pubblicata il 19 Novembre 2013, alle 10:01 nel canale VideogamesAnche se giocati a cinque anni, i videogiochi non sono la causa di problemi comportamentali che si palesano nelle fasi successive della crescita. Lo determina uno studio eseguito dall'Università di Glasgow, che ha coinvolto circa 13 mila bambini nati dal 2000 al 2002.
Lo studio è andato alla ricerca di possibili connessioni tra il tempo dedicato ai videogiochi e disturbi comportamentali o emotivi, rabbia o difficoltà a mantenere l'attenzione, che avrebbero potuto presentarsi nelle fasi successive della crescita. I ricercatori si sono chiesti, nello specifico, se "i giochi possano avere effetti più potenti a causa del coinvolgimento che generano sugli utenti attivi, l'identificazione con i personaggi protagonisti e la struttura di tentativi e ricompense".
L'indagine è stata basata sul report dei genitori, che hanno monitorato il comportamento dei loro figli nel corso della crescita. I ricercatori hanno ammesso di aver modificato in parte i risultati per tener conto dei diversi tipi di approcci dei vari genitori e delle differenze socio-economiche. Ma sono orgogliosi del risultato ottenuto, perché basato su un pool di ricerca molto ampio, appunto di 13 mila famiglie.
Il gruppo di ricercatori dell'Università di Glasgow ha studiato anche le connessioni tra videogiochi e visione di contenuti televisivi. Guardare la TV per 3 o più ore al giorno all'età di 5 anni ha portato a qualche problema comportamentale una volta che il bambino è giunto nell'età tra 5 e 7 anni. Ma la TV, così come i videogiochi, non genera in alcun caso problemi comportamentali permanenti. Non ci sono differenze negli esiti tra ragazzi e ragazze, secondo il sondaggio.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infono, no, no....sono i bambini che causano problemi agli studi britannici
esatto, attendiamo dicembre per vedere la nuova versione
'sti scienziati e studiosi dovranno pur guadagnarsi la pagnotta, lasciamoli fare, che tanto una volta dicono male (i videogiochi rendono violenti etc) e la volta dopo bene (miglioramento della psicomotricità etc), e finchè esiste questo equilibrio il lavoro non gli mancherà.
Forse però questi hanno un tantino esagerato, hanno preso soldi per più di 10 anni...
no, no, no....sono i bambini che causano problemi agli studi britannici
In realta' i bambini causano disturbi ai videogiochi...
Se non ci credete, andate a giocare online
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