I videogiochi d'azione per risolvere il disturbo del linguaggio in bambini a rischio dislessia
Uno studio condotto da un team di ricercatori di Bergamo, Padova, Pavia, Milano, Varese, Lecco e Parigi ha messo in luce che giocando con un videogioco d'azione si normalizza la percezione dei suoni del linguaggio in bambini prescolari con difficoltà di linguaggio.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Marzo 2024, alle 13:31 nel canale VideogamesUno studio condotto da un team internazionale di ricercatori ha evidenziato come i videogiochi d'azione possano risolvere la dislessia evolutiva, ovvero la difficoltà nell'apprendimento della lettura. Quel genere di giochi può aiutare a risolvere difficoltà nella percezione dei suoni del linguaggio, ovvero i fonemi, considerati la principale causa della dislessia evolutiva.
Con "azione" s'intendono quei giochi caratterizzati da eventi ad alta velocità e bersagli in rapido movimento, elevati carichi percettivi, cognitivi e motori, enfasi sul campo visivo periferico e imprevedibilità spaziale e temporale.
Già in passato diversi studi avevano dimostrato che nei bambini con dislessia, la velocità di lettura può migliorare dopo un trattamento riabilitativo con videogiochi in grado di stimolare le abilità attentive, in quanto un miglioramento dell'attenzione risulta indispensabile per leggere le lettere.
Lo studio "Action video games normalise the phonemic awareness in pre-readers at risk for developmental dyslexia", pubblicato sulla rivista NPJ Science of Learning del gruppo Nature, va un passo oltre.
Lo studio è il frutto di un lavoro coordinato dalle Università di Bergamo e Padova, con l'Università di Pavia, la Sigmund Freud University di Milano, la ASST di Valle Olona di Saronno (VA), l'IRCCS "E. Medea" di Bosisio Parini (Lecco) e l'Université Paris Cité.
"Da queste premesse abbiamo ipotizzato che i videogiochi d'azione potessero migliorare anche la percezione dei fonemi", ha spiegato la Dr.ssa Sara Bertoni del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università degli studi di Bergamo e primo autore della ricerca.
"Questo studio di prevenzione ha coinvolto 120 bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia. Un sottogruppo di essi presentava difficoltà nei prerequisiti della letto-scrittura, e quindi erano a rischio per una futura dislessia. Lo studio dimostra che con solo 20 sessioni di gioco con un videogioco d'azione da 45 minuti ciascuna si annullano specificatamente i disturbi nella percezione dei fonemi".
"Questi risultati", aggiunge il Prof. Andrea Facoetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova, docente a contratto presso la Sigmund Freud University di Milano e coordinatore della ricerca, "combinati al fatto che la memoria fonologica e la denominazione rapida non sono state modificate, rivoluzionano le attuali conoscenze condivise sulla dislessia come un puro deficit linguistico dell'emisfero sinistro, suggerendo il ruolo causale del controllo automatico dell'attenzione dell'emisfero destro nella percezione dei fonemi".
"Il miglioramento nella percezione dei fonemi era presente nella maggior parte dei bambini. Questi progressi risultavano più del doppio di quelli ottenuti dopo il trattamento linguistico tradizionale e perduravano a distanza di sei mesi dalla fine del trattamento. Inoltre, dimostriamo come un'esperienza divertente, che allena l'attenzione, migliori la velocità di elaborazione del linguaggio che, come hanno dimostrato alcuni dei nostri precedenti studi, è alla base delle future abilità di lettura".
Questi risultati sono cruciali per futuri programmi di prevenzione dei disturbi del neurosviluppo, come i disturbi dell'apprendimento, del linguaggio, della coordinazione motoria e dello spettro dell'autismo, estremamente comuni nella società contemporanea.
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