Google chiude Stadia: rimborserà gli utenti che hanno acquistato hardware e software
L'annuncio di Google non giunge completamente inaspettato, ma è roboante nella misura in cui sembra precludere un futuro radioso per tutto il settore del cloud gaming
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Settembre 2022, alle 18:54 nel canale VideogamesGoogleStadia
Notizia shock per tutti gli utilizzatori di Google Stadia: il servizio di cloud gaming di Mountain View verrà definitivamente chiuso a partire dalla prima parte del prossimo anno. Rimarrà attivo, infatti, fino al 18 gennaio 2023 e da quel momento in poi Google rimborserà l'hardware Stadia acquistato tramite il Google Store, come il controller (non compatibile con altre piattaforme), nonché tutti i giochi e i contenuti aggiuntivi per questi ultimi. Google prevede di completare i rimborsi entro la metà di gennaio.
"Alcuni anni fa, abbiamo anche lanciato un servizio di gioco per i consumatori, Stadia", ha dichiarato il vicepresidente di Stadia e GM Phil Harrison, ex PlayStation e Xbox, in un post sul blog di Google destinato a fare la storia dei videogiochi, e non solo. "E mentre l'approccio di Stadia allo streaming di giochi per i consumatori è stato costruito su solide fondamenta tecnologiche, non ha guadagnato la considerazione che ci aspettavamo da parte degli utenti, quindi abbiamo preso la difficile decisione di iniziare a chiudere il servizio".
Harrison specifica che i dipendenti di Google coinvolti nel progetto Stadia verranno riassegnati in altre divisioni dell'azienda e che la tecnologia che è stata sviluppata nel corso degli anni verrà riutilizzata YouTube, Google Play e all'interno dei progetti AR dell'azienda. La notizia non giunge completamente inaspettata dopo che nel recente periodo si erano visti pochissimi rilasci di nuovi giochi per Stadia, mentre nei giorni scorsi Logitech annunciava la sua nuova console portatile con il supporto a diversi servizi di cloud gaming ad esclusione di Stadia.
Il ritiro di un colosso come Google da un settore ancora in fase di definizione come quello del cloud gaming, d'altronde, può rappresentare una consistente battuta d'arresto per le modalità di gioco con elaborazione da remoto. Il tutto al netto di alcuni passaggi comunque importanti realizzati da Google con il suo progetto di cloud gaming, come il coinvolgimento di figure storiche dell'industria dei videogiochi, la partecipazione agli eventi più importanti del settore al fianco dei suoi principali protagonisti come Microsoft, Nintendo e Sony, e anche alcune esclusive importanti. L'anno scorso, ad esempio, gli utenti PC che volevano giocare la versione next-gen di FIFA avevano in Stadia la loro unica opportunità.
Allo stesso tempo Google ha fatto molti passi falsi nel marketing e nella promozione della sua piattaforma e ha applicato una politica di prezzi che non esitiamo a definire "suicida", oltre che molto poco comprensibile.
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31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi salva solo per maps e il motore base il resto è sempre lì lì per morire
Vallo a dire ai pionieri dello streaming video quando tutti andavano coi DVD.
Se vuoi riuscire devi tentare. Se neanche ci provi non avrai mai successo.
Google è grande e grossa ed ha strutture e tecnologie utili per avere successo con un servizio di questo tipo, quindi ha fatto più che bene a tentare.
Non è andata.. forse perchè è ancora presto penso.. e le connessioni non sono ancora all'altezza in molte zone.
Può comunque permettersi di fallire in una cosa come questa senza fallire lei stessa.
Stadia è il futuro ... è un successo ...etc
Andatevi a cercare le discussioni
Io ci ho speso ben 10€ per Doom Ethernal ma non mi piace tanto e devo ancora finirlo, aspetto il rimborso. Costava 20 ma col buono di benvenuto da 10 avevo tirato fuori solo 10, spero che si dimentichino e mi rendano 20.
Comunque a parte il poco tempo a disposizione, un altro gioco o due lo avrei preso su stadia a pochi euro invece di spendere mezza piotta di scheda video per giocarci in locale, e per poterci giocare in giro col portatile non da gaming.
La politica di prezzi suicida cosa si intende? Certo non possono regalare i giochi perchè devono ripagarsi i costi del servizio.
Probabilmente non è un business conveniente economicamente, ora poi con i costi dell'elettricità alle stelle sarà un buco nero.
Ragazzi, questa cosa non me l'aspettavo.
Lunghetta la lista, però l'approccio mi pare complessivamente di successo
Non avrei usato un servizio simile neanche se me lo regalavano a vita.
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