Giocatore di FIFA bannato a vita per razzismo contro leggenda dell'Arsenal

Un diciottenne irlandese è stato bannato a vita da FIFA dopo essersi scagliato con epiteti razzisti contro Ian Wright su Instagram, ex punta di colore dell'Arsenal. Il ragazzo aveva perso una partita a FUT usando l'ex Gunners.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Marzo 2021, alle 11:21 nel canale VideogamesFifaElectronic Arts
54 Commenti
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Certo, bisogna avere voglia\tempo\possibilità di farlo, ma esssere ricchi e\o famosi non è una conditio sine qua non.
Partiamo dal presupposto che la policy EA, ma fosse anche di HWupgrade, la creano come vogliono, ed è un'altra cosa rispetto alle leggi.
Domani Corsini decide che chi fa ironia su un politico debba essere bannato a vita, a casa sua dobbiamo accettarlo, per la Legge non esiste nessun reato.
EA decide che chi si è reso protagonista di atti di razzismo deve filare, amen, mica è un organismo statale...giocherà a PES.
Non ho mai messo in dubbio che la sanzione di 500$ sia giusta... forse addirittura poco ma il punto è che dev'essere il giudice a scegliere. Mentre per le piattaforme o vale per tutti e banni a vita TUTTI quelli che dicono certe cose o NESSUNO. Bannare uno per vendetta e non le altre migliaia perché sconveniente economicamente è una presa per i fondelli.
Come ti ho detto cosa succeda ne mondo multiplayer lo ignoro, ma credo che se invece di andarlo a cercare su instagram avesse limitato gli insulti alla chat del gioco non sarebbe successo nulla.
ma siamo sicuri che Wright sia andato da EA a dire di far fuori il piccolo asino?
Ribadisco la scarsa conoscenza dell'ambiente, ma ripeto, gli scritti sono una cosa, le parole un'altra, gravi lo stesso, a volte di più, ma più difficili da dimostrare.
Partiamo dalla fine, è il "dubbie" che ha grande valenza, e questa tipologia di "pagamento" è in uso da decenni, nel campo delle vertenze sul Lavoro al 90% hanno successo, puoi proprio ribaltare la percentuale da te indicata.
Proprio perchè è un professionista doveva stare attento il triplo, quanti calciatori si sono visti stracciare il contratto per qualche vaccata che a noi comuni mortali avrebbe fatto il fresco?
Il ciclista beccato a drogarsi che viene licenziato? Che perde anni di sostentamento?
e' vero che in una situazione monopolistica come quella di EA non puoi dire "beh, amen, vado a giocare su un videogioco della concorrenza", mentre il ciclista trova un'altra squadra, ma le conseguenze delle proprie azioni si pagano.
Non so se ti ricordi ma ci fu una gara do Schumacher sorpassato se non ricordo male da Hill lo speronò volutamente con una manovra che era chiaramente fatta apposta per dargli una legnata nella fiancata e lo prese in pieno. Se ci pensi fu anti-sportivo, pericolosissimo per la vita di entrambi ecc... ecc... ma non è che lo squalificarono a vita.
Ripeto è un dovere della società civile quello di punire chi si comporta male ma la punizione deve SEMPRE essere proporzionale altrimenti è solo legge del taglione o peggio ancora vendetta.
Ma EA non è nè l'ONU nè Norimberga, è privata, è l'ipotetico "Corsini" che decide che se parli male dei cinesi sei fuori, a vita, e se non ti va bene ti iscrivi a Tom's.
L'investito non soddisfatto della sentenza utilizza i suoi agganci con le compagnie assicurative e fa in modo che nessuna voglia più assicurare l'automobilista impedendogli di fatto di poter utilizzare l'auto per il resto della sua vita.
Ti sembra giustizia?
la supposizione è senza prove. Chi mi dimostra che Wright ha richiesto il ban? Lo date per assodato, non lo è. Inoltre la Compagnia Konami se ne frega dell'investito ed è disposta ad assicurarti.
E ti ripeto, accettare delle scuse non estingue il reato, non influisce sulle policy aziendali, non deve influire sulla pena, fatte le dovute differenze abbiamo avuto casi di parenti che accettano le scuse di chi ha causato loro dei lutti...questo toglie il diritto di pretendere pene esemplari?
Non ho capito niente, ma nel dubbio mi scuso con i maschi e con le femmine vestite da nazi.
Ragioni da avvocato e si vede.
Accettare le scuse, ma poi lamentarsi della pena, è a mio avviso da ipocriti.
Tieni distinta la parte legale dalla parte morale. Accettare le scuse (e l'implicito ovvio pentimento) è solamente una questione morale.
Accettare le scuse, ma poi lamentarsi della pena, è a mio avviso da ipocriti.
Tieni distinta la parte legale dalla parte morale. Accettare le scuse (e l'implicito ovvio pentimento) è solamente una questione morale.
Però nella questione in oggetto il confine tra parte "morale" e parte "legale" è molto flebile e indefinito, la parte morale è per forza di cose soggettiva, ognuno di noi ha sensibilità e reazioni diverse, addirittura per le culture anglosassoni e latine ci sono forti differenze nell'intendere la colpa\pena, noi la ragioniamo da latini, siamo intrisi di cultura cristiana, andiamo poco d'accordo con le pene "a vita" e definitive, loro molto meno, noi abbiamo tendenza a concedere la seconda chance, al perdono...loro molto meno.
Considerando poi Wright, o in generale i neri, noi abbiamo si esperienze nefaste di razzismo subito e dato, ma non abbiamo la cappa che le popolazioni nere hanno quasi in modo congenito.
Considerando poi Wright, o in generale i neri, noi abbiamo si esperienze nefaste di razzismo subito e dato, ma non abbiamo la cappa che le popolazioni nere hanno quasi in modo congenito.
Parlo da italiano con un italiano (almeno penso che tu lo sia), quindi esprimiamo giudizi in un contesto italiano.
Accettare le scuse, significa riconoscere il pentimento, pentimento significa aver capito di aver sbagliato, aver capito di aver sbagliato significa aver la volontà di non commettere più gli stessi errori.
Questo è il concetto morale che sta dietro alle scuse (sincere, non pro-forma) e alla loro accettazione (sincera, non pro-forma).
Accettare le scuse, significa riconoscere il pentimento, pentimento significa aver capito di aver sbagliato, aver capito di aver sbagliato significa aver la volontà di non commettere più gli stessi errori.
Questo è il concetto morale che sta dietro alle scuse (sincere, non pro-forma) e alla loro accettazione (sincera, non pro-forma).
Capirai però che quindi c'è una contraddizione di fondo nel cercare di interpretare e comprendere una situazione anglosassone con il nostro metro culturale
Domani Corsini decide che chi fa ironia su un politico debba essere bannato a vita, a casa sua dobbiamo accettarlo, per la Legge non esiste nessun reato.
EA decide che chi si è reso protagonista di atti di razzismo deve filare, amen, mica è un organismo statale...giocherà a PES.
Se fosse come dici non avrei niente da dire... ma il punto è che EA non ha una policy del genere e non l'ha mai applicata se non in questo caso specifico prendendo una decisione arbitraria. Se EA fa un regolamento e lo applica a TUTTI allora per me non c'è problema. Se invece EA non scrive nessuna regola in tal senso e poi fa come gli pare quando gli fa comodo allora per me diventa un problema.
Scusami ma peggio ancora allora... perché ciò significa che di fatto ci sono "luoghi" in cui essere razzisti va bene. Non solo significa che EA normalmente non farebbe niente contro il razzismo nelle sue chat ma che se diventa pubblico interviene in maniera scomposta.
Hai voglia... probabilmente tutto in maniera indiretta quindi non sarà mai ufficialmente confermato ma prima che un colosso banni utenti pro di multiplayer ce ne vuole che ce ne vuole. In altri casi per uscite peggiori se la sono cavata con una tirata di orecchi. Il publisher spesso guarda cosa gli conviene economicamente... del razzismo a torto o a ragione gli importa poco e niente.
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Per il resto alcuni argomenti andrebbero discussi a parte dato che sono amplissimi. Il punto che ti voglio far capire è che al di là del singolo episodio le regole devo essere chiare:
Corsini domani può fare un regolamento assurdo e dire che chiunque dice "pinco" è bannato e per quanto assurdo è nel diritto di farlo dato che il sito/forum è suo o comunque amministrato da lui.
MA
se ad oggi non c'è alcuna regola che dice che scrivere pinco è vietato e io dico che ferste è un pinco (qualunque cosa possa significare) e vengo bannato a vita perché ferste è un utente famoso mentre su 100 altri post in cui scrivono che altri sono pinco non succede niente allora diventa un problema.
Qua i fatti sono due principalmente:
1) Se ci si rivolge alla magistratura poi trovo di pessimo esempio commentare le sentenze. Non discuto che a volte siano difficili da capire e che come nell'esempio che hai fatto i risarcimenti possano essere ridicoli ma se ognuno di noi ogni volta che non è soddisfatto alimenta il dissenso verso gli organismi giudiziari stiamo smontando lo stato civile. Qualcosa non ti torna? Dai vita a una iniziativa politica che può essere un disegno di legge, un partito o altro ma lo fai civilmente e nelle regole e non screditando chi applica la legge esprimendo pareri di parte sulle sentenze.
2) EA deve decidersi su quali sono le sue policy perché o rende ufficiale che chiunque scrive frasi razziste è bannato a vita ma allora lo applica a TUTTI oppure non fa parte della policy e allora non banna nessuno. Però le regole devono essere chiare e dichiarate da prima! Non che in questo caso fanno A e nei casi che non fanno notizia allora fanno B.
Questo può essere
...ma ripeto: qui non si tratta dello sfogo del momento o della sfuriata mentre giochi. E' andato sul profilo instagram e ha inondato di messaggi razzisti la suddetta vittima.
E mi spiace: al di là del fatto che si tende a minimizzare troppo spesso il razzismo, qui è più un'azione premeditata che uno sfogo.
Ma al di là di questo: il fatto che ci siano queste dinamiche, vuol dire che le possiamo ritenere accettabili? Perchè è questo il messaggio che passa dalle tue parole. Siccome la situazione in multiplayer è quella che è, allora inutile stare a discuterne.
E al di là di questo: dal fatto che tante altre situazioni analoghe non vengano sanzionate (che sia per un videogioco o un messaggio su facebook), ancora non si capisce perchè si dovrebbe ritenerle accettabili, o all'opposto lamentarsi del fatto che almeno una volta certi comportamenti vengono sanzionati.
Che poi, lo ricordo, l'unica conseguenza che ha subito il ragazzo è stato unicamente il ban da parte di EA, dato che la denuncia in tribunale non ha portato al alcun provvedimento.
Tra l'altro, ed è rivolto a tutti: come sempre dato un certo fatto non si guarda l'argomento in essere, ma si punta il dito contro il ricco (sempre che Wright al momento lo sia) o il personaggio famoso di turno. Magari per invidia, magari perchè dobbiamo sempre pensare male, magari perchè...
E il fatto è che tramite mezzo pubblico e letto da chiunque si è stati ripetutamente insultati tramite epiteti razzisti da un ragazzo che neanche lo conosce l'ex-giocatore in questione.
Ma il problema non è il razzismo dimostrato dal ragazzo, o la facilità con la quale possiamo spalare merda contro la prima persona che ci capita a tiro su un social network: il problema è la presunta "leva di potere" esercitata da Wright su EA (non dimostrata) per bannare il ragazzo da un videogioco.
Continuiamo così, dai.
Alcune precisazioni perché magari non mi sono espresso al meglio... le faccio sintetiche per non annoiare:
1) Nessuno mette in dubbio o almeno non io, che un gesto del genere vada punito e sanzionato. In sede di tribunale presumo si siano accordati per la donazione di 500$ o qualcosa del genere ma in generale reputo che una cosa del genere DEBBA essere sanzionata senza se e senza ma. Il ragazza ha fatto una bischerata (non uso altri termini per via del regolamento del forum ma non è per minimizzare) e come tale ha conseguenze. Quindi non sto in alcun modo dicendo che la sanzione non sia più che meritata.
2) Quello che secondo me non va bene non è Wright a cui al massimo si può contestare la poca "eleganza" nel commentare la sentenza ma a cui va una DOVEROSA solidarietà. Quelli su cui si punta il dito è EA e il fatto che EA abbia fatto qualcosa senza precedenti per via di Wright. Qua il problema è EA, non Wright.
3) Se anche EA voleva applicare una punizione e ricordiamoci che ad oggi hanno sempre chiuso gli occhi facendo finta di niente doveva essere una cosa commisurata all'evento. Fare invece un ban a vita è del tutto sproporzionato e viene naturale pensare che sia stata una manovra di puro marketing per la risonanza della notizia. Da domani bannano a vita tutti quelli che avranno uscite razziste nei loro giochi?
Ricordandoti allo sfinimento che sono ignavo del mondo in questione...che EA non abbia una policy è impossibile, le multinazionali, specialmente statunitensi, sono troppo attente a cercare di evitare, o ridurre, il pericolo di essere accostate ad atti contrari alla Legge o alla morale usuale, e si riservano di operare con grande libertà sulle proprie piattaforme per combattere questa eventualità, e quasi sicuramente questa policy, che tu utente accetti, prevede che possa bannare anche per atti non esplicitamente citati, tipo un utente che, con spunto preso da piattaforma EA, va su un'altra piattaforma ad infamare.
credo che li il problema sia sulla possibilità di controllo, come può darsi che ci abbiano investito troppo poco per renderlo valido.
capirai però che un "probabilmente" è poco per una condanna morale.
Corsini domani può fare un regolamento assurdo e dire che chiunque dice "pinco" è bannato e per quanto assurdo è nel diritto di farlo dato che il sito/forum è suo o comunque amministrato da lui.
MA
se ad oggi non c'è alcuna regola che dice che scrivere pinco è vietato e io dico che ferste è un pinco (qualunque cosa possa significare) e vengo bannato a vita perché ferste è un utente famoso mentre su 100 altri post in cui scrivono che altri sono pinco non succede niente allora diventa un problema.
Qua i fatti sono due principalmente:
1) Se ci si rivolge alla magistratura poi trovo di pessimo esempio commentare le sentenze. Non discuto che a volte siano difficili da capire e che come nell'esempio che hai fatto i risarcimenti possano essere ridicoli ma se ognuno di noi ogni volta che non è soddisfatto alimenta il dissenso verso gli organismi giudiziari stiamo smontando lo stato civile. Qualcosa non ti torna? Dai vita a una iniziativa politica che può essere un disegno di legge, un partito o altro ma lo fai civilmente e nelle regole e non screditando chi applica la legge esprimendo pareri di parte sulle sentenze.
Non sono d'accordo, le sentenze si commentano, si devono commentare e discutere...ma si accettano, sia che si trovi ridicola sia che si condivida.
devo cercare, come ti dicevo trovo praticamente impossibile che non ne abbia una.
ps: anche qui sul forum erano emersi esempi di ban misteriosi da parte di Ea o simili se ricordo bene
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