GameStop, dipendenti lasciano il negozio: "Non siamo rispettati, spendete i vostri soldi altrove"
I dipendenti di un negozio GameStop hanno deciso di abbandonare il posto di lavoro, esortando i clienti a spendere i loro soldi altrove. Il curioso caso del Gateway Mall di Lincoln, Nebraska, ha riportato alla luce le pessime condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori della catena americana.
di Pasquale Fusco pubblicata il 09 Giugno 2022, alle 09:01 nel canale VideogamesGameStop
282 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl lavoro cmq lo perdi, puoi ottenere al massimo un piccolo rimborso basato sull'anzianità di servizio, ma il lavoro lo avrai cmq perso! E questo basta alla gente per non denunciare. E poi gli avvocati li devi pagare prima, i soldi ce li devi avere
E chi decide cosa sia strettamente necessario?
Perché a questo punto se mi parli di scarpe coi tacchi ti posso rispondere che per me sono l'esatto contrario di strettamente necessarie, per cui il negozio in cui lavorava la tua compagna non avrebbe dovuto nemmeno aprire.
Infatti non sono per niente necessarie, eppure la domenica sono tutti aperti, invece le farmacie sono quasi tutte chiuse!
lo stato già divide i servizi tra quelli di pubblica utilità e no.
I servizi di pubblica utilità sono quelli per i quali la loro reperibilità immediata è fondamentale per il funzionamento base della società ed è prevista la precettazione dei loro lavoratori in caso di sciopero.
Si parla quindi di Sicurezza, Sanità, Istruzione, Telecomunicazioni e Trasporti.
Tutto il resto non è di pubblica utilità. Come vedi Scarpe e Abbigliamento, non sono considerate tali.
Ad oggi si stima che i lavoratori coinvolti in questi servizi sono 500'000, mentre quelli che lavorano nei giorni festivi sono 3.5 milioni, di questi 3.2 milioni lavorano nel turismo e nel commercio.
Tipico appello alle tradizioni. La società cambia, ci sono persone che hanno esigenze completamente diverse, e gli stessi diritti.
Quindi la società deve cambiare per i loro problemi personali?
E se ci sono persone con problemi personali opposti, chi vince?
Sul serio fammi capire: Crescere una famiglia è un problema personale? Se la pensi così, mi dispiace per te, ma sei una persona veramente triste.
E' una questione sociale, non solo di diritti. Per una crescita sana dei bambini, per chi ha la fortuna di avere la domenica libera, è meglio farsi il giro al centro commerciale o giocare con i propri figli, stimolando la loro fantasia e allo stesso tempo facendoli divertire? I figli crescono meglio se sono affianco dei loro genitori o passando da un tutore all'altro senza avere un punto di riferimento?
Se non vogliamo estinguerci, se vogliamo che la gente torni a fare i figli e se vogliamo che questi crescano sviluppando la fantasia e la creatività che sono le basi per qualsiasi tipo di successo nella vita, sia lavorativo che sociale, prima ancora degli aiuti economici, devi indirizzare la società in una costruita intorno a loro, che li considera come i cittadini più importanti, se manca questo, il paese fallisce. La storia ricorderà la data in cui è iniziato il nostro fallimento: il 06 dicembre 2011, con l'entrata in vigore del decreto 214/11 "Salva Italia". Siamo gli unici paesi al mondo a non avere più nessuna regolamentazione sulle aperture degli esercizi commerciali nelle Domeniche e nei Festivi, gli unici.
Sono stato a Parigi 3 settimane fa, la Domenica era deserto, tutto completamente chiuso, anche i tabaccai. I bar erano aperti solo la mattina, ma le Farmacie erano tutte aperte, gli altri negozi tutti completamente chiusi, anche i centri commerciali. I parchi, vista anche la bella giornata, erano pieni zeppi di famiglie che, guarda caso, sono composte quasi tutte da 3 figli.
In Spagna e Inghilterra ci ho vissuto, e anche lì la Domenica è tutto chiuso la gente va nei parchi. In Inghilterra persino la Premier League ha come giorno principale il Sabato, perché è Domenica anche per i calciatori, ma soprattutto per tutti quelli che lavorano all'indotto delle partite, possono avere il riposo la Domenica; poi ovviamente oggi il calcio spezzatino fa giocare lì anche di Domenica, ma il giorno principale, con la maggior parte delle partite, resta il Sabato. in ogni caso lo stipendio di domenica è pagato il doppio, non +15%.
Durante la settimana i negozi chiudono alle 17.30, e sono costretti, per legge!
Nelle festività importanti, che rappresentano di più l'unione familiare come il Natale e La Pasqua in Inghilterra non esistono mezzi pubblici, anche a Londra, sono gli unici due giorni in cui le metro sono chiuse e gli autobus stanno nei magazzini. Gli autisti e i Macchinisti hanno il diritto di festeggiare il Natale e la Pasqua con la propria famiglia.
In Germania ho visto Berlino, Monaco e Francoforte, anche lì la domenica è tutto chiuso.
Poi proprio tu che mi dici che le scarpe non sono un bene necessario, mi dici che senso ha dover comprare delle scarpe di domenica o delle mutande? [U]Possibile che esista qualcuno che abbia un'urgenza tale da restare letteralmente senza mutante o scarpe di Domenica? Cosa cambia se aspetta Lunedì? Quale la vera necessità, l'utilità sociale di tenere un negozio di scarpe ed uno di mutante aperto nei giorni festivi? Davvero dobbiamo mantenere rovinata la vita di oltre 3 milioni di famiglie che non possono passare la domenica con i loro figli, perché così chi ce l'ha libera possa accompagnare i suoi di figli a comprare mutande di Domenica?[/U]
No, semplicemente la Domenica non si lavora se non strettamente necessario come in UK, Spagna, Francia e Germania i negozi sono chiusi e come era da noi fino al 2011. La Domenica è per passare il tempo con la famiglia, i bambini non vanno a scuola, i genitori non lavorano e si passa la giornata tutti insieme. Mi spieghi te una madre di famiglia quando fa la madre se dalle 10 alle 20 e tutti i sabato e le domenica lavora? Pensa se entrambi i genitori facessero lo stesso orario. La loro vita da genitori sarebbe accompagnare i figli a scuola e metterli a letto la sera, che cavolo ce li hanno a fare i figli?. Tutto il resto del tempo che i figli non stanno a scuola, stanno con i nonni o con la babysitter, sempre se puoi permettertela.
Poi uno si chiede perché il nostro paese è a crescita demografica negativa, mentre in Francia ogni coppia mette al mondo in media 2.6 figli!
Che paese è un paese dove la domenica per trovare una Farmacia aperta devo fare 15km e se mi sento male devo chiamare la guardia medica a pagamento, ma se devo comprare delle scarpe ho 5 negozi aperti in un raggio di 1km?
Quoterei anche la parte precedente, ma dopo dovrei fare un cut per renderlo visibile.
Che altro dire...
A me sembra che molti parlino perchè il problema non li tocca minimamente.
Mi chiedo quante di queste persone lavorino o abbiano lavorato la domenica.
Beh avviso ai naviganti: io lavoro ANCHE nei giorni di festività (non festivi classici come Domenica, ma NATALE).
Forse per alcuni il fatto che le persone debbano rinunciare alla propria vita privata e familiare per permettergli di girovagare nelle città è fondamentale, ma parliamoci chiaro: SIETE EGOISTI.
Quando ero piccolo, mi ricordo che i negozi chiudevano la mattina del sabato (anche gli alimentari).
Nessuno è mai morto di fame, nessuno ha mai avuto problemi a comprarsi i vestiti o un paio di scarpe. Ma oggi no.
Pretendiamo che tutto sia a nostra disposizione in qualsiasi momento e a qualsiasi condizione.
A chi dirà: "Vi lamentate? Venite pagate anche di più se lavorate la domenica".
Lo sapete qual è la maggiorazione? 30%... traducibile in 10-15 euro netti in più in una giornata lavorativa.
Voi rinuncereste a passare del tempo di qualità per una simile miseria?
Io credo che NESSUNO lo farebbe, ma non è una libera scelta.
Purtroppo i sindacati negli anni hanno SVENDUTO intere categorie di lavoratori e oggi ne paghiamo le conseguenze con gli stipendi medi che sono scesi negli ultimi 30 anni rispetto a tutta Europa.
Ma in fondo ognuno guarda al proprio orticello.
L'importante è andare al mare o al ristorante. Poi se il bagnino o il cameriere sono sfruttati, sono problemi loro. A noi basta avere il lettino e il piatto in tavola.
Chi gli ridà il sogno di potersi aprire una scuola di danza?
A questo punto speriamo quasi che Putin invada anche noi.
Alcuni anche belli alti .
@Personaggio
Umanamente empatizzo con la tua compagna, è una storia disgustosa e per come la vedo io il suo ex datore di lavoro è un verme che dovrebbe marcire in galera. Tuttavia non riesco a fare il salto che fai tu verso le proibizioni a più non posso e tutte le altre cose che hai scritto. Mi sembra un approccio a perdere che non riesco a condividere.
La necessità delle aperture domenicali è quella di offrire il servizio quando gli altri non lavorano (altri che ricordo essere la maggior parte). Facendo orari difficili a lavoro spesso non riesco ad accedere ai servizi durante la settimana. Mi è successo di vivere in un posto in cui più o meno il modello era quello che descrivi, semplicemente compravo tutto (ma proprio tutto) su Amazon visto che non riuscivo nemmeno ad accedere ai negozi: quando uscivo dal lavoro erano già chiusi o in procinto di chiudere.
Una meraviglia di vita: talmente bella che è l'unica città in cui sono stato davvero male e me ne sono andato col cuore leggero dopo nemmeno un anno. Magari per te è facile accedere ai servizi, per tante altre persone no, e i dati di vendita ci dicono che il grosso delle vendite (in Italia) viene fatto proprio il sabato e la domenica. Quindi la necessità evidentemente c'è e viene colta dal resto della società.
Vuoi cambiare la società e la legge perché hai paura che i tuoi diritti non vengano rispettati, invece di lottare per far rispettare i tuoi diritti. Per altro come ti ha detto Giulio hai già gli strumenti per fare in modo che vengano rispettati, tuttavia hai paura di usarli (l'avvocato, i soldi, e il lavoro...) e sbraiti contro la stessa legge che ti offre già tutti gli strumenti necessari.
Ma se hai paura di lottare per te stesso è un controsenso chiedere una legge più dura, tanto quando subirai un sopruso di nuovo non avrai né le forze né il coraggio di lottare per i tuoi diritti (come hai già ammesso) e quindi per te non cambierá nulla - proibisci una forma di sfruttamento che è già proibita ed anzi rendi le cose più difficili per chi si comporta bene.
Purtroppo mi sono trovato anche io in situazioni lavorative che mi hanno portato a problemi di salute fortunatamente transitori, solo che invece di non fare nulla ho consultato un avvocato del lavoro e il sindacato, ho fatto la vertenza all'azienda e contestualmente ho cambiato lavoro. Ed ho avuto anche il piacere di incassare un bel risarcimento che mi ha permesso di costruirmi una bella vita un po' più agiata a spese del mio ex datore di lavoro.
È ovviamente un processo che costa fatica e un sacco di nervosismo ma niente è gratis a questo mondo. Mi sorprende molto il fatto che non abbiate proceduto per vie legali, soprattutto in un caso di palese violazione dei diritti come quello che hai raccontato.
E' una questione sociale, non solo di diritti.
No, crescere una famiglia non è un problema personale, in generale è un problema sociale. Quello del lavoro domenicale e della famiglia tuttavia è un tuo problema che tu stai proiettando su tutti gli altri e stai dicendo che siccome TU non ci riesci per qualche ragione allora questo deve estendersi anche a tutti gli altri cittadini a cui magari stai togliendo un servizio utile. E la cosa davvero triste è che questa rabbia nasce dal senso di impotenza che provi e dalla mancanza di volontà di lottare per i tuoi diritti perché, da quello che scrivi, hai avuto paura o ti sei sentito impossibilitato a farlo.
PS Sulla Spagna hai le idee confuse: la legislazione sulle aperture domenicali cambia da regione a regione, qui dove vivo io sono chiusi in quella accanto (30km) sono aperti. Indovina un po'? Ci sono le code in autostrada la domenica per andarci, esattamente come succede fra Trento e Verona al sabato mattina.
A questo punto speriamo quasi che Putin invada anche noi.
Chiedi ad un operaio che lavora su turni H24 o un muratore se farebbe a cambio con il lavoro della tua compagna sui tacchi.
Putin ti aspetta a braccia aperte, sono sicuro che avete molti putin di incontro
Principianti...
Io dovevo andare a visitare il glorioso paese del Supremo Leader K.J.(U) ma son chiusi da due anni per via del Corona. Mi sa che neanche quest'estate non se ne fa nulla...
Pino ma non riusciamo a sentire "il vicino" se trova lui qualche sistema ??? Possiamo andarci anche io e lui insieme, sono abituato a dividere le stanza con gli sconosciuti !
https://www.iltempo.it/personaggi/2...-roma-31975830/
https://www.iltempo.it/personaggi/2...-roma-31975830/
Mannaggia...una volta organizzava pure i tour in Corea del Nord (sono serio) ! Oh se lo incrociate buttategli su la mia proposta, eventualmente ci si mette d'accordo (visto mai) !
@Personaggio
Umanamente empatizzo con la tua compagna, è una storia disgustosa e per come la vedo io il suo ex datore di lavoro è un verme che dovrebbe marcire in galera. Tuttavia non riesco a fare il salto che fai tu verso le proibizioni a più non posso e tutte le altre cose che hai scritto. Mi sembra un approccio a perdere che non riesco a condividere.
La necessità delle aperture domenicali è quella di offrire il servizio quando gli altri non lavorano (altri che ricordo essere la maggior parte). Facendo orari difficili a lavoro spesso non riesco ad accedere ai servizi durante la settimana. Mi è successo di vivere in un posto in cui più o meno il modello era quello che descrivi, semplicemente compravo tutto (ma proprio tutto) su Amazon visto che non riuscivo nemmeno ad accedere ai negozi: quando uscivo dal lavoro erano già chiusi o in procinto di chiudere.
Una meraviglia di vita: talmente bella che è l'unica città in cui sono stato davvero male e me ne sono andato col cuore leggero dopo nemmeno un anno. Magari per te è facile accedere ai servizi, per tante altre persone no, e i dati di vendita ci dicono che il grosso delle vendite (in Italia) viene fatto proprio il sabato e la domenica. Quindi la necessità evidentemente c'è e viene colta dal resto della società.
Vuoi cambiare la società e la legge perché hai paura che i tuoi diritti non vengano rispettati, invece di lottare per far rispettare i tuoi diritti. Per altro come ti ha detto Giulio hai già gli strumenti per fare in modo che vengano rispettati, tuttavia hai paura di usarli (l'avvocato, i soldi, e il lavoro...) e sbraiti contro la stessa legge che ti offre già tutti gli strumenti necessari.
Ma se hai paura di lottare per te stesso è un controsenso chiedere una legge più dura, tanto quando subirai un sopruso di nuovo non avrai né le forze né il coraggio di lottare per i tuoi diritti (come hai già ammesso) e quindi per te non cambierá nulla - proibisci una forma di sfruttamento che è già proibita ed anzi rendi le cose più difficili per chi si comporta bene.
Purtroppo mi sono trovato anche io in situazioni lavorative che mi hanno portato a problemi di salute fortunatamente transitori, solo che invece di non fare nulla ho consultato un avvocato del lavoro e il sindacato, ho fatto la vertenza all'azienda e contestualmente ho cambiato lavoro. Ed ho avuto anche il piacere di incassare un bel risarcimento che mi ha permesso di costruirmi una bella vita un po' più agiata a spese del mio ex datore di lavoro.
È ovviamente un processo che costa fatica e un sacco di nervosismo ma niente è gratis a questo mondo. Mi sorprende molto il fatto che non abbiate proceduto per vie legali, soprattutto in un caso di palese violazione dei diritti come quello che hai raccontato.
No, crescere una famiglia non è un problema personale, in generale è un problema sociale. Quello del lavoro domenicale e della famiglia tuttavia è un tuo problema che tu stai proiettando su tutti gli altri e stai dicendo che siccome TU non ci riesci per qualche ragione allora questo deve estendersi anche a tutti gli altri cittadini a cui magari stai togliendo un servizio utile. E la cosa davvero triste è che questa rabbia nasce dal senso di impotenza che provi e dalla mancanza di volontà di lottare per i tuoi diritti perché, da quello che scrivi, hai avuto paura o ti sei sentito impossibilitato a farlo.
PS Sulla Spagna hai le idee confuse: la legislazione sulle aperture domenicali cambia da regione a regione, qui dove vivo io sono chiusi in quella accanto (30km) sono aperti. Indovina un po'? Ci sono le code in autostrada la domenica per andarci, esattamente come succede fra Trento e Verona al sabato mattina.
sono due cose separate! l'una non dipendente dall'altra, oggi la mia compagna fa tutt'altro lavoro e lo fa da casa e da professionista. Quindi noi ora abbiamo le domeniche libere nelle quali non facciamo sicuramente compere. Le concentriamo di Sabato, come facevamo tutti fino ad appena 11 anni fa, e nessuno si lamentava.
In ogni caso ti rifaccio la domanda. che senso ha comprare le mutande di domenica? Seriamente non puoi di sabato? o passare al negozio vicino al lavoro appena stacchi o sotto casa prima di rientrare? Non sei in grado di sapere con qualche settimana di preavviso che è il caso di comprarti un po' di mutande e programmarlo in un un giorno non festivo? I tuoi genitori come ti hanno cresciuto che la domenica non potevano comprare nulla? Tra l'altro nei centri commerciali chi fa i soldi la domenica sono i bar, i ristoranti e i cinema, ai negozi non compra nessuno, la gente ci va per passare il tempo e non per fare acquisti. Fino al 2011 nei centri commerciali, bar, ristoranti e cinema erano tutti concentrati in un area che era l'unica aperta.
Ripeto un servizio a danno di oltre 3 milioni di persone che sono costretta a passare tutte le domenica a lavoro (e non mi si dica che fanno i turni, perché turnano i riposi dal lunedì al venerdì, i sabati e le domeniche lavorano sempre). Che è utile solo per alcuni, ma non per tutta la comunità. Perché quelli sono i servizi di pubblica utilità definiti dal ministero dello sviluppo economico, e tra questi non ci sono i negozi di abbigliamento.
Riguardo invece all'altra cosa, quello che voglio dire io è che non esiste che per rispettare i diritti sia costretto ogni volta a denunciare rischiando tempo e soldi, dovrebbe essere lo Stato a fare i controlli puntuali e intervenire prima di dover fare la denuncia. Sarebbe come dire che chissene frega se ti truffano, puoi sempre fargli causa dopo. In 15 anni nel negozio al centro di Roma, in una via famosa per lo shopping, non è mai passato qualcuno a fare un controllo, mai. Tra l'altro non era a norma nemmeno per la sicurezza. Ci fossero stati 2 controlli ogni 6 mesi fissi dopo la seconda multa avrebbe messo tutto in regola.
Ma questo rispetto alla norma è un Signore, la media è molto peggio.
Dimenticavo, il tipo ha una mini catena di 5 negozi, ognuno aveva una srl dedicata, nei 2 negozi che ha chiuso ha chiuso anche la società di conseguenza non avresti nessun modo di fargli causa perché il proprietario di una srl non è responsabile economicamente con il suo personale patrimonio. Cioè puoi fargli causa ma la società non esiste più e quindi non esiste l'attore economico che dovrebbe poi pagarti.
Conosco persone che non prendono lo stipendio da mesi, o che non hanno mai ricevuto il TFR dopo che si sono dimessi, fanno la causa dura 10 anni, e poi ti dicono che l'azienda non aveva abbastanza soldi neanche per coprire le spese legali. Perché accade? perché non fanno i controlli!
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