Fortnite: una bambina di 9 anni in terapia per dipendenza dal videogioco

Fortnite è senza dubbio il fenomeno del momento con oltre 125 milioni di download. C'è chi però forse si è fatto prendere un po' troppo la mano raggiungendo addirittura la dipendenza da curare.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 15 Giugno 2018, alle 19:21 nel canale VideogamesFortnite
57 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe bello ma che bello che bello
Oh! Che bello. Questa deve essere una isola felice.Tutti qui su HWupgrade i genitori bravissimi che hanno figli perfettamente misurati.
E poi tutti super-generosi nel dispensare perle di saggezza su come educare i figli. Accidenti! Che culo ad aver continuato a frequentare questo forum. Quante belle cose imparerò...
Già già già. In fondo la società intorno a noi non è mica cambiata niente da quando - per restare a categorie che qui tutti capiamo probabilmente bene - il computer più avanzato era il VIC20 (a quell'età io avevo già 11 anni, per dire ed ero il ragazzino più "moderno" del palazzo in centro città in cui vivevo, a Roma ed ero il figlio della portinaia e giocavo con figli di deputati e scrittori e registi e altri pezzi grossi). No, per niente. Oggi in effetti basta seguire uno qualunque dei consigli che leggo qui (il più diffuso: due ceffoni) e disattiveremo totalmente gli input dal mondo esterno, dai social (che magari poi siamo noi i primi a sfogliare compulsivamente a tavola, eh...), dai compagni di classe etc. etc.
Boh.
Deve esserci stata una piega spazio tempo e tuti i migliori pedagoghi e sociologi sono finiti qui.
Ma che bello che bello che bello.
Evviva.
Tutti qui su HWupgrade i genitori bravissimi che hanno figli perfettamente misurati.
E poi tutti super-generosi nel dispensare perle di saggezza su come educare i figli. Accidenti! Che culo ad aver continuato a frequentare questo forum. Quante belle cose imparerò...
Già già già. In fondo la società intorno a noi non è mica cambiata niente da quando - per restare a categorie che qui tutti capiamo probabilmente bene - il computer più avanzato era il VIC20 (a quell'età io avevo già 11 anni, per dire ed ero il ragazzino più "moderno" del palazzo in centro città in cui vivevo, a Roma ed ero il figlio della portinaia e giocavo con figli di deputati e scrittori e registi e altri pezzi grossi). No, per niente. Oggi in effetti basta seguire uno qualunque dei consigli che leggo qui (il più diffuso: due ceffoni) e disattiveremo totalmente gli input dal mondo esterno, dai social (che magari poi siamo noi i primi a sfogliare compulsivamente a tavola, eh...), dai compagni di classe etc. etc.
Boh.
Deve esserci stata una piega spazio tempo e tuti i migliori pedagoghi e sociologi sono finiti qui.
Ma che bello che bello che bello.
Evviva.
non è che se cambiano i tempi devono cambiare i ruoli..
i genitori sempre educatori sono, e anzi sono gli unici per ben 5 anni (visto che prima di allora a scuola non ci vanno) e come dice l'utente sopra, quando ce vò ce vò... oggi come ai tempi del vic20
sicuramente sarebbe meglio evitare, però in media, un "quando ce vò ce vò" e sicuramente più risolutivo di uno psicoterapeuta ogni tre per due e non mi sembra così dannoso. Poi ovvio deve essere più un gesto che provocare reale dolore fisico secondo me
i genitori sempre educatori sono, e anzi sono gli unici per ben 5 anni (visto che prima di allora a scuola non ci vanno) e come dice l'utente sopra, quando ce vò ce vò... oggi come ai tempi del vic20
Ma solo per 5 anni però eh
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Clmslmslmòmsòmd
no certo, ma dopo interviene anche la scuola...
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