Errore 37 di Diablo III: Blizzard offre rimborsi completi in Corea del Sud

I giocatori di Diablo III residenti in Corea del Sud che hanno avuto problemi legati al famoso Errore 37 saranno completamente rimborsati da Blizzard.
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Giugno 2012, alle 08:13 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
68 Commenti
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E guarda bene che a me dei 60 € frega NULLA...li spendo in una settimana di benzina e SOLO per andare al lavoro......il principio invece, e' tutt'altro discorso.
Dai, in Corea hanno determinate leggi che tutelano certe cose, da noi ce ne sono altre. Sinceramente non farei cambio con i Coreani, no no!
Credo che OVUNQUE (anche da noi) se compri qualcosa che non funziona la legge ti tuteli.. e avresti diritto ad essere rimborsato.
L'impossibilità di giocare liberamente ad un prodotto "solo online" per un pesante sottodimensionamento dell'infrastruttura - è il caso di Diablo III - dovrebbe (se le leggi contassero qualcosa) dare diritto ad un rimborso totale anche qui da noi (e in america).
Se non fosse che il potere dell'economia travalica quello dei governi e le cosiddette "autorithy" non servano a un tubo .. se non a sprecare denaro pubblico per fare poi proprio gli interessi dei grossi gruppi da cui dovrebbero invece tutelarci.
A me, lo ribadisco, della notizia colpisce il fatto che in Corea del Sud le autorità preposte al controllo siano prontamente e attivamente intervenute a difesa dei consumatori contro il colosso blizzard, mentre qui (e in usa) .. 'na cippa.
Ripeto, se hai subito un torto, scrivi a Blizzard e chiedi il rimborso. Non puoi aspettarti che Blizzard rimborsi tutti, semplicemente perchèp non sa chi ha avuto problemi e chi no...
Dai ragazzi, siamo seri: il singolo non conta niente.. l'etica nemmeno (nell'economia moderna ????)
E' stato solo l'intervento di un organo di garanzia dei diritti dei consumatori a far sì che in Corea Blizzard fosse costretta ai rimborsi..
Ciò che impressiona è come qui non succeda mai niente e non intervenga mai nessuno!
Se scrivi una mail a Blizzard, ti risponde un bot.
Secondo, sanno perfettamente che TUTTI hanno avuto quel problema il day one e non solo il day one...anche i due giorni successivi non sono stati felici per i loro servers.
Questo per me vuol dire fare gli indiani......e siccome a ogni azione, corrisponde una reazione e delle conseguenze......per quanto mi riguarda, da ora in poi, scaffale per QUALSIASI cosa esca da loro.
Blizzard e' game over per quanto mi riguarda.
Ma che c'entra la tutela dei videogiochi: è un discorso legislativo più amplio, sulla compravendita di beni e servizi..
E' come dire che io ti vendo una lampada rotta e te la devi tenere! Ma siamo impazziti ?
Il fatto di cui si discute - infatti - è che TANTISSIME PERSONE in TUTTO IL MONDO hanno PAGATO un PRODOTTO e non POTEVANO GIOCARCI LIBERAMENTE perché le infrastrutture erano sottodimensionate.
In qualsiasi paese del mondo ciò costituisce una violazione di un diritto basilare: ti hanno venduto una lampada rotta, che non va bene, e ti obbligano a tenertela rotta o semifunzionante ????
Se le leggi funzionassero e (soprattutto) gli organi di vigilanza.. anche qui Blizzard dovrebbe essere obbligata a rimborsare tutti quelli che si son ritrovati nella stessa situazione.
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