EmoShape, il processore per la simulazione delle emozioni al servizio dei videogiochi
Il chip è in grado di controllare le differenti espressioni facciali e il linguaggio del corpo di un robot o un dispositivo elettronico comunque regolato da intelligenza artificiale
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Settembre 2017, alle 14:21 nel canale VideogamesI sistemi robotici di prossima generazione non dovranno semplicemente limitarsi a riconoscere le emozioni degli esseri umani con cui devono interagire, ma anche comportarsi di conseguenza. Ovvero, dimostrare di avere anch'essi delle emozioni, da esprimere con il viso o con il linguaggio del corpo.
A tal scopo Emoshape porta avanti da alcuni anni le sue tecnologie di riconoscimento delle emozioni e ha appena annunciato il supporto all'interno dei videogiochi di quella che definisce come la prima Emotion Processing Unit (EPU), ovvero un processore atto proprio alla simulazione delle emozioni nei robot, nei dispositivi elettronici regolati da intelligenza artificiale o negli avatar digitali.
Grazie a questo tipo di tecnologia, le console di gioco e i sistemi di gioco in generale saranno in grado di reagire dinamicamente alle emozioni dei giocatori. Per ottenere questi risultati basta collegare l'unità ExoLife Emotion Engine basata sulla EPU di Emoshape tramite la porta USB. Grazie a due nuovi plug-in, per Unity e per Unreal Engine, EmoShape è in grado di fornire agli sviluppatori di videogiochi la tecnologia per creare esperienze online e di AR/VR "emozionalmente interattive", come si legge nel comunicato stampa.
Secondo EmoShape i videogiochi che contemplano il supporto alla sua tecnologia potranno gestire personaggi dinamici sul piano emotivo capaci di muoversi in maniera autonoma, che reagiscono dinamicamente alle emozioni dei giocatori.
I nuovi plug-in verranno mostrati all'opera il 15 e il 17 settembre in occasione del VR Festival, evento a cui presenzierà anche Patrick Levy-Rosenthal, fondatore di Emoshape e principale responsabile del progetto EPU. "Emoshape è lieta di offrire all'industria dei videogiochi la sua prima EPU. Abbiamo realizzato molte ricerche in modo da offrire la migliore esperienza di gioco possibile. Invitiamo quindi gli sviluppatori a unire le loro forze con Emoshape per creare una nuova generazione di videogiochi", ha detto Levy-Rosenthal.
Emoshape ha già completato la produzione della sua prima EPU, una tecnologia in attesa di brevetto che crea stati emozionali ed emozioni sintetiche nelle macchine intelligenti. L'EPU si basa sulla Teoria dell'Evoluzione Psicobiotica di Patrick Levy-Rosenthal che estende la teoria di Ekman sull'universalità delle emozioni. Gli algoritmi su cui si basa la EPU portano le macchine intelligenti a reagire e replicare a 12 emozioni primarie, ovvero rabbia, paura, tristezza, disgusto, indifferenza, rammarico, sorpresa, anticipazione, fiducia, sicurezza, desiderio e gioia.
Per altri dettagli sulla tecnologia vi rimandiamo al sito ufficiale.
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