Eidos-Montreal passa alla settimana lavorativa da 4 giorni: addio crunch?

Eidos-Montreal passa alla settimana lavorativa da 4 giorni: addio crunch?

Aumentare la qualità del tempo speso al lavoro, ridurre le inefficienze e lavorare meno per avere dipendenti più felici e rilassati, senza toccare lo stipendio: in casa Eidos-Montreal hanno deciso di passare alla settimana lavorativa da 4 giorni.

di pubblicata il , alle 09:11 nel canale Videogames
Square Enix
 

Spesso si sente parlare del "crunch", ovvero di quei periodi di tempo in cui gli sviluppatori di videogiochi sono soggetti a orari di lavoro estenuanti per rispettare una scadenza. Se ne è parlato molto anche all'uscita di Cyberpunk 2077, ma i casi portati alla luce dagli stessi sviluppatori sono molteplici.

Ebbene, in un'industria dove i ritmi sono spesso serrati, fa clamore la decisione di Eidos-Montreal ed Eidos-Sherbrooke di passare alla settimana lavorativa di 4 giorni per tutti i dipendenti. "Questa iniziativa è un altro passo diretto a incarnare i valori dello studio, verso la costruzione di un ambiente di lavoro sano, creativo e sostenibile per i nostri dipendenti", ha dichiarato David Anfossi, Head of Studio della software house.

"Nelle prossime settimane gli studi di Montreal e Sherbrooke saranno ufficialmente chiusi il venerdì, senza modifiche alle condizioni di lavoro attualmente in essere né agli stipendi dei dipendenti, passando così dalle 40 ore settimanali alle 32 ore".

Anfossi assicura che l'idea non è quella di condensare il lavoro di cinque giorni in quattro ma "rivedere il modo in cui facciamo le cose e la qualità del tempo investito, con l'obiettivo di lavorare meglio. Soprattutto, vogliamo aumentare la produttività e il benessere dei nostri dipendenti".

I team sono all'opera per favorire questa transizione, cercando di capire se ci sono momenti in cui si perde tempo (e spesso ce ne sono tanti) o dove è possibile efficientare i processi: ad esempio, si parla di ridurre le riunioni interne "da un'ora a 30 minuti". Per sostenere questa decisione di ridurre le ore lavorative, Anfossi cita diversi studi svolti in tutto il mondo, l'ultimo dei quali si è svolto in Islanda e i cui risultati hanno fatto piuttosto clamore nei mesi scorsi dipingendo un quadro che lo sviluppatore reputa "conclusivo".

Uno studio svolto per quattro anni (dal 2015 al 2019) su oltre 2500 lavoratori ha evidenziato come il passaggio a 32 ore di lavoro settimanali restituisca risultati molto buoni: la produttività non è calata ma aumentata e i lavoratori hanno segnalato un maggiore benessere psicofisico, senza contare che più tempo libero significa anche maggiore opportunità di reinvestire quanto guadagnato nell'economia e il tempo libero in attività a supporto della comunità, come il volontariato, creando così un circolo virtuoso.

"Siamo convinti che questa rinnovata gestione dell'orario di lavoro contribuirà a coltivare la creatività e la motivazione dei team, e a diventare un vero motore per l'innovazione e le performance", conclude Anfossi.

2 Commenti
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D4N!3L308 Ottobre 2021, 09:18 #1
Magari si facesse anche da noi, magari...
wobbly08 Ottobre 2021, 09:39 #2
In questo campo per un programmatore c'è sempre molta offerta di lavoro quindi se non ti trovi bene o altrove ti pagano di più, puoi cambiare lavoro facilmente. Proprio in questa situazione allora si riescono a guadagnare dei benefici, quando l'offerta non supera la domanda.
Penso che in diversi settori la riduzione dell'orario anche a sole 40 ore effettive a settimana sarebbe già molto, perchè alcune persone ne fanno anche più di 48.

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