Diablo III: perché Blizzard dovrebbe riconsiderare il DRM

Il DRM di Diablo III che richiede la connessione a internet permanente, a giudicare dal beta test in corso, sembra avere ancora bisogno di affinamenti.
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Settembre 2011, alle 10:04 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
77 Commenti
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Non ho paura di trovare altri player che mi gironzolano attorno come in un MMO, non è fatto così, voglio dire che molte persone non hanno intenzione di giocare con altri, che quindi non avrebbero bisogno di accedere a Battle.net.....se non te lo avessero imposto comunque. Mi da fastidio non poter giocare quando sto viaggiando (si, ho un laptop riggato per gaming, shoot me
Se vogliamo anche aggiungere la questione dell'AH a soldi veri.....è opzionale e se non ti interessa non influenza minimamente il tuo gioco, non è un problema, ma non fa altro che acuire il mio disprezzo per Blizzard: l'hanno giustificata dicendo che avrebbe impedito agli item seller illegali di dilagare, ed è vero, ma è come se i Carabinieri si mettessero con un banchetto al mercato a vendere droga, armi e merce rubata.....per far sparire i ladri
Credo che il punto focale sia questo: la compagnia non sta sviluppando il prodotto per soddisfare il maggior numero possibile di esigenze del cliente, ma sta creando un prodotto che soddisferà TUTTE le esigenze dei loro contabili e ALCUNE dei giocatori. Se lo facesse un marchio qualunque per un prodotto qualunque la gente si rivolgerebbe semplicemente a prodotti migliori.....ma loro sono BLIZZARD e il prodotto è DIABLO, possono permettersi di farlo, di creare un nuovo standard inferiore a quello precedente a cui tutti saranno costretti ad adattarsi (vedi OnLive). Da ieri a oggi, i miei 60€ si sono svalutati tanto da non darmi più possesso del gioco, ma solo il permesso di giocarci. E mentre per molti questo è esattamente lo stesso, per me non lo è.
-Arcanon
A Cd-Projekt Red fischieranno le orecchie...visto che con The Witcher 2 han fatto il botto di vendite (e hanno pure rimosso i DRM!), senza contare Portal 2, giocabile anche offline via Steam in singleplayer.
Ok proteggersi dalla pirateria, ma è l'ora di finirla di bastonare gli acquirenti onesti che fanno campare gli sviluppatori. Una volta i giochi venivano sviluppati per il Single Player e il Multiplayer era il contorno/surplus.
O siete ringiovaniti tutti o voi giocatori?
Titolo scritto da un incompetente....
Non vorrei essere scortese, ma l' articolo sembra scritto da uno che non ha mai giocato online con i MMO.Sembra pure scritto da uno che non conosce assolutamente la qualità dei servizi Blizzard....
Oramai questi giochi sono da considerarsi ONLINE GAME, quindi recriminare/paragonare/discutere riferendosi alla vecchia versione OFFLINE è veramente privo di senso. In 5 anni di WOW, non ho (quasi) mai subito disconnessioni, o perdite di avanzamenti dovuti a problemi online. Le uniche volte che si verificavano erano all uscita di una nuova patch particolarmente corposo che apportava novità importanti. Il vero problema di questo tipo di DRM è e rimane solo 1, LA QUALITà DELLE CONNESSIONI ADSL ITALIANE,che fanno cagare, gestite qualitativamente da operatori senza scrupolo, che sovraccaricano le minidslam/dslam e vendono 7/12/20mbit con una banda effettiva ridicola. Negli altri stati, dove difficilmente ti vendono la merda (al contrario dell italia, e al contrario dei prezzi dell adsl italiana) le connessioni funzionano e nessuno, eribadisco NESSUNO, si lamenta di questo tipo di DRM...è una cosa tutta italiana...tendiamo sempre a dare la colpa agli altri quando invece dovremmo ribellarci al monopolio che ci fà essere (in una classifica mondiale) agli ultimi posti per qualità/quantità di adsl/banda.
Questo è vergognoso, non il DRM forzato online!
A loro importa che tu abbia un pg online perchè se tu avessi un pg offline non potresti usufruire dell'AH.
Che ci vuole? Quando crei un pg online funziona esattamente come ora, mentre quando crei un pg in locale non puoi usarlo per andare online e le meccaniche che ora sono lato server sono tutte in locale.
Fortuna che in single ci sarà Torchlight 2 e Grim Dawn.
A Cd-Projekt Red fischieranno le orecchie...visto che con The Witcher 2 han fatto il botto di vendite (e hanno pure rimosso i DRM!), senza contare Portal 2, giocabile anche offline via Steam in singleplayer.
Ok proteggersi dalla pirateria, ma è l'ora di finirla di bastonare gli acquirenti onesti che fanno campare gli sviluppatori. Una volta i giochi venivano sviluppati per il Single Player e il Multiplayer era il contorno/surplus.
O siete ringiovaniti tutti o voi giocatori?
OFFTOPIC
CD-Projekt Red mi ricorda la vecchia Blizzard North, ispirati, talentuosi ed entusiasti di quello che fanno. Senza contare che tutti i contenuti extra sono agratis, come è giusto che sia, e che continuano a migliorarlo (vedi patch 2.0).
Anche per giochi che ho aquistato, come Mass Effect 2, i DLC li crakko sempre, non esiste pagare 5$ per ogni minima stronzata che avrebbe già dovuto essere inclusa.
Sembra pure scritto da uno che non conosce assolutamente la qualità dei servizi Blizzard....
Oramai questi giochi sono da considerarsi ONLINE GAME, quindi recriminare/paragonare/discutere riferendosi alla vecchia versione OFFLINE è veramente privo di senso. In 5 anni di WOW, non ho (quasi) mai subito disconnessioni, o perdite di avanzamenti dovuti a problemi online.
Ti assicuro che quelli di rockpapershotgun.com hanno giocato ad ogni MMO possibile, anche quelli che nessuno conosce. Ma questo non è un MMO. O almeno non avrebbe dovuto esserlo, visto che porta più svantaggi che altro a chi interesa unicamente l'esperienza solitaria. L'articolo rimarca che questi problemi sarebbero facilmente risolvibili aggiungendo una modalità SP opzionale. Così sarebbero contenti tutti...quello che conta è dare al tuo cliente il miglior prodotto possibile.....o no?
straquoto airuzzo...
Che ci vuole? Quando crei un pg online funziona esattamente come ora, mentre quando crei un pg in locale non puoi usarlo per andare online e le meccaniche che ora sono lato server sono tutte in locale.
A me che dell'AH non importa una cippalippa interessa poter giocare offline.
Se il gioco mi darà questa possibilità bene, altrimenti userò il grande potere di noi utenti ( la forza? no lo sforzo!!
straquoto airuzzo...
E allora perchè non avere ENTRAMBE? Non è mica impossibile, è solo questione di volerlo da parta di Blizzard...per questo il sito di gaming più importante del momento gli ha fatto presente questi problemi, perchè sono facilmente risolvibili, il punto del beta testing è esattamente questo.
straquoto airuzzo...
Questa, converrai, è puramente una questione di gusti.
Il fatto è capire di che tipologia di gameplay e di servizio stiamo parlando.
Se abbiamo un gioco COMPLETAMENTE concepito per l'ONLINE, che sia Single Player o che sia Multi Player, allora la scelta di Blizzard è obbligata e non ha neanche senso di parlare di DRM ma di modalità di gioco.
Ma, a questo punto, è bene capire CHE VANTAGGIO porta al Single Player l'online: avremo una storia in evoluzione? Avremo personaggi non giocanti che si aggiornano e cambiano il loro comportamento a seconda di eventi decisi dai narratori Blizzard, per cui incontrare lo stesso personaggio un mese dopo può significare una nuova scoperta? Evoluzione dei nemici? Ritornare nello stesso dungeon non sarà equivalente a massacrare i soliti, sfigati, nemici, ma scoprire che è stato conquistato da un nuovo agente del bene o del male?
Insomma, C'E' un senso nel portare il single player online, in termini DI GIOCO (no, non voglio e non mi interessa mettere nel conto tutte quelle fanfaluche che sono gli achievement, il marketplace, etc... io voglio GIOCARE)?
Se la risposte è sì, allora nulla da eccepire.
Se la risposta è NO. Se tutto quello che l'esperienza SinglePlayer mi dà poteva essere impacchettato nei DVD di installazione che pago SESSANTA euri e se tutto quello che l'online mi dà sono le dovute patch, allora la scelta di Blizzard mi pare l'ennesima vessazione del giocatore.
E, mi dispiace, ma non capisco proprio perchè dovrei dire "fanno bene". Non capisco perchè, nel mondo della massima portabilità, io dovrei rinunciare a giocare ad un gioco sul mio laptop mentre sto viaggiando in treno o mentre sono nella casa delle vacanze o mentre il mio gestore ha problemi, PERCHE' il produttore del gioco mi obbliga ad essere online.
Se ci pensate è come se, dopo aver beneficiato della diffusione degli e-book reader grazie ai loro vantaggi in termini di portabilità e comodità di lettura nelle più disparate condizioni (in treno, al mare, in un rifugio montano), gli editori di e-book imponessero un DRM che obbliga il lettore a collegarsi online ogni volta che vuole leggere il libro acquistato (e ti voglio vedere a collegarti dal "Quintino Sella"
Una pretesa che è evidentemente ridicola.
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