Diablo III: Blizzard spiega il funzionamento della Casa d'aste

Quando cresce l'attesa per la versione definitiva di Diablo III, ormai imminente, Blizzard spiega tutti i dettagli sul funzionamento della Casa d'aste a valuta reale.
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Maggio 2012, alle 10:59 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
"In Diablo III abbiamo implementato un imponente sistema di case d'aste che rappresenterà un modo facile e divertente per comprare e vendere oggetti, utilizzando valuta reale o quella di gioco", spiega Blizzard sulla versione italiana di Battle.net. Ha infatti aperto una nuova sezione del suo portale in cui dettaglia il funzionamento del nuovo sistema, introdotto proprio per Diablo III.
Quasi ogni cosa che si trova in gioco può, infatti, essere scambiata con altri giocatori, in modo diretto o attraverso il sistema di casa d'aste. "Nella casa d'aste a monete d'oro si utilizza l'oro del gioco per vendite e acquisti. Nella casa d'aste a denaro reale i giocatori potranno concludere transazioni utilizzando valuta reale mediante un metodo di pagamento autorizzato o il proprio saldo Battle.net. I giocatori possono scegliere il metodo che preferiscono a seconda delle singole transazioni", specifica Blizzard. Puntualizza, inoltre, che la Casa d'aste a denaro reale non sarà disponibile in tutte le regioni al lancio di Diablo III, ma non chiarisce a quali nazioni stia facendo riferimento.
"I giocatori possono aprire l'interfaccia della casa d'aste prima dell'ingresso in una partita cliccando sul pulsante "Casa d'aste" nella schermata principale". Ma la vera notizia riguarda le differente commissioni che i giocatori dovranno pagare in caso di transazioni concluse con successo: "Nella casa d'aste a monete d'oro verrà detratta una commissione pari al 15% dal prezzo finale di ogni asta conclusa con successo. Nella casa d'aste a denaro reale una commissione fissa sulla transazione sarà applicata al venditore per ogni parte di equipaggiamento (armi e armature) venduta".
"Perché la commissione sulla transazione nella casa d'aste a denaro reale è a percentuale per gli articoli e fissa per l'equipaggiamento? A differenza dell'equipaggiamento, che viene venduto "a oggetti singoli", gli articoli possono essere venduti in grandi quantità con una singola inserzione, che molto probabilmente sarà divisa fra diversi acquirenti. A causa di questa differenza, imporre una commissione fissa sulla transazione per gli articoli avrebbe potuto provocare situazioni nelle quali un venditore avrebbe dovuto pagare più commissioni per una sola inserzione. Il nostro obiettivo era creare una struttura che fosse onesta e chiara, e una commissione a percentuale era la soluzione più sensata per quanto riguarda gli articoli.".
"Qual è la percentuale di Blizzard? Come per altri siti di aste online e altre case d'aste del mondo reale, la nostra percentuale varia a seconda della regione. Nella casa d'aste a denaro reale applichiamo una commissione fissa sulla transazione per ogni oggetto venduto e una commissione a percentuale sulla transazione per gli articoli venduti. Queste tariffe si applicano solo se gli oggetti sono effettivamente venduti. Se i giocatori decidono di trasferire i proventi delle aste a un servizio di pagamento di terze parti (come PayPal) invece che al proprio saldo Battle.net, o se i giocatori superano il limite consentito per il proprio saldo Battle.net e devono utilizzare un servizio di pagamento di terze parti, Blizzard applicherà una commissione separata sul trasferimento".
Per altre informazioni sul funzionamento della Casa d'aste leggete i dettagli sul Saldo Battle.net.
Ma non è l'unica novità riguardante Diablo III, visto che Blizzard ha anche parlato della suddivisione delle varie regioni del mondo in cui il gioco è commercializzato nei server di gioco, all'interno del nuovo sistema Global Play. Ci sono tre gruppi: Usa, Canada, America Latina, Australia, Nuova Zelanda e Sud Est Asiatico fanno parte del primo gruppo; Ue, Europa Orientale, Russia, Africa, Medio Oriente, Israele e Uae si trovano nel secondo gruppo; Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong e Macau nel terzo.
"I giocatori creano i personaggi e giocano nel server associato alla ragione nella quale vivono (precisamente la regione indicata sul loro account Battle.net", si legge sul portale Blizzard. "Global Play consente di passare da una regione di gioco all'altra tramite le opzioni in-game, sia prima che dopo che è stato fatto il login nel gioco".
"Personaggi, oggetti e liste amici non possono essere trasferite tra le regioni. Giocare su un server specifico di una regione significa che si stanno creando personaggi e liste amici esclusivamente per quel server, con accesso riservato alla Casa d'aste associata al server". Non si potranno vendere quindi oggetti tramite Casa d'aste a valuta reale o in maniera diretta tra un server di gioco all'altro.
80 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopiù che altro parlate di commissioni nella casa d'asta a monete d'oro al 15% e poi invece dite che è quello per gli articoli...
boh!
un'economia impazzita e cannibale.
Se vendo qualcosa per monete reali Blizzard trattiene il 15% di quello che guadagno se vendo oggetti "stackabili" (oro, pozioni...), 1 euro se vendo un oggetto normale (una spada o un amuleto...). Una volta che ho venduto l'oggetto i soldi sono sul conto blizzard. Se voglio mettermeli in tasca, Blizzard si prende un ulteriore 15% per accreditarli su paypal. Dopodiche' paypal si prende la sua commissione.
Premesso che non comprero' mai questa porcata (ma c'e' torchlight2 su steam a 18 euro...) e da quando ho letto la notizia spero che la Blizzard fallisca domani mattina, e' ancora peggio di quello che pensavo. Intanto la percentuale che si prendono e' enorme. Poi la ritenuta fissa di 1 euro in pratica rendera' impossibile la vendita di oggetti a meno di 4-5 euro (altrimenti Blizzard si prende percentuali vicine o superiori al 50%...), con una lievitazione ridicola dei prezzi.
Diablo ormai tra le attese eterne per l'uscita e queste porcate che Blizzard sà di potersi permettere senza sollevare "sommosse" grazie al nome del gioco fra i gamers ("Diablo = possono pure mettermi i piedi in faccia, tanto non mi incazzo comunque"
Se vendo qualcosa per monete reali Blizzard trattiene il 15% di quello che guadagno se vendo oggetti "stackabili" (oro, pozioni...), 1 euro se vendo un oggetto normale (una spada o un amuleto...). Una volta che ho venduto l'oggetto i soldi sono sul conto blizzard. Se voglio mettermeli in tasca, Blizzard si prende un ulteriore 15% per accreditarli su paypal. Dopodiche' paypal si prende la sua commissione.
Premesso che non comprero' mai questa porcata (ma c'e' torchlight2 su steam a 18 euro...) ...
Vorrei aggiungere a quello scritto che COMUNQUE prevedono di venderne NON MENO di 5 Milioni di copie. Per cui : 5.000.000 per una media di 40 Euro a copia (si si, mi sono tenuto basso) = 200 Milioni di Euro di Ricavo.
Onestamente non credo, per quanto sia una produzione a Quintupla A
Per cui, 100 milioni di utile non sono male, anche considerando che questo gioco durera' per 10 anni e quindi deve essere [I]profittevole[/I] per 10 anni.
Morale, guadagnarci pure dal resto (e cosi' tanto a quello che leggo) mi sembra un po' da avidi, ma probabilmente sbaglio di brutto i conti. Che dite ? si poteva risolvere con qualche dlc ogni tanto ?
Boh.
TheMac
Onestamente non credo, per quanto sia una produzione a Quintupla A
Per cui, 100 milioni di utile non sono male, anche considerando che questo gioco durera' per 10 anni e quindi deve essere [I]profittevole[/I] per 10 anni.
Morale, guadagnarci pure dal resto (e cosi' tanto a quello che leggo) mi sembra un po' da avidi, ma probabilmente sbaglio di brutto i conti. Che dite ? si poteva risolvere con qualche dlc ogni tanto ?
Boh.
TheMac
Da quello che dicevano i soldi si aspettano di farli soprattutto vendendo il gioco base e le espansioni. La casa d'aste a valuta reale sarebbe solo un esperimento.
Vogliamo il gioco, non la casa d'aste.
Se avessero impiegato nello sviluppo, tutto il tempo che hanno sprecato a parlare di questa boiata, D3 sarebbe in commercio già da un mese.
Ovviamente chi se ne frega della casa d'aste.
La casa d'aste da la possibilità ai farmoni(cinesi e coreani in primis) di sviluppare un loro buisness intorno al gioco. Le aste esistono per ogni cosa, non vedo perchè non dovrebbero esistere anche per pezzi d'armatura unici virtuali.
Niente da dire su questo.
E il fatto che Blizzard ci prenda la sua percentuale, mi sembra ovvio.
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