Denuncia Bethesda dopo aver perso moglie e lavoro a causa di Fallout 4
Un gamer residente in Siberia ha denunciato Bethesda, accusandola di avergli procurato assuefazione tramite Fallout 4, e di conseguenza portandolo a perdere moglie e lavoro.
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Dicembre 2015, alle 12:31 nel canale VideogamesBethesdaFallout
60 Commenti
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alcune persone entrano in loop perché si assuefanno alle ricompense (reward) indotte dal completamento di obiettivi nel gioco
Alcuni giochi (non certo Fallout 4 o quantomeno non accanitamente) si focalizzano non tanto sulla creazione di un'esperienza videoludica pienamente appagante, quanto sul soddisfare i sistemi di reward al preciso scopo di indurre dipendenza (vedi candy crush e clash of clans).
In questi casi esistono gli estremi per la configurazione di un reato, perché si provocano danni a terzi facendo leva sulle loro debolezze
Mi sa che hai colto in pieno la situazione.
Io ad esempio mi scimmio solo a questi giochi che danno un "reward", GDR innanzi tutto, dove la crescita del personaggio, l'accumulare risorse, ricercare equip sempre più raro e potente, mi spinge a giocare sempre di più.
Infatti una volta raggiunto il "CAP", il livello massimo oltre al quale il PG non sale più, nel 99% dei casi mi stufo, e mollo il gioco anche se non ho ancora finito la trama principale.
Il fatto che F4 non abbia un vero CAP, contribuisce a far durare questa "scimmia" molto più a lungo!
Per me lo stesso vale anche per i giochi di corse automobilistiche, ho giocato tantissimo a Gran Turismo e Forza Motorsport proprio grazie alla modalità carriera, che ti spinge ad accumulare crediti per comprare vetture sempre più potenti ed elaborazioni avanzate...
Mentre giochi che non hanno una carriera di questo tipo, come Assetto Corsa o P.Cars non mi prendono per niente.
Ora mi fare rendere conto che io che sono sempre stato contro al gioco d'azzardo reale (sarà perchè non ho mai vinto un ca%%o :asd, sono un po "addicted" da questo gioco d'azzardo "virtuale".
Se non altro, se non si arriva al livello degli individui dell'articolo, non si vince nulla, ma nemmeno si perde nulla.
Chi te lo fa fare di stare in casa a giocare a fallout?
ma a casa aveva pure la moglie cazzarola! mi trovate una russa, tantopiù una siberiana, mediamente cessa, se ci riuscite? :| meriterebbe solo che un giudice lo condanni all'amputazione del padulo! se la moglie lo ha piantato perchè si è sentita trascurata ha pienamente ragione, che cacchio!
Tipo l'idraulico
E pensare che a me invece il gameplay della Bethesda va a noia dopo massimo 2-3 ore. Oblivion lo finii a fatica, Fallout 3 mi annoiò causa raggiungimento del cap di livello molto prima della fine del gioco(causa DLC), New Vegas l'ho lasciato in sospeso, Skyrim idem...e Fallout 4 lo prenderò quando ci sarà la versione completa ai saldi.
I wolfenstein invece mi sono piaciuti e confido in un buon Doom 4.
Già dal fatto che un tipo del genere sia riuscito a trovare moglie, è chiaro che non sta in Italia.
tu sei un genio! darwin sarebbe fiero di te
Posso capirlo che in certi individui sia debilitante.
Io per fortuna so quando smettere.
i giochi si basano su sistemi di reward
alcune persone entrano in loop perché si assuefanno alle ricompense (reward) indotte dal completamento di obiettivi nel gioco
Alcuni giochi (non certo Fallout 4 o quantomeno non accanitamente) si focalizzano non tanto sulla creazione di un'esperienza videoludica pienamente appagante, quanto sul soddisfare i sistemi di reward al preciso scopo di indurre dipendenza (vedi candy crush e clash of clans).
In questi casi esistono gli estremi per la configurazione di un reato, perché si provocano danni a terzi facendo leva sulle loro debolezze
Penso occorra fare alcuni distinguo.
Innanzitutto praticamente ogni produzione culturale può avere effetti "devianti" su personalità sensibili o deboli. Fin dalla notte dei tempi abbiamo cronache di persone che in contemplazione di una statua si lasciavano morire e lettori o studiosi che nella foga di accumulare letture perdevano infine gli affetti, la ricchezza o la salute.
Leggende o biografie che fossero, il significato è lo stesso: l'uomo può diventare dipendente anche dall'immateriale o immaginifico.
Questo peraltro è sempre venuto comodissimo ai censori che usavano quel caso su diecimila per attaccare il mezzo d'espressione al momento a loro scomodo. Normalmente esaltando invece i pregi di un altro mezzo di espressione che, qualche secolo prima, qualcun'altro aveva stigmatizzato, esaltando i pregi di eccetera, eccetera...
PERO'
Il problema NON è la produzione di endorfine, altrimenti dovremmo mettere in guardia dalla lettura e dall'ascolto di musica.
Il problema NON è neanche il sistema di reward, altrimenti dovremmo proibire il lavoro e, in genere, qualsiasi attività competitiva o sociale basata sul confronto e sulla esplicitazione di obiettivi.
Il problema E' LA COSTRUZIONE DI UN FALSO IMMAGINARIO.
L'unico dovere della legge e di uno stato è proteggere le persone da falsi immaginari: la pubblicità del fumo è stata vietata perchè nascondendo i danni da dipendenza proponeva un falso immaginario in cui fumare rende "adulti di successo". La pubblicità dell'alcool dovrebbe essere vietata sulla base dello stesso presupposto.
E DOVREBBE ESSERE VIETATISSIMA(*) la pubblicità dei giochi di azzardo in cui, NON VIENE detto "gioca che ti diverti", ma "gioca e la tua vita migliora (soldi, vacanze, casa nuova)".
Alla "naturale" assuefazione da attività stimolante, viene aggiunto un immaginario fraudolento che ha presa sopratutto sulle persone meno "radicate".
Per i videogiochi (almeno fino ad ora), come per libri, musica o film, ancora non è così: la promozione è "questo ti divertirà". Poi magari non succede perchè il prodotto è una zozzeria... ma questo è un altro discorso.
Ma dal punto di vista giuridico ogni videogioco già si mette al sicuro con il doveroso disclaimer "attenzione, l'esposizione prolungata può causare a soggetti sensibili epilessia o altri problemi di salute" e tanto basta perchè persino un giudice siberiano (detta con rispetto), cassi la richiesta di questa persona.
Esiste, grazie al cielo, ancora il concetto di "responsabilità individuale" del proprio benessere.
(*) caro Bisio e caro Totti, ma andatevene un po' a...
Fallout 4, il gioco post-apocalittico che ti nuclearizza la vita
I videogiochi non sono pericolosi(a differenza di droghe, alcool e fumo che fanno male a prescindere)...sono pericolose solo le persone con squilibri psicologici che si fanno condizionare.
Chi generalizza quindi sbaglia...sarebbe come incriminare tutti i monitor e tutte le tv perchè ci sono gli epilettici fotosensibili.
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