Dead Island messo al bando in Germania

Anche il titolo di Techland non verrà commercializzato sul suolo tedesco a causa dei contenuti, ritenuti eccessivamente violenti.
di Davide Spotti pubblicata il 30 Novembre 2011, alle 14:21 nel canale Videogames
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi libri del genere che dici tu ce ne sono, non inneggiano apertamente ma sotto sotto.. per non parlare di tutto quello che puoi trovare sul web.
E comunque anche un crucco può comprare il gioco che vuole in UK o dove vuole e buonanotte.
Insomma, quoto cerbert.
Non ho scritto apertamente ma sotto sotto = sostanza. Te l'avevo detto di leggere meglio..
... in effetti, basta mettere un usk 18 e poi ognuno dovrebbe essere libero di esercitare il proprio libero arbitrio e comprare quello che vuole. Personalmente, io vieterei ai ragazzini Twilight con un bollo "idiozia", piuttosto che Dead Island
Io mi ricordavo che fosse un paese democratico...
E, vi prego, non entriamo nel merito del valore dell'opera, altrimenti sappiamo benissimo che non ne usciamo. Io posso ancora accettare il sistema di rating, ma dopo che sulla confezione ho apposto la bella etichetta VM14, 18, 24 o NOVANTA, la palla deve passare ai negozianti, che devono mettersi la manina sulla coscienza e non vendere a chi non devono vendere, ed ai genitori, che devono distribuire la raccomandata dose di ceffoni al loro pargoletto che ha tentato di fare il grande prima del tempo... è semplice parte dell'educazione.
VIETARE LA COMMERCIALIZZAZIONE di un prodotto editoriale mette in mano ad uno stato un'arma pericolosetta.
Quoto in toto..il problema (se si vuole considerare tale) sono i commercianti che non si fanno problemi a vendere giochi "adulti" anche a bambini
E soprattutto di alcuni genitori che ne permettono l'uso senza filtri
effettivamente i negozianti non si comportano nel giusto modo, ma tuo figlio gioca a casa mica in scantinati segreti, e già solo guardare il bollino +18 ti fa capire che magari il prodotto non va bene per la sua età.
se uno se ne frega poi non si lamenti con chi dà la giusta possibilità di commercializzare un prodotto che è stato creato per tutti (e ritorno al discorso della poca cultura sul considerare i videogiochi opere artistiche come libri e film, e non roba da bambini).
A me sembra un giudizio un tantino esagerato. La censura esiste in qualsiasi stato democratico, e valuta se un certo prodotto è contro una norma dello stato o meno. Il prodotto puo' essere un gioco, un programma televisivo, un film, una canzone o l'abbigliamento della professoressa di matematica in una scuola.
Un gioco puo' essere blasfemo ed offendere i credenti di una certa religione, o puo' essere filonazista e violare le leggi che ne impediscono la rifondazione del partito, o puo' essere truculento con la simulazione di assassini efferati e non essere in linea con i limiti che lo stato si è imposto per quel tipo di video gioco.
Non mi sembra che essere democratici debba significare, per esempio, che alle 14 di un giorno qualsiasi mandino un bel filmetto porno in TV, perchè se qualcuno dovesse dire che è inopportuno allora subito scatta un altro che grida alla censura.
E non mi pare manco che in germania o in Italia o in altri stati democratici una bella insegnante possa andare a scuola in tanga e topless, e nessuno le deve dire niente, altrimenti è censura ..... (io non le direi niente, sempre che sia carina, ma è solo un'opinione personale ....
Non è censura, è soltanto il rispetto di regole e la valutazione di certe forme di diffusione di immagini e situazioni, che vengono fatte da persone pagate per farle, che magari saranno censorie, ma che non vuol dire che siano antidemocratiche.
Ovviamente sempre secondo la mia opinione,e con rispetto di quella degli altri.
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