Da Castrol una sfida a gareggiare senza vedere il mondo reale con Oculus Rift

È la prima volta in assoluto che Castrol EDGE coniuga tecnologia dei videogiochi e guida nel mondo reale, utilizzando un'auto modificata e la tecnologia della realtà virtuale.
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Maggio 2015, alle 14:29 nel canale VideogamesOculus Rift
L'esperimento è stato sostenuto dal pilota di Formula Drift Matt Powers, al volante di una Roush Stage 3 Mustang. Powers ha indossato un caschetto Oculus Rift Development Kit 2, e durante la guida era ignaro del mondo reale intorno a lui e completamente immerso in una realtà virtuale tridimensionale. Il mondo generato dal computer rispondeva ai movimenti del pilota e dell'auto in tempo reale, come si può vedere nel filmato sottostante.
È la prima volta in assoluto che Castrol Edge coniuga tecnologia dei videogiochi e guida nel mondo reale, utilizzando un'auto modificata e la tecnologia della realtà virtuale.
Castrol EDGE e i creativi Adam Amaral e Glenn Snyder hanno sviluppato la tecnologia innovativa alla base di questa sfida. Estraendo i dati dai sistemi di diagnostica interna dell'auto (dati OBD2) e di localizzazione della posizione esterna (GPS e misura inerziale), il team è riuscito a sincronizzare tali informazioni con il casco Oculus Rift DK2 indossato da Powers. Sostanzialmente, dunque, Castrol ha inteso in questo modo trasformare il veicolo in un enorme controller.
Tutto è stato tracciato: dall'angolo di incidenza allo slittamento delle ruote, dall'ammortizzamento dinamico alla posizione dell'acceleratore, e questi dati sono poi stati trasferiti nella simulazione consentendo a Castrol EDGE di simulare il veicolo con precisione quasi perfetta nel mondo virtuale. I dati sono stati poi adattati per essere compatibili con il refresh rate di questa versione di Oculus Rift, che si aggiorna 75 volte al secondo.
Powers in realtà era collocato all'interno di un vero e proprio videogioco, con massi in caduta, sentieri che si sgretolano, tunnel, scogliere a picco e persino un'apparizione virtuale di un'altra icona delle corse. I cambiamenti del paesaggio reagivano a ogni manovra di guida di Matt Powers.
È l'ennesimo esempio di come Oculus Rift possa essere usato quando diventerà disponibile nella versione consumer. Naturalmente l'esperimento fa parte dello sforzo pubblicitario di Castrol, nel tentativo di evidenziare come la realtà non sia l'elemento discriminante quanto l'efficienza dell'olio introdotto nel veicolo.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi certo questo video lo guarderanno in tanti!
Beh, si potrebbe arrivare a ridurre il sovrapopolamento del pianeta.
E' più economico e sicuro usare un casco, volante, pedali, stando di fronte al computer.
Anche se non ci sarebbe movimento del corpo, a parte le braccia.
Però da quanto l'oculus è passato di mano ne pompano di pubblicità per sto visore eh?
Hermes
e ricordati che non e' l'oculus che fa' la differenza ma l'olio ai semi di girasole......
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