Cyberpunk 2077: sviluppatori vittime del crunch. Ecco la risposta di CD Projekt RED
Un report di Bloomberg ha riacceso le polemiche intorno al fenomeno del crunch time, il quale colpirebbe direttamente gli sviluppatori delle principali software house dell'industria. Tra queste troviamo CD Projekt RED, attualmente al lavoro su uno dei giochi più attesi dell'anno: Cyberpunk 2077
di Pasquale Fusco pubblicata il 01 Ottobre 2020, alle 10:01 nel canale VideogamesCD Projekt Red
Il cosiddetto 'crunch time' rappresenta una delle più grandi piaghe dell'industria dei videogiochi. Parliamo delle discutibili condizioni lavorative a cui sono sottoposti ogni anno diversi sviluppatori, anche quelli provenienti dalle software house più rinomate: per rispettare la data di uscita prevista, il developer è costretto a effettuare straordinari lavorando durante i weekend e persino nelle ore notturne, accumulando inevitabilmente molto stress.
Dopo l'intricata produzione di The Witcher 3, CD Projekt RED si è opposta al fenomeno del crunch affinché queste problematiche non si verificassero nuovamente con Cyberpunk 2077. Purtroppo, sembra che lo studio polacco non sia riuscito a mantenere la promessa.
CD Projekt RED e crunch time: "Una delle decisioni più difficili che abbiamo dovuto prendere"
Le ultime notizie provengono da Jason Schreier, reporter di Bloomberg che aveva già approfondito il tema del crunch analizzando i casi più emblematici - primo fra tutti, quello di The Last of Us 2. Circa un anno fa, la software house di Varsavia si era rivolta allo stesso Schreier per annunciare al pubblico che avrebbero evitato il crunch obbligatorio. Nel suo ultimo report, tuttavia, il giornalista ha delineato un quadro ben diverso.
Dopo essere stato contattato da alcuni sviluppatori di CD Projekt, Schreier ha potuto svelare il contenuto di una mail indirizzata all'intero team coinvolto nella produzione di Cyberpunk 2077. Il mittente è Adam Badowski, capo dello studio, il quale avrebbe imposto settimane lavorative di sei giorni ai suoi dipendenti, costretti così a rinunciare a una parte del weekend.
Stando al suddetto report, Badowski si è assunto la responsabilità di tale decisione. Ecco le dichiarazioni contenute nella mail condivisa da Bloomberg: "[...] So che tutto questo è in diretto contrasto con ciò che abbiamo detto sul crunch. È anche in contrasto con ciò in cui credo personalmente, ovvero che il crunch non dovrebbe mai essere la risposta".
La risposta di Adam Badowski non è tardata ad arrivare. Tramite il suo profilo Twitter, il dirigente di CD Projekt RED ha risposto alle accuse condividendo il tweet di Jason Schreier e allegando, questa volta, un comunicato ufficiale.
https://t.co/Ie5W0O7iiv pic.twitter.com/IJBZ3IIT6m
— Adam Badowski (@AdamBadowski) September 30, 2020
Nel tweet di Badowski leggiamo quanto segue: "Queste ultime sei settimane rappresentano il nostro sprint finale su un progetto su cui abbiamo speso gran parte delle nostre vite. Qualcosa a cui teniamo profondamente. La maggior parte del team comprende questa spinta, soprattutto alla luce del fatto che abbiamo appena inviato il gioco per la certificazione e che ogni giorno ci porta visibilmente più vicino alla consegna di un gioco di cui vogliamo essere orgogliosi".
Per il capo responsabile di CD Projekt RED si tratta di "una delle decisioni più difficili" che ha dovuto prendere, assicurando che tutte le persone coinvolte negli straordinari riceveranno il giusto compenso per ogni ora extra investita nello sviluppo di Cyberpunk 2077. Badowski ha poi concluso: "Come negli ultimi anni, il 10% del profitto annuale che la compagnia genererà nel 2020 verrà diviso direttamente tra i membri del team".
Ricordiamo che Cyberpunk 2077 è ormai in dirittura d'arrivo. Il gioco di ruolo sci-fi sarà disponibile dal prossimo 19 novembre su PlayStation 4, Xbox One e PC. Il titolo di CD Projekt sarà retrocompatibile con PlayStation 5 e Xbox Series X, ma non supporterà a pieno l'hardware next-gen delle nuove console - non prima di una patch prevista per il 2021.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSinceramente non so la qualità di un lavoro fatto così: io oltre un tot (8-10 ore) non ragiono più, posso al limite fare attività nelle quali l'uso del cervello sta vicino allo zero. Non sarei in grado di scrivere articoli dalle 7 del mattinio alle 9 si sera tutti i giorni, immagino sia lo stesso per chi scrive programmi...
Meglio lavorare 6 ore fatte bene piuttosto che 12 fatte così così.
Comunque per quanto riguarda cd projekt, se il team è unito ed hanno deciso di fare uno sprint finale per un breve periodo per garantire un prodotto di qualità, non ci vedo nulla di male. L'importante è che gli sforzi vengano ricompensati.
Se poi il gioco in questione non interessa, basta ignorare le notizie in merito di quello che è uno dei più attesi in assoluto del 2020.
Meglio lavorare 6 ore fatte bene piuttosto che 12 fatte così così.
Comunque per quanto riguarda cd projekt, se il team è unito ed hanno deciso di fare uno sprint finale per un breve periodo per garantire un prodotto di qualità, non ci vedo nulla di male. L'importante è che gli sforzi vengano ricompensati.
Concordo quasi con tutto. Alla fine però al di la della ricompensa, è ancora più importante che tutti condividano la scelta.
Ci manca solo che venga rinviato di nuovo o che il 19 novembre esca in versione "beta".
purtroppo l'apporto di lavoratori nuovi in un progetto già partito (e questo ormai è in fase di finalizzazione) non si diluisce su tutti, ma rimane comunque concentrato su chi conosce bene tutte le situazioni da risolvere.
se non è preventivata una forza lavoro sufficiente, anche per gli imprevisti, già da inizio progetto (e non specificatamente per proggeti informatici, ma su qualsiasi tipo di progetto; è una cosa generalizzata), inserirli in corsa è assai difficile, perchè o trovi persone che sanno lavorare bene e che hanno delle prerogative non comuni, o perderai più tempo ad istruirle su quello che devono fare e sul come lo devono fare, limitando di molto anche il lavoro di chi c'era ad inizio progetto.
lo puoi fare giusto nelle prime fasi...
così magari ti costa un po' di più, ma sicuramente perdi meno tempo e guadagni in qualità finale, sempre se i collaboratori sono ben disposti.
Meglio lavorare 6 ore fatte bene piuttosto che 12 fatte così così.
Comunque per quanto riguarda cd projekt, se il team è unito ed hanno deciso di fare uno sprint finale per un breve periodo per garantire un prodotto di qualità, non ci vedo nulla di male. L'importante è che gli sforzi vengano ricompensati.
ma dai si sa che partono sapendo che dovranno spremerli per benino verso la fine del progetto....ti pare che dopo anni e anni di esperienza nel campo non sappiano prevedere i costi e le risorse necessarie...
Per quanto riguarda la news, se la cosa è stata limitata solo alle ultime settimane e non a tutto l'arco lavorativo necessario a realizzarlo, direi che un piccolo sforzo in più, se le persone non sono già alla frutta per anni di sfruttamento, non dovrebbe causare problemi, inoltre mi sembra, almeno a parole, che sul lato economico siano corretti, voglio dire... com'è ovvio gli pagano gli straordinari, ma poi c'è anche il 10% dell'utile netto come bonus annuale da dividere tra i dipendenti, Personalmente non ho mai lavorato in un'azienda così, mo gli mando il CV ^_^
Credo che le aspettative per questo gioco siano molto alte e la stessa CD Projekt vuole rispettare uno standard alto, per lo meno per quel che riguarda la "pulizia" del gioco ed il fatto che sia un gioco il più solido possibile, da qui l'esistenza del crunch. Credo che il fatto che abbiano rimandato già diverse volte il gioco, sia anche un'altro indizio del perchè ci sia questa situazione.
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