Croteam, sviluppatore di Serious Sam, sui problemi di Windows 8

Croteam, sviluppatore di Serious Sam, sui problemi di Windows 8

Secondo uno dei programmatori di Serious Sam ci sono molti dettagli su Windows 8 non ancora di dominio pubblico, sconosciuti anche a molti sviluppatori.

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Videogames
WindowsMicrosoft
 
95 Commenti
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kiriranshelo20 Novembre 2012, 13:06 #11
Originariamente inviato da: birmarco
Praticamente basa tutta la sua teoria sulla certificazione Windows Store, che anche mia nonna con la ruota prenderebbe, e sul blocco dei giochi over 18 che tra l'altro non esiste. Ah sì, poi sul blocco dell'OpenSource e di mille altri applicativi


la questione non è ottenerla, ma è pagarla! anche perchè, a detta di uno sviluppatore di giochi indie su Xbox (non ricordo il nome), ti danno la certificazione senza neanche controllare il software...quello che a loro interessa è il pagamento, che ti assicuro è assai salato.

Originariamente inviato da: birmarco
Cioè posso capire il canone di Windows Store per gli sviluppatori, la novità di Win RT... NO! Si soffermano sulle cretinate. Secondo me questo qui o è stupido oppure lo hanno pagato. Dai di motivi per odiare Windows 8 volendo se ne possono trovare, ma questi sono davvero assurdi!


Magari tra qualche anno vedrai la realtà delle cose (tralasciando l'odiare che non mi sembra il caso di Ladavac)
shura20 Novembre 2012, 13:07 #12
Le limitazioni di cui parla Ladavac riguardano solo le applicazioni mobile e quelle scaricate da web, mentre per le applicazioni desktop per il momento non sono previste restrizioni del genere. Ciò significa che se si compra, ad esempio, Skyrim nel normale formato scatolato, ovviamente Windows 8 non fa nulla per bloccarne l'installazione. Tuttavia, il timore del programmatore di Croteam è che queste politiche in futuro possano venire estese anche alle applicazioni desktop, magari con un ipotetico Windows 9.


quindi il problema non c'è ma potrebbe esserci in un ipotetico futuro?
winebar20 Novembre 2012, 13:10 #13
Originariamente inviato da: alexdal
e poi il terzo GoogleAndroidLinux per gli smanettatori, i pornografi, i piratoni, i nerd brufolosi, i antitutto, quelli che spendono 1000 euro in una scheda grafica, ma dicono che 99 centesimi per un software da mille e una notte e' troppo.


Evitiamo di sparare cavolate, grazie.

Originariamente inviato da: birmarco
Praticamente basa tutta la sua teoria sulla certificazione Windows Store, che anche mia nonna con la ruota prenderebbe, e sul blocco dei giochi over 18 che tra l'altro non esiste. Ah sì, poi sul blocco dell'OpenSource e di mille altri applicativi

Cioè posso capire il canone di Windows Store per gli sviluppatori, la novità di Win RT... NO! Si soffermano sulle cretinate. Secondo me questo qui o è stupido oppure lo hanno pagato. Dai di motivi per odiare Windows 8 volendo se ne possono trovare, ma questi sono davvero assurdi!


La sua teoria non è errata.
I software closed fa gratuiti, esattamente come i software open, faticherebbero non poco a trovare il denaro necessario alla certificazione Windows Store.
Questo perchè generalmente o vanno avanti di accordi commerciali con altre aziende (es, metti nell'installer la possibilità di installare Chrome e vieni pagato tot centesimi per ogni installazione, tipico di software chiusi gratuiti) oppure vanno avanti di donazioni APPENA SUFFICENTI per garantire uno sviluppo di 2 anni del software.
Software come Libreoffice o Firefox, che hanno dietro grandi investimenti di aziende (es Firefox al momento prende 1 miliardo di $ in tre anni solo da Google) non si fanno problemi a pagare per entrare nel windows store, software come VLC e Media Player Classic invece non riuscirebbero a trovare il denaro necessario perchè vivono SOLO di donazioni. E spessom per ridurre al minimo i costi, evitano di comprare anche solo un server ma si affidano a servizi di hosting sia per il sito che per il download (ad esempio MPC si affida a Sourceforge sia per i sorgenti che per i binari se non erro).
A volte devono addirittura fare una raccolta fondi per poter acquistare notebook per poter sviluppare su una determinata piattaforma (cosa fatta per sviluppare VLC su Mac OS X).

Originariamente inviato da: shura
quindi il problema non c'è ma potrebbe esserci in un ipotetico futuro?


Esattamente. La strada presa fa paura a tantissimi sviluppatori di software. Ovviamente va benissimo per aziende come Rovio o gli sviluppatori di cut the reope, che hanno avuto ingenti guadagni con un business di questo tipo, ma gli sviluppatori di titoli tripla A o di prodotti open si spaventano a ragione.
Anche perchè avere un solo store significa anche che MS potrebbe fare i prezzi che vuole (in termini di % sul venduto), invece con la concorrenza MS dovrebbe tenere prezzi più bassi.

Originariamente inviato da: kiriranshelo
I Directx sarà impossibile averli su Linux anche perchè sono sotto licenza M$. OpenGL ha enormi potenzialità rispetto ai Directx che, sembra, aver raggiunto ormai i suoi limiti di sviluppo; purtroppo avrebbe bisogno di qualcuno che sviluppi più velocemente OpenGL ma con l'apertura di Steam e forse di Origin è solo questione di tempo perchè i giochi siano compatibili con OpenGL invece che con il Directx.(ricordo che queste librerie sono presenti solo in software M$, tutti i giochi indie e mobile utilizzano le librerie OpenGL)


A dire il vero l'unica funzionalità che manca alle OpenGL4.2 rispetto alle DirectX 11.1 è solo la stereoscopia (che poi sarei curioso di sapere quanti giocano in 3D), per il resto le OpenGL4.2 hanno (poche a dire il vero) funzionalità che le DX si sognano.
shura20 Novembre 2012, 13:12 #14
Originariamente inviato da: winebar
faticherebbero non poco a trovare il denaro necessario alla certificazione Windows Store.


si ma magari il windows store ti da una visibilità che altrimenti sogneresti
Malek8620 Novembre 2012, 13:12 #15
"C'è un piccolo dettaglio che Microsoft non pubblicizza da nessuna parte, se non in fondo alla documentazione per sgli sviluppatori: Non si può rilasciare un'applicazione compatibile con l'interfaccia a tiles su qualsiasi piattaforma che non sia Windows Store".


Ma alla fine mi pare che lo sappiano già tutti

Comunque sti tizi si lamentano della chiusura del Metro però poi hanno fatto SS3 anche su XBLA. Ah, e Kamikaze Attack su iOS. Boh, la gente continua a dire che "è diverso, il desktop non è uno smartphone" ma io non vedo perchè non dovrebbe esserlo. Certo a noi piace smanettare sul computer ma credo che alla gente normale non interessi granchè.

Perchè invece di lamentarsi di ste cose, non si lamentano dei problemi veri? Tipo che non si possono installare le app Metro fuori dal disco fisso primario. Questa sì che è una fesseria da parte di Microsoft, e farà sì che molta gente con Windows su un disco SSD o una partizione piccola non comprerà nulla, a meno che non diano velocemente la possibilità di cambiare la cartella. Io di sicuro non comprerei giochi sul Windows Store per questo motivo.
calabar20 Novembre 2012, 13:14 #16
Beh, direi che questo non aggiunge nulla a quanto detto dagli altri sviluppatori di giochi.

La paura è che in futuro ci sia l'obbligo di passare per lo store di Microsoft per poter installare su Windows (e non come qualcuno sostiene paura della concorrenza microsoft), il che ovviamente annienterebbe il business di chi distribuisce giochi per vie alternative.
Ora naturalmente non è così, ma già ora se non si passa per lo store ci si limita l'accesso ad un mercato "crossplatform" (pc-xbox-tablet-smartphone) targato microsoft che potrebbe comunque essere remunerativo per chi sviluppa.
Se questo mercato prendesse davvero piede, i danni per chi non vuole usare lo store (e quindi pagare microsoft e sottostare alle sue eventuali limitazioni) diventerebbero elevati, magari insostemibili.
Questa secondo me è la paura di chi sviluppa, e il motivo per cui stanno insorgendo.

Se microsoft permettesse l'uso di store alternativi il problema non si porrebbe affatto.
kiriranshelo20 Novembre 2012, 13:24 #17
Originariamente inviato da: shura
quindi il problema non c'è ma potrebbe esserci in un ipotetico futuro?


esatto, al momento nel desktop non è presente questa limitazione però, siccome M$ ha già dichiarato tempo fa che intende seguire la strada di Apple, ovvero di un software chiuso che senza certificazione dello store ufficiale non puoi installare nulla; in futuro ci sarà sicuramente

Originariamente inviato da: calabar
Se microsoft permettesse l'uso di store alternativi il problema non si porrebbe affatto.


cosa che sicuramente NON farà. Dal momento che tutte le sue azioni siano l'indicazione esattamente del contrario (a partire dalla questione delle licenze che guarda caso non sono mai state chieste ad uno sviluppatore che punta molto su linux (Google ndr)).
Intendono chiudere il cerchio piano piano in modo che l'utente medio non se ne accorga, ma sicuramente chi non si può permettere la certificazione, e non saranno certamente in pochi, faranno sentire la loro voce prima che sia quasi obbligato il loro passaggio verso altri lidi
T_zi20 Novembre 2012, 13:33 #18
Ma non era già uscito un articolo con questa dichiarazione?
Comunque, devono dimenticarsi lo store di w8, devono fare conto che non esiste, perchè non è comunque preclusa loro la possibilità di vendere i loro giochi normalmente. Vogliono passare dallo store? Si adeguano. Su steam, per caso, uno può decidere di vendere qualsiasi cosa e valve è costretta ad accettare? Non mi pare.
kiriranshelo20 Novembre 2012, 13:38 #19
Originariamente inviato da: T_zi
Ma non era già uscito un articolo con questa dichiarazione?


non credo fosse di Croteam però

Originariamente inviato da: T_zi
Comunque, devono dimenticarsi lo store di w8, devono fare conto che non esiste, perchè non è comunque preclusa loro la possibilità di vendere i loro giochi normalmente. Vogliono passare dallo store? Si adeguano. Su steam, per caso, uno può decidere di vendere qualsiasi cosa e valve è costretta ad accettare? Non mi pare.


Quello è vero, però il discorso di molti è che fino ad ora non c'è mai stato nessuna limitazione su cosa si poteva installare mentre in futuro non sarà più così (non è certo ma...è certo ).
Con le varie conseguenze di certificazione etc...
Vodka20 Novembre 2012, 13:39 #20
Originariamente inviato da: kiriranshelo
Forse non hai capito quello che dice, il problema non è l'interfaccia di per sè, ma il fatto che per essere 'presente' devi essere certificato dallo store della microsoft (al momento solo nel mobile). E questa cosa è estremamente limitante perchè per essere presente e certificato devi pagare, cosa non assolutamente possibile per applicazioni open o free.
La sua paura è che ciò, alla lunga, si applichi anche al desktop con evidenti problematiche dal momento che è sicuro che succederà dal momento che M$ ambisce alla chiusura software alla Apple.
Se continua su questa strada l'unica a pagarla sarà proprio lei e spero vivamente che le mosse di Steam in questa direzione (vs Linux) confermino questa cosa


Non so se ho capito male io l'articolo o sfugge il fatto che si stia parlando di mobile, d'altronde è anche grassettato il " per le applicazioni desktop per il momento non sono previste restrizioni del genere."

Aldilà della mia capacità di strappare risate ai più, le limitazioni a desktop non ci sono e , come dimostra la storia passata non ci saranno probabilmente mai(anni fa sembrava che con palladium ed altro avremmo addirittura perso la possibilità di ascoltare musica e di ridere per strada senza che MS ci dicesse VAI).

Croteam afferma di limitazioni su app mobile.
Ora , non ci vuole un genio per capire perchè ci sono limitazioni mobile.
Per quanto faccia ridere, una app in cui mozzi le teste, per quanto piacca al 50% degli utenti presenti in questo forum, non è apprezzata da madri con crisi di controllo del figlio minorenne che picchia i compagni, e fanno causa.
La storia ne è piena, e di solito vincono pure le cause.
In secondo luogo una app non certificata "potrebbe" incasinare il sistema, e indovinate a chi fanno causa?

Per il resto i casi sono due.
O si crede al timore che siamo tutti destinati a bruciare dei vari dev che temono di non avere una fetta del mercato app store, nonostante possano continuare a vendere come hanno sempre fatto;
oppure si capisce che stanno semplicemente delirando.

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