Come Google ha convinto id Software della validità di Stadia
DooM Eternal è stato usato sul palco della presentazione alla GDC per evidenziare il potenziale di Google Stadia
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Marzo 2019, alle 08:21 nel canale VideogamesGoogleStadia
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFaccio da un paio di mesi beta testing sulla piattaforma Nvdia Shield. Il game streaming funziona così: voi avete accesso fisico ad un apparecchio dalla potenza hardware limitata (simile ad una console Android TV) il quale a sua volta accede ai vostri account linkati ai regolari clients che usate su PC (Steam, Origin, Uplay etc.). Vi collegate tramite una piattaforma Android TV locale che in realtà apre una sessione di streaming remoto a un server Windows 10 dotato di una scheda video Nvidia Tesla P40 da 24Gb di VRAM estendendo di fatto le capacità hardware. Risultato? Gaming a 4K con framerate variabile dai 30, massimo ai 60 frame al secondo.
Che connessione ci vuole? Innanzitutto ci vuole un minimo di fibra ovvero almeno la mista fibra/rame che è attualmente la più diffusa nelle fortunate province d'italia da un anno a questa parte. Vuol dire che vi serve stabilità di connessione intorno ai 8 ping, massimo 10 ping. 50-60 Mb/sec. in download e 20-30 Mb/sec. in upload.
Google con questo prodotto vuole palesemente intaccare il monopolio di Nvidia. Ma la vera rivoluzione sarà quando faranno un unica piattaforma simile a un Media Center per PC che accorperà tutti i client che usate senza il bisogno di comprare questi apparecchi che fanno da estensori multimediali (per il momento indispensabili). Questo vorrà dire che non sarà necessario spendere cifre blu in SSD, schede video o interi PC gaming costantemente da aggiornare e farci manutenzione. Unico neo dovrà vedersi con il tipo di abbonamento che come minimo, per essere vantaggioso, dovrà consentire all'utenza sia la possibilità di abbonarsi per un anno intero oppure di mese in mese (esattamente come il Microsoft Live Gold di Xbox) magari donando ogni mese un titolo che andrà a registrarsi sul vostro account Steam o altro e che sarà possibile giocarlo o da remoto (completamente streaming) oppure locale con download su memoria.
Perché altra cosa che pochi sanno è l'inculata EULA la quale nei contratti cita palesemente la perdita di tutti i dati per ogni singolo utente una volta che quest'ultimo passerà a miglior vita. Steam (e probabilmente anche altri) si riserva il diritto di bloccare gli account degli utenti inattivi dopo anni o addirittura se segnalati come non proprietari originari dell'account.
Il gaming non è una cosa poco seria...studiate...perché in questo campo stanno alzano pale e pale di soldi anche a causa della superficialità italiana.
E quest'è!
meno male che ce lo hai spiegato tu
non mi meraviglio passino al cloud gaming, che è roba buona per i casuals
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