Clash of Clans vietato in Iran perché incita 'conflitti tribali'
Uno dei più popolari videogiochi mobile di tutti i tempi ovvero Clash of Clans di Supercell è stato bannato in Iran.
di Davide Fasola pubblicata il 29 Dicembre 2016, alle 09:31 nel canale Videogames
81 Commenti
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Ma tu hai tirato fuori a sproposito rapimenti e stronzate simili, che sono una conseguenza ANCHE DELLE NOSTRE SCELLERATE POLITICHE ESTERE. E ripeto, Saddam sarebbe sparito nel 1985, con l'Iran a Bassora, se noi non fossimo intervenuti ad aiutarlo. E, in tutto ciò, non mi pare che in Iran ci sia lo Stato Islamico (cioè i figli della CIA, come ammesso dagli stessi americani).
E comunque mi fanno ridere quelli che lodano il sistema occidentale come stupendo e pieno di privilegi.
Oggi ci sono le stesse disuguaglianze che c'erano in era feudale, anzi, pare che il rapporto tra nobili e contadini fosse molto migliore di quello che oggi c'è tra "borghesi" e "proletari". Tant'è che la maggior parte delle rivolte dei contadini, un paio di secoli fa, furono indirizzate contro la nascente borghesia industriale, mica contro la nobiltà.
La distanza tra "molto ricchi" e "molto poveri" è praticamente uguale a 3 secoli fa. In compenso, a parte nomadi e vagabondi, tutti avevano una casa e un pezzo di terra.
E parliamo del sistema politico? Voi oggi pensate davvero, da semplici cittadini, di contare qualcosa, nella nostra bella democrazia? Avete qualche potere contro le decisioni che vengono prese a Bruxelles? Qualcuno vi ha chiesto se volevate un Monti calato dal cielo? Vi ricordo che un governo legittimo, nel 2011, è stato fatto fuori a spallate a colpi di "spread", però continuiamo a blaterare di quanto siamo in democrazia.
Detto ciò, passo e chiudo.
P.S.: anch'io sono contrario a pagare riscatti, così come vorrei che l'ondata di immigrati se la prendessero Stati Uniti e Francia, che hanno causato solo disastri, fino a quello che ci sta costando di più: la LIBIA! Ma siccome siamo un popolo di pecore, che continuano a credere che tutto venga fatto per il nostro bene, continuiamo così, a dire quanto siamo "più meglio di tutti".
Loro si comportano come ci comportavamo noi dal 500 al 1700 DC dove: religione=legge=ignoranza del popolo.
Gli stati DEVONO essere laici, poi ognuno è libero di adorare il dio che preferisce.
ti butto giù tre pensieri:
- l'europa (e di riflesso USA, canada, australia) ha tradizioni democratiche e liberali secolari. non possiamo pretendere che tutti ci arrivino allo stesso momento storico.
Non si è nemmeno capito perché dovremmo pretendere che gli altri arrivino alla nostra democrazia. Tra l'altro, tutta 'sta democrazia e libertà oggi la vedete solo voi.
L'Islam è come il Cattolicesimo. Se proprio vogliamo dirla tutta, i più pacifici di tutti sono i Buddhisti della Foresta. E quella non è manco una religione.
Far notare che il nostro sistema culturale non è tutto 'sto splendore, si può?
O meglio, lo era, prima della globalizzazione che sta appiattendo tutto e tutti. E non vedo perché dovremmo esportare il nostro modello. Ogni popolo ha il diritto di autodeterminarsi e fare il ca**o che vuole, anche guerre tribali, se necessario, senza che dobbiamo intervenire noi con guerre (che però non chiamamo così, ovviamente, ma "interventi umanitari" che fanno più danni ancora, portando distruzione e le conseguenze che oggi paghiamo.
Guardate che splendore era la Siria, prima che NOI finanziassimo i ribelli. E ditemi se le "primavere arabe" hanno reso quei posti dei luoghi più belli per i civili. Eddai su. Mi sembra la stessa buffonata che si sente dire sulla conquista (a colpi di stragi e sommosse soffocate nel sangue) del Sud che oggi chiamiamo "Unità d'Italia".
Gli stati DEVONO essere laici, poi ognuno è libero di adorare il dio che preferisce.
Tra il 1500 e il 1700, comunque, la vita non faceva così schifo come alcuni la vogliono dipingere. Almeno stando ad alcuni dati, relativi principalmente ad Inghilterra e Francia.
E le carestie fecero meno morti delle due guerre mondiali del XX secolo.
E le carestie fecero meno morti delle due guerre mondiali del XX secolo.
Avrei voluto dire 1400 (dal rinascimento in poi) ma mi son ricordato la Santa Inquisizione, i conquistadores etc etc...
@s-y certo, ma è più radicato sugli anziani. Non mi risulta ci sia ancora qualcuno in giro ad ammazzare infedeli al grido "Dio lo vuole"
Infatti abbiamo approvato l'aborto, le unioni civili etc etc
I conquistadores sono l'equivalente degli esportatori di democrazia di oggi.
E la Santa Inquisizione (una troia*a, ovviamente), quanti morti ha causato?
Guardiamo i numeri, e vediamo se il mondo di oggi sia molto meglio di quello di ieri. Ad esempio, pare che la vita effettiva non sia molto più lunga oggi rispetto all'era feudale. Tolti i morti con meno di 10 anni (era questa la piaga, la mortalità infantile), un uomo medio poteva sperare di arrivare tra i 60 e i 70 anni. Lo stesso Dante quantifica (in maniera ottimistica) i 35 anni come metà del "cammin di nostra vita".
Ma il punto è: a prescindere da tutto ciò, perché noi dobbiamo imporre qualcosa agli altri? Se in Iran sono felici così, perché dovremmo andare noi e decidere che devono sposarsi pure gli omosessuali, ad esempio?
Infatti abbiamo approvato l'aborto, le unioni civili etc etc
con l'astersico cmq (non e' solo questione di leggi o non leggi)
non volevo cmq paragonare, ci mancherebbe.
nb che anni fa ho vissuto per quasi un anno in una diocesi indiana, quindi ho potuto toccare con mano in modo piu' visibile la parte dogmatica della nostra religione di stato. giusto per specificare che non e' anticlericarismo a prescindere.
E la Santa Inquisizione (una troia*a, ovviamente), quanti morti ha causato?
Guardiamo i numeri, e vediamo se il mondo di oggi sia molto meglio di quello di ieri. Ad esempio, pare che la vita effettiva non sia molto più lunga oggi rispetto all'era feudale. Tolti i morti con meno di 10 anni (era questa la piaga, la mortalità infantile), un uomo medio poteva sperare di arrivare tra i 60 e i 70 anni. Lo stesso Dante quantifica (in maniera ottimistica) i 35 anni come metà del "cammin di nostra vita".
Ma il punto è: a prescindere da tutto ciò, perché noi dobbiamo imporre qualcosa agli altri? Se in Iran sono felici così, perché dovremmo andare noi e decidere che devono sposarsi pure gli omosessuali, ad esempio?
E' un discorso un po complicato. Io sono dell'idea che debba essere il popolo stesso a ribellarsi, ma, se per sono per primi i mariti a lapidare o a rinnegare le mogli che infrangono la legge islamica (vedi la pilota afgana che ha chiesto asilo politico agli USA), cosa fai?
Lasci tutto così com'è? Ovviamente il mio è un discorso utopistico in cui il tuo interesse è VERAMENTE liberare un popolo (non solo quelli che hanno il petrolio o altro. Infatti in 3/4 degli stati africani si continuano ad ammazzare bellamente e nessuno fa nulla).
E' il popolo che deve rendersi conto che è sbagliato, e purtroppo può avvenire solo studiando, viaggiando e conoscendo il resto del mondo.
Rendere e mantenere il popolo ignorante (o che sia lo stato stesso fonte delle notizie, quindi filtrate e opportunamente modificate) è l'unico modo per mantenere lo status quo ed evitare ribellioni e rivoluzioni varie.
Vedi in Turchia, la prima cosa che ha fatto Erdogan dopo il golpe(?) è stata arrestare giornalisti e insegnanti.
Per quanto riguarda il discorso "morti", adesso si muore per altre cause. La maggior parte delle morti, nei secoli passati, avveniva direttamente nei primi mesi di vita (se non alla nascita), cosa che abbiamo debellato (nei nostri paesi almeno).
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