'Ciò che succede a chi realizza videogiochi è una schifezza', lo sfogo di uno sviluppatore contro le software house
Rami Ismail, sviluppatore indipendente, ha espresso tutto il suo disappunto verso quanto sta avvenendo nell'industria dei videogiochi. Secondo il creator i giochi di qualità saranno sempre più rari.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 02 Ottobre 2023, alle 15:34 nel canale VideogamesCon un intervento su X (Twitter) Rami Ismail, uno sviluppatore indie indipendente, si è scagliato contro i publisher e i loro vertici per quanto è accaduto e ancora sta avvenendo nell'industria dei videogiochi. Ha definito il 2023 come un "anno tremendo" che lascia il futuro del settore piuttosto incerto.
"Mi dispiace, ma non c'è nessun videogioco fantastico che renderà questo 'un buon anno per i giochi'. Questo è un anno terribile per i giochi – l'atroce effetto di soldi & investitori & CEO ha privato l'industria quest'anno di tante persone incredibili, carriere, e quindi molti giochi interessanti per gli anni a venire" ha scritto Ismail.
I'm sorry, but no amazing game will make this "a good year for games". This is an awful year for games - the atrocious effects money & shareholders & CEOs had on the industry this year lost us many incredible people, careers, and thus amazing future games for years to come.
— Rami Ismail (رامي) (@tha_rami) September 29, 2023
In effetti, neanche noi siamo nuovi a riportare notizie di licenziamenti che, mai come quest'anno, sono state praticamente costanti. I tagli sono stati considerevoli, come i 17.000 dipendenti licenziati da Embracer o gli oltre 800 recentemente annunciati da Epic. E si tratta solo di due esempi significativi, poiché i ridimensionamenti hanno colpito praticamente l'intera industria.
Naturalmente, con la distintiva arroganza di chi il messaggio non l'ha capito, non sono mancate le risposte che sottolineano quanti titoli di altissimo profilo abbia portato e porterà questo 2023. Anche in questo caso la replica di Ismail non si è fatta attendere: "Allora è il momento che ti informi bene, perché i tuoi bei giochi diventeranno sempre più rari se non contribuisci a contrastare le schifezze che accadono a chi li realizza".
Certo, è innegabile che alcuni titoli di rilievo siano stati rilasciati quest'anno, ma il vero problema è che le aziende di settore hanno continuato ad alzare l'asticella del profitto con obiettivi finanziari sempre più ambiziosi e pur di raggiungerli hanno sconvolto decine di migliaia di vite.
Peraltro, già più volte abbiamo parlato del "crunch", una pratica che sottopone gli sviluppatori a un forte stress psicofisico e ha già portato numerosi talenti ad abbandonare il settore videoludico. La situazione attuale non ha fatto altro che aumentare questa tendenza e la preoccupazione di Ismail non è infondata. Vedremo nei mesi a venire quale sarà l'impatto delle scelte applicate dalle aziende, ma di certo le prospettive non sono delle migliori.
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuelle poche volte che ho usato chatgpt per generare codice (banalissimo php per due cose) me l'ha scritto sbagliato.
Quando lavoravo a Francoforte nove anni fa avevo una scopamica che lavorava come game tester e io le dissi all'inizio beata te che lavori con i videogiochi e ti diverti tutti i giorni. Lo dissi ignorando all'epoca quali fossero le condizioni di lavoro di quel settore e lei mi disse guarda non lo auguro a nessuno di lavorare in questo ambiente, è umiliante. Infatti ricordo che riuscì a resistere appena tre mesi e si licenziò da sola perché non ne poteva più.
Quando si pensa ai videogiochi si crede erroneamente che sia una gallina dalle uova d'oro per tutti quelli che ci lavorano. Non è così. Mentre ai piani alti le software house fatturano milioni di euro, la base dei workers è relegata alla precarietà, all'insoddisfazione e a basse retribuzioni
Certo, da un lato mi spiace aver passato tanto tempo a studiare opengl, dx, ray/path tracing.
D'altronde non solo oggi sono in pochi quelli che davvero sviluppano motori grafici, ma ogni anni per chi lavora nel settore é sempre peggio...
Se penso a quanto creativo, pioneristico e, perché no? anche "romantico" fosse fino a 20 anni fa questo lavoro...
Le poche volte che ho usato chatgpt per scrivere dei piccoli lisp piuttosto semplici ed aggiungere piccoli automatismi a un software che usa un collega ha sbagliato il codice e quando come in una conversazione normale ho indicato gli errori di codice a chatgpt questo mi rispondeva con la più classica arrampicata sugli specchi (roba sul piano di "il cane mi ha mangiato i compiti".
Quando gli ho sottoposto dei problemi di geometria delle medie estratti dai libri di mio figlio, dopo essermi assicurato che fossero a prova di scemo nel testo, è stato capace di sbagliare anche quelli.
Onestamente se è stato addestrato il materiale che gli hanno sottoposto doveva essere davvero scadente.
Ora in questo caso sono cose banali ma quello che è disponibile a tutti sa essere davvero scadente. In ambito grafico che mi è molto più congeniale devo dire che ci sono cose sorprendenti ma onestamente e tutto sempre uguale e quindi non so se sono i creatori sempre in fissa con lo stesso stile ma è di una noia soporifera. Io per esempio a volte lo uso per creare texture da utilizzare in immagini a bassa risoluzione e qualche volta è stato anche d'aiuto, ha velocizzato la fase di reperimento del materiale, ma in generale per adesso non credo che sia ancora sufficiente a provocare ondate di licenziamenti.
Temo invece che dopo la grande sbornia del covid in cui consumavamo molti più contenuti e l'inflazione che riduce i consumi superflui i consigli di amministrazione abbiano messo in conto che per non ridurre i dividendi è meglio spremere a fondo un minor numero di limoni e quindi si tagliano i rami.
Del resto siamo tutti schiavi!
L'altro giorno leggendo un post, in un contesto completamente diverso, un padre ammerigano scriveva che lavorava 80 ore settimanali per mantenere la famiglia... ora se lavori 13.3ore al giorno, probabilmente sottopagato, quando ce l'hai il tempo per giocare o per guardare contenuti?
Lascia perdere che è solo questione di tempo anche per l'Europa, giusto in Grecia hanno approvato una legge al riguardo (13 ore al giorno, 6 giorni la settimana e in pensione a 74!!! anni), però se il tuo capo è avido e sa che potrà guadagnare di più costringendo i tuoi due colleghi a lavorare il 50% in più la prima cosa che farà sarà accompagnati alla porta.
Vero, una volta un render impiegava anche 10 ore. Oggi, un 4K lo bitti fuori in 20 minuti, per non parlare di UE5.
Insomma, i vecchi tempi non torneranno più. Siamo carne da macello, con una competizione portata agli estremi. Se penso che ci sono cinedi o indiani che fanno render per 25 dollari... Bah...
giocati A Plague Tale Requiem, è un gioco stupendo che ti trafigge il cuore
ce l'ho in lista grazie
se ci penso...
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