Caso Fortnite: Google ha addirittura pensato all'acquisizione di Epic Games

Non solo Apple, ma anche Google ossessionata dal sideloading di Fortnite, tanto da arrivare addirittura a pensare di acquisire la software house
di Andrea Bai pubblicata il 09 Agosto 2021, alle 15:01 nel canale VideogamesEpicFortniteGoogle
Il contenzioso legale tra Epic Games e Apple, di cui si attende la sentenza, ha tenuto banco nei mesi scorsi ma l'azienda di Cupertino non è l'unica realtà ad essere stata presa di mira dalla software house. Anche Google è stata messa all'indice, sempre con l'accusa di presunte pratiche monopolistiche.
Emergono ora nuovi dettagli che rivelano fino a che punto Google si sarebbe spinta per evitare che Fortnite potesse in qualche modo essere di danno all'ecosistema Play Store, arrivando addirittura a pensare ad una proposta di acquisizione per Epic Games.
Per quanto Fortnite sia un titolo del genere battle royale più popolare oggi, è ovviamente solo una parte delle proprietà di Epic Games, uno dei più grandi sviluppatori di videogiochi presente sul mercato. Considerare l'acquisizione di una realtà del genere assume, per Google, i tratti di una mossa disperata. In ogni caso ad Epic non è mai stata avanzata e nemmeno ventilata una proposta di questo tipo: si sarebbe trattato solamente di una valutazione interna per il colosso di Mountain View e che la stessa Epic avrebbe appreso quando questi documenti, ora desecretati, sono stati esposti in tribunale.
This was unbeknownst to us at the time, and because of the court’s protective order we’re just finding out now about Google’s consideration of buying Epic to shut down our efforts to compete with Google Play.https://t.co/HSS1edUrQm
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) August 6, 2021
E secondo questi documenti pare che Google abbia considerato i piani di Epic Games di consentire il sideload di Fortnite su Android come una sorta di "contagio" che doveva essere immediatamente neutralizzato. Google ha quindi adottato una serie di azioni, come ad esempio ricorrere alla strategia di offerte speciali, per lanciare l'esclusiva di Fortnite sul Play Store arrivando probabilmente a rinunciare in questo modo alle commissioni del 30% che Google, come Apple, raccoglie per gli acquisti in-app.
Ma non è tutto: dai documenti emerge inoltre come Google abbia alimentato, anche con esagerazioni, una narrativa volta a dipingere il cosiddetto "sideloading" come un'esperienza "terribile" che richiede più di 15 passaggi per essere portata a compimento. A differenza di Apple, che ha cavalcato la tesi della sicurezza dell'ecosistema e della privacy, Google ha preferito la strategia dell'esperienza utente.
Tuttavia anche in questo caso Epic ha accusato il colosso di Mountain View di usare la sua posizione dominante per creare un monopolio, nonostante Google continui ad affermare il contrario. In ogni caso Google ha condotto diverse modifiche da quando è esplosa la questione Fortnite, ma nessuna di queste si è rivelata di beneficio per Epic Games.
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