Carmack: i giochi nativi per Linux non sono un buon mercato

Il guru della grafica 3D risponde all'ex-programmatore Linux di id Software, che aveva puntato il dito sulla strategia societaria di abbandonare lo sviluppo per la piattaforma open source.
di Rosario Grasso pubblicata il 07 Febbraio 2013, alle 12:01 nel canale VideogamesJohn Carmack ha risposto su Reddit alle dichiarazioni di Timothee Besset, l'uomo id Software che è stato dietro a tutte le conversioni Linux dei giochi della software house texana dai tempi di Quake III Arena. Besset, che ha lasciato id Software circa un anno fa, accusa la sua ex-software house di disinteresse verso la piattaforma PC e punta il dito sul fatto che si sia abbandonato completamente Linux, sistema operativo invece particolarmente curato da id Software negli anni precedenti.
Carmack sostiene che può esserci un futuro per il gaming su Linux, ma solo attraverso emulazione tramite Steam. Inoltre, il supporto dovrebbe essere "correttamente evangelizzato" per poter sperare in un seguito. Carmack, invece, non vede prospettive per i giochi nativi per Linux.
"Non può essere un caso di sano business il supporto ufficiale a Linux per i giochi mainstream", scrive. "Zenimax [società che oggi possiede id Software ndr] non contempla alcun tipo di supporto 'ufficioso', come invece era solita fare id Software. Personalmente preferisco continuare sulla strada dei rilasci dei codici sorgente dei nostri giochi, perché penso possano dare benefici maggiori rispetto ai binari Linux".
"Non posso parlare per i dirigenti di Zenimax, ma so che sono scettici addirittura a rilasciare le versioni Mac dei giochi, quindi sarei stupito se mostrassero interesse e sostenessero la pubblicazione di un titolo Linux", continua Carmack. "Un port può essere completato in una settimana o due, ma serve molto altro lavoro oltre a quello di porting per poter dire che un gioco viene supportato ufficialmente. L'opinione diffusa, quindi, è che i giochi nativi per Linux non siano un buon mercato. id Software ha voluto confutare tale opinione diffusa nei casi di Quake Arena e Quake Live, Ma entrambe le volte le convenzioni comuni si sono dimostrate corrette. Si potrebbe dire che nessuno dei due giochi è stato un banco di prova ottimale, ma erano tentativi onesti".
Besset, invece, nei giorni scorsi aveva detto che id Software ha perso progressivamente interesse verso la piattaforma PC durante lo sviluppo di Rage. Inoltre, ha abbandonato del tutto il supporto a Linux, al punto che lo stesso Besset ha abbandonato la software house. Il motore grafico id Tech 5 è compatibile con Linux, ma non esiste una build nativa per Linux di Rage, nonostante fosse contemplata nei piani iniziali di id Software.
"Non riuscivo a trovare il tempo da dedicare alle versioni native per Linux e per OSX dei giochi basati su id Tech 5", ha scritto Besset. "Ci sono un sacco di motivi alla base del mio addio a id Software, ma anche se fossi rimasto non sarebbe cambiato molto in tal senso".
"Hanno semplicemente perso interesse verso la piattaforma PC durante il ciclo di sviluppo di id Tech 5, e oggi non hanno più nessuno che possa occuparsi di Linux. Ma Valve ora sembra intenzionata a portare i giochi Tripla A su Linux, e poi ci sono molti prodotti indie interessanti. Quindi, è questa la vera nuova generazione!"
Besset fa riferimento a Steam Box, la piattaforma sostenuta da Valve basata proprio su Linux.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn ogni caso..
http://www.humblebundle.com/
Facessero due conti osservando le statistiche..
In ogni caso..
http://www.humblebundle.com/
Facessero due conti osservando le statistiche..
Il problema è che non puoi estrapolare i dati ed amplificarli a piacimento. Così ad occhio in quel grafico gli utenti Linux che l'hanno comprato sono circa il 12.5% (1/8) di circa 400.000, ovvero circa 50.000; non è detto che se hai 10 milioni di utenti ce ne siano 1.250.000 che usano Linux e che sono disposti ad acquistare giochi, perché magari gli utenti Linux che sono interessati ai giochi sono "solo" 100.000. Senza considerare che l'HumbleBundle è un affarone e costa pochissimo, mentre i giochi sui canali "normali" (anche quelli di HumbleBundle stessi) costano 10 volte tanto e più.
Semmai non lo è su PC ma questo perché non si è ancora creato un ecosistema adeguato, Valve sta facendo i primi passi in questa direzione però da sola ci metterà un bel po' a raggiungere l'obiettivo, sarebbe caso che anche Origin e altre compagnie facessero lo stesso.
E mi sembra giusto smettere di considerare Linux come opportunità proprio mentre alcuni big del settore (Valve su tutti) stanno iniziando a spingere seriamente in quella direzione
i giochi è meglio produrli nativamente per il mondo console e solo successivamente convertirli (chi meglio, chi peggio, vero Mr. Carmack?) per il mondo pc prima e quello apple poi che tanto hanno in comune l'hardware
linux? Beh linux non fa soldi, troppe distro, programmazione gl... e se poi non hai un ritorno economico certo?
sulle console il ritorno è pressochè garantito, specie se la trama e gli sviluppi tecnici li fai passare in secondo piano, vi viene in mente qualche videogioco seriale?
qualcuno ha inventato gli fps "3d" e motori allora stupefacenti, nel tempo quel qualcuno ha fatto il suo, di tempo... Link ad immagine (click per visualizzarla)
ciao ciao
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