Call of Duty Black Ops II: un tentativo di vera innovazione

Call of Duty, volente o nolente, è tra i franchise più venduti nella storia dei videogiochi. Ma è anche un prodotto fortemente controverso. Una delle principali critiche che la saga, soprattutto nelle ultime incarnazioni, ha continuato a ricevere, è quella di una ripetitività di fondo. Una sorta di immutabilità, capitolo dopo capitolo.
di Stefano Carnevali pubblicata il 07 Giugno 2012, alle 12:01 nel canale VideogamesCall of Duty
Treyarch, con il secondo episodio dello spin-off Black-Ops, ha deciso di provare a innovare sul serio il franchise. Per prima cosa, la serie si sposta in un futuro piuttosto distante (2025), con tutto quello che ne consegue in termini di armamento. In secondo luogo, oltre alla solita spettacolare campagna ‘lineare’, il gioco sarà arricchito con livelli definiti vicini all’esperienza ‘sandbox’. Livelli ‘di guerra’ più pura. Avvicinabili all’esperienza multiplayer e con una bella spolverata di tatticismo. Il tutto – udite udite – con incidenza sull’evoluzione della storia che vivremo nella campagna. Già, perché, in questi scontri, è presupposta anche la possibilità di fallire.
Ma andiamo con ordine. All’E3 abbiamo potuto vedere giocati due livelli.
Il primo, tratto dalla campagna ‘classica’, ci vedeva alle prese con un assalto terrificante a Los Angeles e aventi l’oneroso compito di salvare la vita al Presidente degli Stati Uniti. Tutto parte a bordo di un blindato, con cui si sta cercando di fare evacuare il capo della Nazione. Come prevedibile, il convoglio non avrà vita facile e, quasi subito, saremo chiamati a procedere a piedi, in mezzo al fuoco nemico.
Come al solito, tutto quello che ci accade attorno, in una missione di COD, è estremamente spettacolare (per quanto scriptato). E in questo caso, si toccano livelli davvero altissimi. Le strade di LA sono immediatamente riconoscibili. E vivono una devastazione totale, che culmina con il terrificante (e polverosissimo) crollo di un grattacielo. Ci faremo strada per le vie della città californiana, sia per ‘coprire’ la fuga del Presidente, sia per porre un freno alla devastazione nemica. Quello che colpisce maggiormente, durante il gioco, è la varietà delle situazioni esperibili in un singolo livello: a piedi, cecchini, al comando di droni d’attacco o di pattuglia, alla guida di un tir, pilota di un caccia a decollo verticale. In una ventina di minuti, insomma, la nostra prospettiva cambierà numerosissime volte. E con essa il ritmo e le possibilità di gioco.
Menzione di nota per l’arsenale a disposizione: futuristico ma credibile, consente tanta devastazione e molta libertà d’approccio al combattimento.
LA è viva e pulsante, nella battaglia. Le situazioni militari che si sviluppano, piuttosto credibili. Punto interrogativo, invece, sull’IA. Soprattutto quella nemica, che pare sempre troppo ‘vulnerabile’ (nonostante sia valido l’utilizzo che fa degli elementi ambientali).
La seconda sessione di gioco, proveniva invece da un livello ‘Strikeforce’. E si tratta della nuova modalità di COD. Sostanzialmente, guideremo le nostre forze su una mappa completamente percorribile (come fosse un livello di multiplayer), alla conquista e difesa di singoli obiettivi. Con uno scopo finale. Il tutto da realizzare entro un tempo limite. Senza che la nostra squadra – e i relativi rinforzi – venga spazzata via. Come detto, l’esito della lotta, si riverbererà sulla trama della campagna.
In concreto, potremo scegliere di impersonare ogni elemento schierato in campo. Dal singolo soldato (ogni soldato della squadra ancora vivo), al drone d’assalto più devastante. Potremo però anche ‘chiamarci fuori’ (lasciando che la IA gestisca il comportamento delle truppe), per pianificare l’attacco attraverso una visione dall’UAV. Insomma: una bella novità (soprattutto se si verificherà un’effettiva e massiccia incidenza sulla trama), un vero tentativo di ‘cambiare’ l’esperienza COD.
Decisamente da testare approfonditamente.
64 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto riguarda il gameplay non mi esprimo perchè non ho mai giocato a un CoD (IMHO fortunatamente)
Seee e i maiali (meglio i cavalli in questo caso)
rip cod!
poi questa è bella la treyarch che cerca di innovare la cod series, ma per favore! non mi fate ridere ! questa è una pubblicita per adescare i buyer di sto game ( se cosi lo possiamo chiamare ) dei poveri consolari.
addio cod
Per quanto riguarda il gameplay non mi esprimo perchè non ho mai giocato a un CoD (IMHO fortunatamente)
come fai allora a giudicare la grafica se non hai mai giocato? mah..
cmq la grafica temo è (e sarà
Per innovare davvero devono togliere un pò di script e introdurre degli scenari che mutano con l'avanzare della battaglia (no, non il grattacielo che crolla perkè sei passato al punto di controllo, ma un muro che si distrugge se gli spari una bazooka)
infine, il multiplayer: spero introducano i veri server, come in cod4, perchè questa politica del p2p non mi è mai piaciuta ed inoltre non è assolutamente adatta a un fps online.
Per quanto riguarda DX 11/12/13 oramai direi che è chiaro: fino a quando non escono delle nuove console rimarrà sempre la stessa! Le console rappresentano la maggior parte del mercato, un bravo manager deve seguire quella fetta e qui stanno svolgendo un ottimo lavoro. Del PC se ne fregano
Call of Duty Black Ops II: un tentativo di vera innovazione
Dove stà l'innovazione? nella forma dei cavalli?La verità è che non sanno più dove andare a sbattere ed ormai la gente si è stufata di questo titolo ergo è un franchise che stà per morire.
FINALMENTE.
Che bella la modalità Strike Force, puoi controllare qualsiasi soldato (quindi avere qualsiasi arma) e pilotare un UAV che ti permette di vedere tutta la mappa dall'alto e tutti i nemici evidenziati.
Combinato con l'IA demente, la quasi totale assenza di rinculo, la precisione assoluta e la ricarica semi-istantanea delle armi, si presenta come un gioco davvero impegnativo, ma che belle e grandi innovazioni.
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