Call of Duty: Black Ops 6, oltre 19.000 ban grazie all'intelligenza artificiale di Ricochet
Un aggiornamento del team Ricochet, ovvero l'anti-cheat di Call of Duty, ci fa sapere che oltre 19.000 cheater sono stati bannati dalle partite classificate. L'efficacia del sistema è data dalle funzioni di intelligenza artificiale che riconoscono lo stile di gioco dell'utente
di Vittorio Rienzo pubblicata il 28 Novembre 2024, alle 17:29 nel canale VideogamesActivisionCall of Duty
Il team Ricochet, ovvero gli sviluppatori dietro il sistema anti-cheat di Call of Duty, ha fatto sapere che le funzionalità di intelligenza artificiale hanno consentito di bannare oltre 19.000 giocatori scorretti dalle partite classificate. Inoltre, ha fatto sapere che tali funzionalità verranno ulteriormente rifinite per migliorare l'efficacia del sistema.
Si tratta di una caratteristica interessante dell'anti-cheat poiché, come spiegato dal team, Ricochet riconosce "il modo in cui le persone giocano" per identificare chi imbroglia. In sostanza, non si tratta solo di mira automatica o visione attraverso i muri: Ricochet analizza lo stile di gioco e i movimenti compiuti dal giocatore per rilevare i cheater.
📢 #BlackOps6 #RankedPlay #TeamRICOCHET with an update on the ongoing work to combat cheating in Ranked Play:
— Call of Duty Updates (@CODUpdates) November 26, 2024
• AI systems continue to ramp up with code optimizations to accelerate enforcements
• Over 19,000 Ranked Play bans since the mode launched
• Hourly sweeps to remove…
La società ha anche spiegato che il sistema è programmato per eseguire scansioni cadenzate in modo da rimuovere nel minor tempo possibile i cheater dalle partite e dalla classifica. Una risposta inevitabile alla situazione che ha scatenato il dissenso non solo dei giocatori, ma perfino di figure di spicco nella community dei content creator.
Le pressioni degli streamer hanno immediatamente raggiunto Activision, la quale ha spiegato che una perdita di dati all'interno di Ricochet ne aveva limitato l'efficacia. Tuttavia, ha anche chiarito che il problema è già stato risolto e già da ora dovrebbe essere molto più raro incontrare cheater – quantomeno nel contesto delle partite classificate.
Non si sono fatte attendere le segnalazioni dei "falsi positivi", ovvero dei giocatori bannati pur non avendo utilizzato alcun software di terze parti per barare. Al momento non sappiamo se le segnalazioni siano false o se effettivamente nel calderone dei cheater ci sia finito anche qualche giocatore onesto.
Nel frattempo, i giocatori console hanno chiesto un'opzione per disattivare la funzione cross-play del gioco, non solo perché su PC la quantità di cheater sarebbe notevolmente superiore, ma anche perché ritengono che mouse e tastiera forniscano un vantaggio incolmabile dai controller.
2 Commenti
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ricochet è una barzelletta, tanto ci sono gli streamer/cheaters whitelistati, e centinaia di migliaia di cheater, altro che 19.000
server con tickrate da sganasciarsi, desync mostruoso e via discorrendo
omnimovement completamente diverso da quello presentato nella beta, stessa cosa fecero con la beta di mw2, alla release dettero un gioco molto differente
ogni anno resettano o sperano di resettare la playerbase, sia su cod che su warzone, facendo onboarding di nuovi players piu' inclini a "shoppare" skin da 20-30 euro con le carte dei genitori - pure loro players
ma sia mai che facciano installare un anticheat a livello kernel... con l'intelligenza artificiale si trova ogni scusa e si inventa ogni putt*****, intanto creano contenuti proprio con quella licenziando creators e developers
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