Calenda: videogiochi causa 'dell'incapacità di leggere e sviluppare il ragionamento'

Nel fine settimana un'intervista rilasciata dall'ex ministro dello Sviluppo Economico ha scatenato un putiferio all'interno dell'ecosistema videoludico italiano
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Novembre 2018, alle 11:21 nel canale Videogames
68 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEssendo stato fin da ragazzino un grandissimo appassionato di videogiochi posso dire con sincerita' che se uno passa le giornate attaccato ai videogames senza uscire, senza avere un minimo di curiosita' verso il mondo, senza leggere nulla, senza accettare la realta', senza cercare di migliorarsi ed imparare, beh, si, alla fine si fulmina i neuroni.
Siamo fatti per stare all'aperto, per respirare, muoverci, guardare e scoprire.
Insomma, come al solito, dipende dalla quantita'. Purtroppo il fenomeno degli Hikikomori e' molto presente in Italia. E qualunque persona se passa 8 ore o piu' di fila dietro ad un monitor non gli fa bene. C'e' poco da girarci intorno. Capisco che molti si sentono attaccati ma e' cosi.
Poi, da qui, a dare come al solito 'la colpa ai videogiochi' in toto ce ne corre... che se usati in quantita' non esagerata possono invece sviluppare senso di organizzazione, curiosita' ecc...
esattamente.
ha ragione a dire che gli stimoli emotivi forniti dai videogiochi sono molti di più e molto più immediati di quelli della lettura, o di qualsiasi altra attività (finanche sociale) e di conseguenza agiscono come una droga.
motivo per cui le persone descritte due post sopra stanno col cellulare in mano anche quando stanno assieme, anzichè socializzare (oltre al fatto che potrebbero risultarsi noiose a vicenda, ipotesi da non scartare
ha ragione a dire che gli stimoli emotivi forniti dai videogiochi sono molti di più e molto più immediati di quelli della lettura, o di qualsiasi altra attività (finanche sociale) e di conseguenza agiscono come una droga.
motivo per cui le persone descritte due post sopra stanno col cellulare in mano anche quando stanno assieme, anzichè socializzare (oltre al fatto che potrebbero risultarsi noiose a vicenda, ipotesi da non scartare
Non sono proprio d'accordo.
Un telefono non è più immediato di una chiaccherata, in quanto comporta di scrivere o di leggere.
Il problema alla base è che spesso quello che c'è sul telefono è più interessante di quello che potrebbero dirsi a voce.
Nel fine settimana un'intervista rilasciata dall'ex ministro dello Sviluppo Economico ha scatenato un putiferio all'interno dell'ecosistema videoludico italiano
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che posizioni assolutistico/talebane come quelle di calenda lascino il tempo che trovino, poco da dire; difficile pensare che un'oretta di playstation al giorno faccia male.
tuttavia negare che passare tutti i pomeriggi davanti a uno schermo, qualunque cosa trasmetta, non sia deleterio, non mi sembra molto meglio.
oh... a scanso di equivoci. i primi videogiochi con cui mi sono trastullato non avevano circuiti integrati.
e anche se non posso dire che qualcosa mi abbiano lasciato... altrettanto, in termini di opportunità culturali perse, mi hanno tolto.
E' pur vero che oggi la situazione è ben diversa da quella di 30 anni fa, dove i giochi erano solo puzzle/arcade/adventure puri e per loro natura non potevano far altro che stimolare l'ingegno e i riflessi e addirittura mi hanno permesso ben presto di raggiungere un ottimo livello di conoscenza della lingua inglese (le traduzioni in italiano delle avventure erano cosa rarissima, e io addirittura giocavo a quelle della Sierra On-Line dove i comandi andavano impartiti con inserimento testuale).
L'offerta di oggi è ben diversa, il casual gaming la fa da padrone e la "cinematograficità" dei prodotti maggiori ha reso i giochi parenti strettissimi dei film, con grande realismo nella rappresentazione e temi trattati molto crudi o violenti, di certo non adatti a tutte le età.
Quindi si rende assolutamente necessaria un'azione di controllo da parte dei genitori al fine di selezionare prodotti adatti all'eta dei bimbi/ragazzi e non lasciarli liberi di procurarsi da soli materiale non adatto.
Io non vedo l'ora di far giocare la mia piccola (che ora ha solo 2 anni) con Little Big Planet!
Essendo stato fin da ragazzino un grandissimo appassionato di videogiochi posso dire con sincerita' che se uno passa le giornate attaccato ai videogames senza uscire, senza avere un minimo di curiosita' verso il mondo, senza leggere nulla, senza accettare la realta', senza cercare di migliorarsi ed imparare, beh, si, alla fine si fulmina i neuroni.
Siamo fatti per stare all'aperto, per respirare, muoverci, guardare e scoprire.
Insomma, come al solito, dipende dalla quantita'. Purtroppo il fenomeno degli Hikikomori e' molto presente in Italia. E qualunque persona se passa 8 ore o piu' di fila dietro ad un monitor non gli fa bene. C'e' poco da girarci intorno. Capisco che molti si sentono attaccati ma e' cosi.
Poi, da qui, a dare come al solito 'la colpa ai videogiochi' in toto ce ne corre... che se usati in quantita' non esagerata possono invece sviluppare senso di organizzazione, curiosita' ecc...
Nessuno passa 8 ore davanti al monitor, quella è una piccola cerchia che cade nell'esagerazione.
Finchè giochi a titoli stupidi si può anche capire, ma ci sono molte varietà di titoli e non posson essere generalizzate.
Un FPS, platform o di simulazione automobilistica stimolano la reattività e consentono di mantenerla nel tempo.
I titoli basati su puzzle o strategia o city building, se complessi stimolano l'intelletto.
Nessun libro è in grado di fornire ciò.
Anzi l'atrofia sotto questi aspetti arriva più facilmente leggendo romanzi.
Questo tizio lo sa che i videogiochi non entrano più in casa tramite i... floppy che passano dalla porta mentre il figlio li porta a casa dopo essere stato nel più vicino gamestore, ma arrivano direttamente via tere nel cellulare del figlio chiuso in camera?
E comunque la piaga del prossimo decennio non saranno i videogiochi ma i social e la realtà virtuale immersiva, al cui confronto l'abuso di videogiochi sembrerà grave come un abuso di "pong".
Clmslmslmlmsmsòls
"Sali la china in un open world ricco di dettagli. Schiva i giornalisti o comprali. Interviste con insulti e linciaggi mediatici."
Per gli over 18, il pacchetto d'espansione "hot life". Vita familiare tranquilla o scandali hard? A te la scelta.
Il tutto solo tesserandoti ad un partito e candidandoti.
Nota informativa: la semplice candidatura, non garantisce l'elezione. Può nuocere ai minori. Può causare restrizioni temporanee o permanenti alla libertà di circolazione. Rischio di rappresaglie da parte dei giocatori di fazioni opposte.
Inoltre mi fece un pippone assurdo sulla sicurezza informatica in Italia, mentre la sua password email di palazzo Chigi era "cognomenome" e mi parló della necessità di preservare i diritti d'autore mentre sul portatile aveva Kazaa (l'ha installato mio figlio...). SIGH.
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