Calenda: videogiochi causa 'dell'incapacità di leggere e sviluppare il ragionamento'

Nel fine settimana un'intervista rilasciata dall'ex ministro dello Sviluppo Economico ha scatenato un putiferio all'interno dell'ecosistema videoludico italiano
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Novembre 2018, alle 11:21 nel canale Videogames
68 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCalenda parla di videogiochi come droga però ieri per sfizio mi sono messo a contare i messaggi su Twitter che lui aveva scritto qualche giorno prima su vari argomenti politici (quindi [U]non[/U] in risposta al tweet famoso sui videogiochi). Di solito scrive circa TRENTA tweet al giorno, mentre il 30 ottobre è arrivato addirittura a QUARANTATRE!!!
L'arrogante Calenda prima di dispensare consigli dovrebbe salvare se stesso e lavorare di più invece di drogarsi con Twitter...
normale amministrazione
Notizie da non pubblicare su questo forum frequentato solamente da analfabeti. Lasciate la politica ad altri, andate avanti con faccine e firme con liste infinite di hardware.
Tanto poi arriva il reddito di ignoranza...
Linkategli il mio CV (chi usa ancora twitter): www.benve.org/CV.htm
Cjsòkòsòsòmslms
l'ultima volta che ne ho sentito parlare utilizzando quei termini era negli anni 80.
tipo: https://upload.wikimedia.org/wikipe...atch_Popeye.jpg
probabile che intendesse proprio questi, a cui lui è rimasto
Linkategli il mio CV (chi usa ancora twitter): www.benve.org/CV.htm
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Ho seri dubbi sul livello culturale di colui che si lamenta dell'insegnamento di greco e letteratura...
Casual gaming becero non va confuso con gaming "evoluto" e consapevole come quello che i più qui dentro praticano (anche se ammetto, è facile farsi succhiare la vita da qualche sessione online senza rendersene conto)...però, casual, smartphone e social insieme, hanno una sinergia lobotomizzante che noto purtroppo, è vero, sui più giovani (insieme alle mamme informate e del buongiornissimo kaffe, a onor del vero)...
L'esempio più triste l'ho avuto alla discoteca celebrità un paio di anni fa, da buon 34enne, con gli amici abbbiamo organizzato una serta "nostalgia" per il compleanno di un amico...avevamo il tavolo che dava sulla pista dall'alto...non avete idea di quanti erano li col telefono in mano che ciondolavano a testa bassa...
Magari non è il gaming su PC, scientifico e nobile che si dedica moderatamente a vari giochi, diversi...ma di sicuro i vari candycrush and co. sono il cancro.
basta farsi un'oretta in auto tutti i giorni come faccio io, è davvero facile incontrare gli "smartzombies" ai semafori o in coda, li riconosci subito perchè quando scatta il verde o la coda si muove loro restano fermi con la testa china fino a che qualcuno dietro di loro non si rompe le @@ e gli suona il clacson.
E questi sono i meno pericolosi, purtroppo se ne incontrano anche tanti che vanno a zig zag invadendo le altre corsie perchè sono intenti a chattare con il cell.
Essendo stato fin da ragazzino un grandissimo appassionato di videogiochi posso dire con sincerita' che se uno passa le giornate attaccato ai videogames senza uscire, senza avere un minimo di curiosita' verso il mondo, senza leggere nulla, senza accettare la realta', senza cercare di migliorarsi ed imparare, beh, si, alla fine si fulmina i neuroni.
Siamo fatti per stare all'aperto, per respirare, muoverci, guardare e scoprire.
Insomma, come al solito, dipende dalla quantita'. Purtroppo il fenomeno degli Hikikomori e' molto presente in Italia. E qualunque persona se passa 8 ore o piu' di fila dietro ad un monitor non gli fa bene. C'e' poco da girarci intorno. Capisco che molti si sentono attaccati ma e' cosi.
Poi, da qui, a dare come al solito 'la colpa ai videogiochi' in toto ce ne corre... che se usati in quantita' non esagerata possono invece sviluppare senso di organizzazione, curiosita' ecc...
Siamo fatti per stare all'aperto, per respirare, muoverci, guardare e scoprire.
posso dire con sincerita che se uno passa le giornate fuori al bar e a giocare al campetto, diventando un ignorante digitale, senza un minimo di curiosita verso il mondo, che prende per buona qualsiasi vaccata sul faccialibro perchè non sa nemmeno cosa sia il concetto di fonte, senza accettare la realta, senza migliorarsi ed imparare, bhè, si, alla fine si atrofizza comuqnue i neuroni.
Cazzeggiare all'aperto non vuol dire imparare, non vuol dire scoprire, vuol dire solo cazzeggiare all'aperto.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".