BodyNav, un sistema che permette di spostarsi in VR senza fastidi servendosi del corpo

MonkeyMedia, una piccola società tecnologica di Austin, ha lavorato a lungo al fine di risolvere il problem del motion sickness con la realtà virtuale
di Rosario Grasso pubblicata il 07 Febbraio 2018, alle 14:21 nel canale VideogamesBodyNav di MonkeyMedia è un sistema pensato per consentire di esplorare gli spazi in realtà virtuale nella maniera più naturale possibile. Non servono, infatti, controller da tenere nelle mani, ma ci si sposta nella VR con semplici e istintivi movimenti della testa o di altre parti del corpo come il torso.
Infatti, è proprio la divergenza tra l'input impartito tramite il controller e il coinvolgimento nell'esperienza di realtà virtuale che provoca fastidi e motion sickness, rendendo questo tipo di esperienze impossibili da vivere in maniera prolungata.
BodyNav, dunque, porta l'utente a muovere parti del corpo in sincrono rispetto allo spostamento nell'ambiente virtuale: quindi, ad esempio, inclinare la testa verso avanti per camminare dritto. Questa sincronia evita il presentarsi del motion sickness, secondo Bear e Rachel Strickland, inventori del sistema.
La tecnologia BodyNav rimappa gli assi di controllo per gestire la locomozione nella VR tramite i movimenti del corpo e non necessita di hardware dedicato. Il software acquisisce i dati provenienti dai recettori sensoriali e questo gli consente di interagire correttamente con i contenuti virtuali o remoti, sincronizzando i sensi visivi e vestibolari (orecchio interno) e riducendo gli squilibri sensoriali, preservando l'equilibrio nel sistema propriocettivo del corpo.
MonkeyMedia è un piccolo team che conduce esperimenti sulla realtà virtuale da 25 anni. La compagnia ha già depositato sette brevetti sulla sua invenzione, mentre altri due sono in attesa di essere approvati.
I sensori che si trovano all'interno dei visori VR attuali, come accelerometri e giroscopi, sono già in grado di rilevare i movimenti della testa: certi sparatutto, infatti, li usano per gestire alcune fasi di gioco, come lo sporgersi al di là di una copertura. BodyNav ha semplicemente ripreso questi concetti e li ha affinati, inserendoli in nuovi schemi di gioco. Sollevando l'utente dal dover usare le dita sul controller evita quel "sovraccarico cognitivo" che rende meno immersiva l'esperienza in realtà virtuale, oltre che generare i fastidi.
Questo sistema, inoltra, si sposa particolarmente bene con i guanti aptici (vedi CaptoGlove) che si stanno diffondendo sempre più. Liberando le mani dalle interazioni alla base dei movimenti fisici, queste possono essere usate per altri scopi come prendere la mira e sparare. La combinazione delle due cose, ovviamente, produce un'esperienza molto più immersiva rispetto alle attuali.
BodyNav sarà presto a disposizione degli sviluppatori di videogiochi, con un'interfaccia di programmazione che permetterà di implementare il maniera semplice questo sistema di controllo all'interno dei vari titoli. Inoltre, può essere usato anche con i droni o con esperienze di pilotaggio di varia natura, per le quali, al pari dei videogiochi, possono presentarsi fastidi di tipo motion sickness.
Usare i movimenti della testa o del torso per gestire gli spostamenti nella realtà virtuale è una tecnica su cui si lavora dagli anni '90. Strickland, infatti, ha già usato tecniche di questo tipo per le visite virtuali dei musei, ma adesso può sfruttare il suo know how in maniera più capillare servendosi dei ben più precisi visori di realtà virtuale moderni.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infolol, solo sensori e brevetti inutili, il corpo poi ha dei gesti così semplici che non serve nulla per catturarli.
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