Bambino spende 1.300 sterline per un gioco: papà costretto a vendere l'auto
Un giovane giocatore ha speso la bellezza di 1.300 sterline in un "innocuo" videogioco mobile. Il bambino ha colto alla sprovvista il papà, del tutto ignaro dell'esistenza delle microtransazioni in-game: per colmare il debito, l'uomo ha dovuto vendere l'auto di famiglia.
di Pasquale Fusco pubblicata il 01 Luglio 2021, alle 17:01 nel canale VideogamesiOSAndroid
Nel variegato mercato dei videogiochi, la categoria dei titoli mobile è divenuta estremamente popolare negli ultimi anni, non solo tra gli adulti, ma anche e sopratutto tra gli utenti più giovani. Tutto questo comporta però dei rischi: uno dei modelli di business più diffusi nel mercato mobile è quello dei giochi freemium, prodotti scaricabili gratuitamente che, tuttavia, integrano un sistema di microtransazioni che permette di acquistare contenuti digitali da utilizzare in-game.
È il caso di Dragons: L'ascesa di Berk, titolo sviluppato da Ludia per Android e iOS. Un giovane fan del gioco ispirato alla saga cinematografica di Dragon Trainer è arrivato a spendere centinaia di sterline per arricchire la sua collezione virtuale di draghetti.
Giochi e microtransazioni: il caso di Muhammad e del piccolo Ashaz
Una buona fetta del pubblico mobile è composto da utenti giovanissimi. Molto spesso i genitori faticano a tenere traccia delle attività svolte dai propri figli e, di conseguenza, non sono consapevoli dei rischi legati alle modalità di utilizzo di determinati giochi o app.
Nel caso di Muhammad, padre di Ashaz Mutaza, 7 anni, sono servite 29 mail per scoprire cosa stava accadendo. Il bambino, fan del già menzionato Dragons: L'ascesa di Berk, aveva acquistato diversi contenuti all'interno dell'"innocuo" gioco mobile: le transazioni in-game, segnalate al padre via mail, vanno da 1,99£ a 99,99£. La spesa totale ammonta a circa 1.300 sterline.
"Inizialmente, il mio pensiero era che fossi stato truffato. Non avrei mai pensato che sarebbe stato possibile spendere così tanti soldi per un gioco per bambini", ha dichiarato uno sconvolto Muhammad ai microfoni del quotidiano britannico The Sun. Come affermato dall'uomo, Ashaz giocava solo un'ora al giorno e non aveva idea che Dragons: L'ascesa di Berk offrisse la possibilità di effettuare acquisti in-app illimitati - si arriva anche a 109 sterline per un singolo contenuto.
Per pagare la somma addebitatagli da iTunes (1.289,70£), Muhammad ha dovuto vendere l'auto di famiglia, una vecchia Toyota Aygo. "Ho scritto al servizio clienti: 'Ben fatto, mi avete derubato, siete riusciti a derubare mio figlio", ha dichiarato il papà di Ashaz.
Non si tratta del primo "incidente" avvenuto a causa delle microtransazioni: Apple non ha voluto commentare il caso di Muhammad e Ashaz, ma ha affermato di prendere la questione "molto sul serio" e ha esortato i genitori a prendere precauzioni.
164 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoanche io ho una figlia che usa l'ipad per giocare e su quell'ipad l'account NON ha una carta registrata per gli acquisti ed inoltre è attiva la richiesta di password per le transazioni e non puo' neanche scaricare un gioco gratis senza chiedere a babbo o mamma..
e questo si lamenta di essere stato derubato dalla sua incapacità ?.. lascia un pad con carta di credito ad un bimbo di 7 anni e poi il "cattivo" è il fornitore dei servizi ?.. lo lascia anche in albergo con il minibar e poi si lamenta che il bambino lo ha svuotato ?
personaggio discutibile.. per non dire altro..
1) lascia per ore il figlio di 7 anni davanti ad un ipad senza nessuna sorveglianza
2) associa al dispositivo la propria carta di credito
3) non ha 1300 sterline da parte
Bambino spende 1.300 sterline per un gioco: papà coglione costretto a vendere l'auto
-l'auto di famiglia è un cesso
-lascia una carta che non richiede nemmeno 2 step verification per i pagamenti loggata nel device che lascia al marmocchio
è difficile credere che questa roba sia vera
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