Azione legale di Zynga contro Vostu: copiato CityVille
Il colosso dei social games accusa Vostu, piccola compagnia che opera soprattutto in Brasile, per aver copiato CityVille e altri giochi del proprio catalogo.
di Rosario Grasso pubblicata il 17 Giugno 2011, alle 16:10 nel canale VideogamesNon è solo l'idea di base che è copiata, ma ogni singolo aspetto dei giochi. È quanto pensa Zynga a proposito dei giochi di Vostu, altra compagnia che agisce nel campo del social gaming, contro la quale ha avviato un'azione legale. Sotto vedete un'immagine che sembra confermare quanto dice Zynga.
Ecco come si difende Vostu:
"In passato Zynga è stata accusata di aver copiato così tanti giochi che adesso non è più in grado di riconoscere i giochi originali da quelli che non lo sono. I nostri giochi hanno tantissimi contenuti originali e sono stati creati indipendentemente. Vostu ha 500 brillanti impiegati che lavorano giorno e notte per creare disegni e testi proprietari per i giochi online che i nostri 35 milioni di utenti apprezzano. Zynga tenta in maniera anti-competitiva di schiacciarci con un'azione legale frivola e patetica, considerato anche che abbiamo con loro diversi investitori in comune. Mentre Zynga gioca in tribunale, noi continueremo a investire tutte le nostre risorse per creare giochi che intrattengano i nostri utenti".
Vostu è una compagnia creata nel maggio del 2007 e che ha sede a New York. Inizialmente il suo social network era pensato principalmente per l'America Latina, e infatti ha riscosso un grande successo soprattutto in Brasile. Nel corso della sua esistenza ha ricevuto finanziamenti per circa 45 milioni di dollari, contro i 519 milioni di dollari ricevuti da Zynga.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".