Ancora problemi con la censura per Getting Up
La Classification Review Board australiana ha rifiutato la classificazione della censura che era stata accordata in precedenza. Il gioco, pertanto, non può essere per ora commercializzato.
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Febbraio 2006, alle 14:16 nel canale Videogames
20 Commenti
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... prendiamo queste persone, non diamogli nemmeno la patente, non permettiamogli di vivere a stretto contatto con altri esseri umani e chiudiamoli in una stanza, altrimenti chissà cosa possono combinare il giorno che svirano male!Dico, anche i politici hanno le manie del "ce l'ho più lungo io" e rovinano i paesi, ma non per questo li si toglie dal governo!
Non si può penalizzare un mercato con milioni di utenti perché un ristretto campione di persone sbiella di testa.
Prima hanno censurato i manga e gli OAV, poi li hanno tolti dai palinsesti, poi hanno ranzato i Power Rangers e via dicendo... Tutte cazzate, perché quando uno guarda il telegiornale vede gatti da esperimento con porte seriali piantate nel cranio, donne mediorientali prese a sassate, omicidi in diretta, culi e tette di aspiranti famose fancazziste, parti in acqua e chi più ne ha ne metta. Personalmente, un videogioco mi sfoga, il telegiornale mi irrita...
Chissà perché non viene mai messo in evidenza il fatto che le associazioni cattoliche e benpensanti americane sono quelle che contengono il maggior numero di perversi sessuali e di usufruitori di prostituzione...
Bah...
No che in Italia la censura non abbia preso posizioni assurde come su film e recentemente perfino la satira, ma mi sarei aspettato posizioni più liberiste dal paese che si vanta di questo titolo più degli altri,insomma alla fine la censura è solo serva del potere e dei suoi comodi.
Adesso in USA si crede che siano i games violenti uno degli imputati della crescente violenza e si censura, senza però far caso alle armi che si vendono anche nei supermarket e senza regole.
Sono contro qualsiasi forma di censura che vada contro la libertà di ognuno di esprimersi e usufruire di contenuti di qualsivoglia genere, escluse naturalmente tutte le forme di violenza contro l'individuo.
Non credo che la violenza o alcune aberrazioni si possano combattere con la censura e non credo assolutamente che i problemi di alcune (poche o tante che siano) persone "disturbate" si possano curare impedendo la diffusione di certi contenuti.
Gli Stati Uniti sono un esempio di come si focalizzi l'attenzione sulle cose sbagliate: criminalità alle stelle, libera vendita di armi a chicchessia, pena di morte e chissà quanti altri problemi vengono scavalcati da un moralismo e un perbenismo ipocriti, da genitori uniti in associazioni che lottano per vietare i film di Walt Disney e poi magari a casa picchiano i figli o peggio.
Il nocciolo della questione è sempre il solito: educare e non reprimere è la strada giusta. Si sa però che educare costa tempo, fatica e denaro. Per reprimere invece basta scrivere tre parole su un pezzo di carta pregiata con timnri e firme.
Pertanto il gioco non uscirà in Australia, mentre negli States è già in commercio da tempo!
- il wrestling in TV dove si vede quella che definireste "violenza gratuita"
- le serie tipo RIS/CSI/Carabinieri dove in prima serata posso vedere gente accoltellata/stuprata/sequestrata/sparata
- la pubblicita' con Rocco Siffredi che inneggia alla "patatina", o quel buon 80% di spot basati su nudi femminili
- programmi tipo DeFilippi/reality dove vengono presentati linguaggio scurrile, attacchi verbali o fisici, scene di sesso o comunque molto esplicite
- i film per adulti come potrebbero essere "basic instinct" piuttosto che indiscussi capolavori come "il padrino"
- i CD di Marylin Manson o dei vari gruppi dark metal che inneggiano a cose carine come omicidio/stupro/occultismo
- i video dei vari rappers che si mettono in mostra con atteggiamenti da gangster e donnine discinte
- gli stadi dove per una cosa stupida come un risultato numerico di un gioco la gente arriva ad ammazzarsi con scene ed immagini pietose che rimbalzano su tutti i TG
- e potrei fare mille altri esempi...
mentre i videogiochi sono diventati il DEMONIO?
Ora, non mi si venga a parlare del fatto che l'interattivita' del gioco da un ruolo attivo al bambino/ragazzino e riesce a deviarlo in quanto non e' piu' spettatore passivo di film/musica.
Non esiste.
Se c'e' un problema risiede nel fatto che un individuo abbia accesso ad un contenuto che non gli e' adatto, non che esistano contenuti di tipo diverso dal teletubbies o dal fantabosco.
Ma chi stabilisce cosa e' adatto e cosa no?
Se sono libero e maggiorenne voglio scegliere da solo senza censure.
Se sono un bambino devo essere educato/cresciuto/istruito da chi ne ha il compito.
il bambino con problemi si lancia dalla finestra anche dopo 12ore al giorno di cartoni stile dragonball, non solo coi videogiochi.
E la stessa cosa vale pe quegli idioti che sparano/rubano eccetera.
Mi pare che proprio nel nostro Bel Paese siamo stati tartassati da casi di stupri e violenze varie ad opera spesso di minorenni.
Tutti fan di GTA? Non credo...
Allora la questione e' educativa, i genitori devono crescere i figli con sani principi innanzitutto. Solo su una persona "a rischio" le sollecitazioni esterne diventano causa scatenante, ma a quel punto non e' solo il videogioco, qualunque cosa vedi ti darebbe uno stimolo errato. E' il mondo che funziona cosi'. Censuriamo le ragazze in minigonna altrimenti ti vien voglia di stuprarle? Censuriamo le belle auto altrimenti le rubi? No. Sei TU che devi avere il controllo della tua coscienza.
Poi sono d'accordo che andrebbe meglio regolata la FRUIZIONE dei contenuti, ovvero CHI puo' vendere/comprare COSA.
Se poi regali un DVD porno o GTA a tuo figlio/fratello di 8 anni son c@zzi tuoi.
Allora la risposta alla domanda e' piu' semplice.
Non si tratta di tutela della societa'.
Molto piu' semplicemente cinema/TV/musica sono media controllati, fanno parte del fitto intreccio politico ed economico delle nostre classi dirigenti.
I videogiochi sono sempre stati snobbati, in fondo era una cosa da "nerd sfigati", da ragazzini che si divertono a smanettare.
Adesso che i games smuovono montagne di dollarozzi fanno gola.
E non controllarli da fastidio, molto fastidio.
Se non ti controllo, ti faccio la guerra.
Punto
- il wrestling in TV dove si vede quella che definireste "
Soldi e marketing.
Che poi magari sono la stessa cosa.
Un programma tv vale in relazione alla raccolta pubblicitaria. La gente guarda certi programmi? Benem allora trasmettendoli facciamo un sacco di soldi e ciò rende "etico" quello che facciamo.
E' un serpente che si morde la coda. Un circolo vizioso per cui la gente "gode" nel vedere certe immagini e quindi la tv ce le propone.
Si gurda il 50% dei programmi nella speranza di vedere o intravvedere una tetta come può succedere d'estate per la strada o nei mezzi pubblici, il restante 50% invece per vedere il sangue, come quando si rallenta per le strade qper vedere i dettagli di un incidente.
Ora, non mi si venga a parlare del fatto che l'interattivita' del gioco da un ruolo attivo al bambino/ragazzino e riesce a deviarlo in quanto non e' piu' spettatore passivo di film/musica.
Non esiste.
Non esiste vero controllo sull'interattività perché nel mondo virtuale per definizione tutto può essere concesso, almeno in teoria. E allora che fare se non censurare dal momento che non si può imporre?
[QUOTE]Se c'e' un problema risiede nel fatto che un individuo abbia accesso ad un contenuto che non gli e' adatto, non che esistano contenuti di tipo diverso dal teletubbies o dal fantabosco.
Ma chi stabilisce cosa e' adatto e cosa no?
Se sono libero e maggiorenne voglio scegliere da solo senza censure.
Se sono un bambino devo essere educato/cresciuto/istruito da chi ne ha il compito.
il bambino con problemi si lancia dalla finestra anche dopo 12ore al giorno di cartoni stile dragonball, non solo coi videogiochi.
E la stessa cosa vale pe quegli idioti che sparano/rubano eccetera.
Mi pare che proprio nel nostro Bel Paese siamo stati tartassati da casi di stupri e violenze varie ad opera spesso di minorenni.
Tutti fan di GTA? Non credo...
Allora la questione e' educativa, i genitori devono crescere i figli con sani principi innanzitutto. Solo su una persona "a rischio" le sollecitazioni esterne diventano causa scatenante, ma a quel punto non e' solo il videogioco, qualunque cosa vedi ti darebbe uno stimolo errato. E' il mondo che funziona cosi'. Censuriamo le ragazze in minigonna altrimenti ti vien voglia di stuprarle? Censuriamo le belle auto altrimenti le rubi? No. Sei TU che devi avere il controllo della tua coscienza.
Poi sono d'accordo che andrebbe meglio regolata la FRUIZIONE dei contenuti, ovvero CHI puo' vendere/comprare COSA.
Se poi regali un DVD porno o GTA a tuo figlio/fratello di 8 anni son c@zzi tuoi.
Educare costa soldi e tempo, come ho detto, e perciò per troppi non ne vale la pena
Non si tratta di tutela della societa'.
Molto piu' semplicemente cinema/TV/musica sono media controllati, fanno parte del fitto intreccio politico ed economico delle nostre classi dirigenti.
I videogiochi sono sempre stati snobbati, in fondo era una cosa da "nerd sfigati", da ragazzini che si divertono a smanettare.
Adesso che i games smuovono montagne di dollarozzi fanno gola.
E non controllarli da fastidio, molto fastidio.
Se non ti controllo, ti faccio la guerra.
Punto
Purtroppo la triste verità sta in queste tue parole.
Va bhè, in questo caso è la stessa cosa.
Bhè, se non censurate, almeno renderle disattivabili si.
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