Anche Mark Rein polemizza sui videogiochi ad episodi
In un intervento al Develop Conference, il vice presidente di Epic Games si schiera dalla parte di coloro che criticano fermamente la distribuzione ad episodi dei videogiochi.
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Luglio 2006, alle 15:30 nel canale VideogamesEpic
Rein ha definito questa forma di distribuzione come "un modello di business in frantumi", sostenendo che questo tipo di politiche finisce per generare un effetto di riciclo, per cui molti prodotti tenderanno ad essere fin troppo simili tra di loro. E' sostanzialmente la stessa critica che apportò anche John Carmack.
Gli utenti, infatti, sono portati a pagare 20 $ per un gioco, per poi dover aspettare circa sei mesi tra un episodio e l'altro. Sebbene l'esempio fatto da Rein sembra puntare decisamente sulle espansioni di Half-Life 2, il vice presidente di Epic Games è più critico verso quelle software house che prediligono esclusivamente la distribuzione in via digitale piuttosto che la tradizionale commercializzazione del software in forma scatolata.
Mark Rein, seppur brevemente, ha fatto riferimento nel suo discorso anche alla precaria situazione di molte software house in questo momento di forte transizione verso una nuova generazione di console. Negli ultimi mesi è stato, infatti, necessario un forte investimento economico per aggiornare la tecnologia e sfruttare pienamente l'hardware di PlayStation 3, XBox 360 e Wii. Epic Games è impegnata attivamente in questo settore con l'attesissimo Gears of War, il cui rilascio è previsto entro la fine del 2006.
Evidentemente in vena di polemiche, Rein si è scagliato anche contro la diffusione delle soluzioni video integrate, in particolar modo in riferimento alle strategie commerciali di Intel. In questa direzione, ha sostenuto, infatti, che il prolificarsi di questo tipo di soluzioni genera una tendenza che causa l'introduzione sul mercato più PC di fascia bassa, poco competitivi con i giochi di ultima generazione, piuttosto che PC con l'hardware necessario a far eseguire i prodotti tecnologicamente più avanzati.
Ciò rende difficile la programmazione dei videogiochi moderni, in quanto questi richiedono molta più potenza di calcolo rispetto a quella presente nella maggior parte delle macchine presenti sul mercato. Secondo Rein, tutto ciò causerebbe l'esodo dei migliori programmatori dal mondo PC a quello console.
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEffettivamente, sono daccordo con Mark Rein...
Sviluppare codice che sia poi fruibile sia su hardware di fascia bassa sia di fascia alta non è semplice. E soprattutto molto limitante.
diegofio, quello di cui parli tu è vero in parte, perchè l'hardware di fascia alta non viene sfruttato proprio perchè bisogna pensare ancora a chi ha chipset grafici integrati.
Se per esempio si potesse sfruttare la potenza di una X700XT/6600GT come base per i giochi, si riuscirebbe come minimo a raggiungere la qualità dei giochi PS2 e XBOX più avanzati.
Poi, è una mia opinione... potrei sbagliarmi.
Ma questo è ciò che ho notato programmando prima per una Geforce3 e ora per la mia 6600GT.
Il discorso sullo sfruttamento dell'hw di fascia alta lo guarderei dalla prospettiva inversa: conviene programmare un gioco per girare su macchine di fascia alta quando la base installata è composta per lo più da soluzioni di generazioni precedenti? E ancora, visto che il tempo di sviluppo di un vg è di circa uno-due anni, se oggi inizio a programmare, lo farò sì sull'hw di fascia alta, ma cmq passato il lasso di tempo dello sviluppo e del testing, molto probabilmente lo stesso hw sarà diventato di fascia media.
Poi è cmq giusto dire che una 1900XTX non viene fruttata bene perchè i giochi sono poco ottimizzati....
In conclusione penso che hanno ragione a dire che le soluzioni integrate non fanno altro che spingere le persone a giocare su consolle, ma è vero anche che i giochi dovrebbero sfruttare meglio l'hw a disposizione dell'utenza media e non puntare a quello 0,001% che ha Sli e CF.....
Ma proprio Rein (che stimo moltissimo tra l' altro) viene a parlare di giochi che si somigliano tutti quando viene a proporci l' ennesimo Unreal tournament !!!???
Per quanto riguarda i chip integrati... francamente non pernso che chi compra quella roba dopo abbia anche l' intelligenza di pretendere che l' ultimo giocone da paura gli giri, almeno spero, perchè chi compra "porcheria" sa che lo fa perchè vuole risparmiare e non deve a vere certe pretese...
Quindi che succede, io utonto porto a casa un pc che credo buono...ci vedo i film,ascolto musica, masterizzo qualcosa, faccio testo, navigo....insomma ci faccio tutto o quasi.
Vado sempre nel negozio X....e vado a comprare...un gioco di ultima generazione....AOE3...Q4...GRAW...DTM3....o anche il più semplice The sims 2...o magari l'era glaciale per i figli....
Arrivo a casa tutto contento e.......ma cazzo perchè non parte?
Oppure perchè si vede così a scatti e così male....ma che merda sti pc..e magari il figlio si mette a piagnè...e che devi fare???
O non compri niente e te ne freghi dei giochi..cosa ardua anche perchè gli amici giocano e tu non puoi dire che il tuo pc NUOVO di zecca è una fetecchia...o compri un S.V. per giocare o nella peggiore delle ipotesi vai a comprarti un consolle e ti togli il pensiero per qualche anno...
Poi è normale che giochi come CoD3 li sviluppano solo per consolle...
Le schede video integrate fanno male a noi videogiocatori...non dovrebbero manco esistere.
Da quando i papà sanno la differenza tra PENTIUM e ATHLON?
Forse tra monitor e tastiera sì...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".