Amazon, storia di un fallimento (finora) nel mercato dei videogiochi

Amazon, storia di un fallimento (finora) nel mercato dei videogiochi

Un report di Bloomberg ci aiuta a fare chiarezza sulla complessa gestione degli Amazon Game Studios, divisione gaming dell'azienda di Jeff Bezos. Si è parlato del fallimento dei progetti più ambiziosi di AGS, dietro il quale si cela una cattiva gestione dell'intero reparto.

di pubblicata il , alle 16:41 nel canale Videogames
Amazon
 
21 Commenti
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cronos199002 Febbraio 2021, 14:40 #21
Originariamente inviato da: Silent Bob
Beh, il fatto che sei un colosso, non significa che, negozietto o no, non puoi andarci comunque con calma, non ho seguito per nulla cosa hanno fatto prima, ma il settore Android/iOS non è cmq paragonabile a quello PC
Il settore Android/iOS e più redditizio di quello PC, quindi fai tu.

Ma a parte questo, far passare 6 anni dall'intento di produrre giochi PC all'effettiva prima realizzazione (che poi è una sorta di apripista) direi che è andarci con calma. Crucible e il gioco per console non li hanno sviluppati in 6 anni, se sono 2-3 credo siano già tanti.
Originariamente inviato da: Silent Bob
quindi in 6 anni 2 giochi per PC con una spesa dietro di quanto?
chiedo per curiosità, per capire se sto lavoro ha avuto cmq un ritorno (che è sempre quello a cui si punta)
Questo non lo so. Di sicuro non noccioline. Comunque stando all'articolo della notizia, e quindi a Bloomberg, spendono 500 milioni l'anno per la divisione Amazon Games.
Originariamente inviato da: Silent Bob
Però vedi, io facevo una domanda molto più semplice:

" chi glielo ha chiesto ad Amazon di tirare per forza prodotti Tripla A?"

il resto di quello che hai scritto, dopo quello che hai aggiunto lo avrei postato or ora in modo differente, ma mi chiedo ugualmetne perché non cercare di produrre prodotti più "indie" se vogliamo, o cmq giochi almeno ben fatti e finiti, senza puntare a titoloni o alla lavorazione di roba che ti porta molto tempo appresso.
Perchè col prodotto indie non fai ricavi, o li fai (se li fai) talmente minimi che il gioco non vale la candela. Da quel punto di vista intendevo che "Amazon non è il negozietto sotto casa". Per un'azienda che fattura alcuni miliardi di euro sarebbe uno spreco. Tralasciando che poi il termine "indie" qui è usato a sproposito.

Hanno però seguito un percorso graduale: sono partiti dai giochi per smartphone, poi hanno sviluppato un gioco per console e uno per PC senza grosse pretese e solo adesso stanno cercando di buttare fuori il loro primo gioco di rilievo (New World).
Quindi non sono comunque partita cercando di fare il botto, ma c'è dietro un processo di crescita graduale (e presumo pianificato). E comunque è uno studio che esiste da più di 8 anni e hanno potenzialmente risorse superiori a qualunque Publisher presente sul mercato, quindi al netto degli evidenti errori di percorso non capisco quanto ancora dovrebbero aspettare prima di cercare di piazzare un prodotto Tripla A sul mercato.

CD Project, per dire, ha buttato sul mercato il primo The Witcher nel 2007, già TW2 si può considerate un gioco Tripla A ma volendo considerare TW3 parliamo di un titolo del 2015, quindi con un lasso proprio di 8 anni (e con molti meno titoli all'attivo di Amazon Games).
Se in 8 anni lo ha fatto uno studio indipendente partito dal nulla e dovendosi comprare il loro primo motore di gioco, non ne sono capaci di Amazon che possono già partire con tutte le risorse possibili e immaginabili (a cominciare dall'acquisizione di persone esperte del settore)?
Originariamente inviato da: Silent Bob
sicuramente non lo sono, si sono cmq affidati, a quanto pare, chi questa cosa non l'ha saputa gestire.
Ma difatti anche per me l'hanno gestita male, hanno peccato di inesperienza ma soprattutto di presunzione nel riuscire a entrare in maniera vincente in un mondo a loro sconosciuto.

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