Recensione Razer Freyja: una vera e propria sorpresa che si comprende solo provandolo

Recensione Razer Freyja: una vera e propria sorpresa che si comprende solo provandolo

Nelle ultime settimana ho provato il nuovo cuscino di Razer con feedback aptico, il primo prodotto di questo tipo per il produttore americano. Superato un buon grado di scetticismo iniziale, non ho potuto che riconoscere l'ottimo lavoro svolto da Razer. Freyja offre davvero una dimensione aggiuntiva e trasmette sensazioni che garantiscono un livello di immersione mai provato prima. Il vantaggio più grande del Freyja, però, è la sua versatilità. Complice la connettività Bluetooth è utilizzabile da PC e dispositivi mobili per musica, film e, ovviamente, videogiochi.

di pubblicato il nel canale Videogames
Razergaming hardware
 

Nelle ultime settimane ho avuto l'occasione di provare Razer Freyja, una periferica insolita che rappresenta la versione definitiva di un progetto che Razer persegue da circa due anni.

Mostrato per la prima volta al CES 2024 con il nome di Project Esther, Razer Freyja è un cuscino dotato di 6 motori di vibrazione a bobina alimentati da Razer Sensa HD Haptics. In buona sostanza, l'obiettivo del Freyja è portare l'immersività a un nuovo livello grazie ad un feedback "fisico" che viene trasmesso alla schiena e alle gambe dell'utente.

Devo riconoscere che alla presentazione, il cuscino mi ha trasmesso semplicemente scetticismo. Tuttavia, dopo una lunga prova che ha coinvolto non solo i videogiochi, ma anche i contenuti multimediali, Freyja è riuscito letteralmente a stupirmi e, senza esagerare, la fruizione di alcune produzioni senza la periferica di Razer appare castrata.

Suppongo che una punta di scetticismo sia maturata anche in chi legge, per cui bando alle ciance e andiamo a vedere perché Freyja è una delle migliori innovazioni viste finora per l'intero settore dell'intrattenimento.

Packaging e Design

Il Razer Freyja arriva in una scatola piuttosto generosa, ma il cui contenuto è piuttosto essenziale. All'interno della confezione troviamo il cuscino, un alimentatore con adattatori per i diversi standard di connessione, un dongle per la connettività wireless, un set di adesivi e una guida alla prima configurazione.

Uno degli aspetti più interessanti del Freyja è indubbiamente il design. È molto simile ai classici coprisedili imbottiti e dispone di punti specifici di piegatura così da adattarsi praticamente a qualsiasi seduta. Certo, trova la sua posizione ideale sulle sedie da gaming che riprendono le forme del sedile di un'auto, ma nei fatti si adatta egregiamente anche alle poltrone da ufficio o alle postazioni racing.

I materiali non spiccano per il loro pregio, ampio l'utilizzo del poliestere e di un'imbottitura che tende immediatamente a mantenere le pieghe. Tuttavia, dopo un'intensa prova durante la quale ho assunto diverse posizioni sulla sedia (anche a gambe incrociate), il cuscino si è rivelato sempre estremamente confortevole.

Con la giusta distribuzione del peso, risulta impossibile perfino notare i box dei motori aptici. In sintesi, il Freyja è decisamente comodo anche solo come copertura per la propria sedia nel caso in cui dovessimo svolgere attività per il quale non è utile, ma non vogliamo stare a rimuoverlo di continuo. Una caratteristica che ho apprezzato e non poco dato che il PC lo utilizzo soprattutto per lavorare.

Per quanto riguarda i 6 motori a bobina, quattro sono integrati nello schienale e due nella seduta. In particolare, i quattro dello schienale sono distribuiti in maniera ottimale: come vedremo più avanti garantiranno una direzionalità piuttosto precisa.

Come funziona?

Prima di procedere alla prova vera e propria, è importante capire bene come funziona Freyja. Molti penseranno che sia pensato e compatibile esclusivamente con i videogiochi: niente di più sbagliato. Freyja reagisce al suono e, in particolare, alle basse frequenze per generare una sensazione che emula quella dei bassi sul corpo.

Questo significa che qualsiasi traccia venga riprodotta dal PC è compatibile con Freyja. Naturalmente, alcuni videogiochi sono ottimizzati per il cuscino di Razer garantendo un'efficacia maggiore rispetto ai suoni da altre fonti, ma in generale si comporta bene con qualsiasi contenuto.

Non a caso il cuscino è dotato anche di connettività Bluetooth che consente, ad esempio, di ascoltare le tracce dal proprio smartphone utilizzando Freyja. Da questo punto di vista, la periferica è estremamente versatile ed è possibile utilizzarla con qualsiasi contenuto sonoro.

Una nuova dimensione per film e serie TV

Dando per assunto che Freyja esprima il meglio di sé con i videogiochi, dove mi ha davvero sorpreso è stato con i contenuti multimediali. Naturalmente, svolge un ruolo fondamentale la qualità della traccia audio, ma guardare lo sbarco in Normandia in "Salvate il Soldato Ryan" è stata un'esperienza incredibile. Sentire i proiettili che fischiano dietro la schiena è una sensazione comprensibile solo provandola.

Coinvolgenti sono state anche le esplosioni, poiché il cuscino riesce a trasmettere anche l'idea di distanza dalla quale queste avvengono. In buona sostanza, il Razer Freyja svolge decisamente bene il compito per cui è stato pensato: offrire maggiore immersività allo spettatore.

Fantastico con i giochi, con qualche riserva

Veniamo quindi al nocciolo di questa recensione: i videogiochi. In questo caso, il Razer Freyja mostra tutti i suoi punti di forza, ma anche qualche punto debole. In particolare, è quando interviene anche la chat vocale che il cuscino inizia a mostrare qualche esitazione.

Partendo dai giochi, l'esperienza più affascinante è stata indubbiamente con i simulatori di corse. Le vibrazioni del motore e quelle dei cordoli vengono trasmesse in maniera eccellente dando un'immersione che emula – con i dovuti limiti naturalmente – quella di sistemi decisamente più costosi.

Con gli sparatutto, invece, la situazione cambia un po'. Il livello di immersione rimane comunque alto, ma la direzionalità è traballante. A volte è evidente la provenienza di un colpo o un'esplosione, altre invece risulta confusionaria. Tuttavia, bisogna tenere presente la gioventù del prodotto.

Si tratta, infatti, della prima iterazione del cuscino ed è evidente che necessiti ancora di qualche ottimizzazione. Come accennato in precedenza, i limiti di Freyja si evidenziano soprattutto con la chat vocale. Reagendo all'audio riprodotto sul PC, spesso tende a vibrare anche con le voci dei compagni di squadra andando mescolare i feedback aptici e facendo risultare il tutto in una vibrazione omogenea e costante.

Razer Synapse necessita di più opzioni

Siamo arrivati, quindi, al software. Probabilmente molti di voi conosceranno già Razer Synapse, per questo ci concentreremo sulle opportunità fornite dal Freyja che risultano piuttosto limitate.

In concreto, il software consente di regolare semplicemente l'intensità del feedback: quello generale su 6 livelli e quello specifico di ogni motore su una scala che va da 1 a 100. Indubbiamente un'ottima base di partenza poiché è possibile gestire il feedback in maniera ottimale regolando i valori in accordo con il proprio corpo e le proprie sensazioni.

Tuttavia, sulla base di quanto detto in precedenza, mi piacerebbe avere un sottomenù nel quale selezionare le fonti da far interagire con il cuscino. In questo modo, ad esempio, potremmo escludere Discord, Team Speak o il lettore multimediale – nel caso in cui avessimo l'abitudine di ascoltare la musica durante le sessioni di gioco – ottenendo un feedback ottimale in gaming.

Conclusioni

Con un prezzo di 299 euro, a mio avviso, Razer Freyja è uno dei prodotti di maggior valore dell'intero catalogo di Razer. È prima di tutto un'innovazione, il produttore americano è l'unico (per ora) a proporre un prodotto simile e il merito gli va riconosciuto.

Tuttavia, non è solo una novità fine a sé stessa, è una periferica che fa bene quello che promette nella maggior parte dei casi d'uso. Freyja garantisce un livello di immersione superiore e, nei casi citati, ben al di sopra di quelle che erano le mie aspettative.

Ne consiglierei l'acquisto? Assolutamente sì, è un'esperienza incredibile che non mi sarei aspettato e spero profondamente che Razer porti avanti lo sviluppo del progetto con nuove iterazioni e miglioramenti software.

Il vero punto di forza di Freyja è la capacità di adattarsi a qualsiasi contesto, dalla musica ai videogiochi, fornendo un'immersione mai provata prima, ma senza alcuna significativa variazione alla propria postazione di gioco. Insomma, potrete continuare a giocare, guardare film o ascoltare la musica comodamente dalla sedia come avete sempre fatto, ma con in più un feedback aptico decisamente coinvolgente.

Sfortunatamente, non ho avuto l'occasione di provarlo con un visore VR non essendone in possesso, ma a giudicare da quanto mostrato, non posso che pensare che combinato con la realtà virtuale il Freyja sia senza ombra di dubbio un "must have".

Non mi resta che fare i complimenti a Razer per aver introdotto nel settore delle periferiche un prodotto non solo innovativo, ma meritevole di grande attenzione. Freyja è comodo, immediato e funzionale, un dispositivo che vale la pena prendere in seria considerazione per l'acquisto.

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^