Recensione Concord: dai PlayStation Studios, una delusione tripla-A

Recensione Concord: dai PlayStation Studios, una delusione tripla-A

Dopo il colloquio conoscitivo avvenuto in occasione della Beta, è giunto il momento di provare Concord nella sua versione finale. L'hero shooter è già sbarcato su PC e PS5, raccogliendo numeri tutt'altro che entusiasmanti al lancio. Un flop già confermato? Un'occasione sprecata, piuttosto.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Ve ne avevamo già parlato in un'Anteprima pubblicata lo scorso luglio, durante le calde giornate di una Beta a numero chiuso su PS5 e PC. Al tempo Concord non ci aveva pienamente convinto con la sua fin troppo tradizionale formula di gioco, la quale attinge a piene mani dagli hero shooter più blasonati senza tuttavia aggiungere nulla di 'fresco' e/o stimolante. Abbiamo però voluto dare fiducia al titolo di debutto di Firewalk Studios, rimandando il verdetto finale al test del gioco completo nella speranza di trovare molto più di uno sparatutto online privo di mordente. Dopotutto, parliamo pur sempre di una produzione PlayStation Studios in lavorazione da 8 anni.

Grazie a un codice fornito da Sony, in questi giorni siamo tornati nella galassia di Concord per (ri)provare questo ambizioso FPS nella sua versione definitiva. Non è un mistero che il titolo di Firewalk abbia avuto un lancio disastroso su PC e, con ogni probabilità, su PS5, ma commenteremo queste statistiche solo dopo aver espresso la nostra opinione sul gioco.

La (monotona?) vita dei Freegunner

Tra gli elementi distintivi di Concord c'è una componente narrativa che, a detta degli sviluppatori, è in costante evoluzione. Al primo avvio del gioco su PC o PlayStation 5, gli utenti vengono accolti da una sequenza in CGI che li introduce all'equipaggio della Northstar, un gruppo di esploratori spaziali che include mercenari e fuorilegge di ogni tipo, uno più eccentrico dell'altro.

Come spiegavamo nella nostra Anteprima, il team di Firewalk sembra essersi ispirato ai fumetti e alle pellicole cinematografiche de I Guardiani della Galassia, non solo per le tematiche, ma anche e soprattutto per le caratterizzazioni di alcuni protagonisti del roster. Altri personaggi, invece, richiamano in maniera alquanto palese gli eroi e anti-eroi provenienti da altri noti FPS online, primo fra tutti Overwatch - titolo che, ahinoi, troverete spesso menzionato in questo articolo.

Più che in Overwatch e in altri esponenti del genere, in Concord c'è anche tanta inclusività, elemento che pare aver innescato ulteriori critiche presso alcuni membri della community. A parer nostro, però, il vero difetto di questo roster coincide con la sua scarsa originalità.

Al di là delle similitudini con i supereroi Marvel o con le mascotte di altri franchise, i Freegunner appaiono piatti, poco ispirati e tutt'altro che accattivanti. Questo vale per la stragrande maggioranza dei 16 personaggi giocabili, fatte pochissime eccezioni - vedi Lark e 1ic0. Neanche le numerose skin sbloccabili per ciascun eroe riescono a restituire dei look più ammalianti o quantomeno 'badass'. Gli stravaganti mercenari della Northstar avrebbero meritato anche dei dialoghi aggiuntivi tra un match e l'altro, eppure si limitano a pronunciare poche e brevi battute.

Accontentiamoci dunque dei filmati in computer grafica, che, anche se non si rivelano particolarmente coinvolgenti, sfoggiano un'elevata cura e qualità tecnica.

C'è innegabilmente una grande attenzione rivolta alla storia, come testimonia la presenza di un compendio (la Guida galattica) pieno zeppo di approfondimenti sull'universo di gioco e di tanti altri frammenti di lore. Non c'è però quel quid in più, quell'elemento che avrebbe potuto tenerci incollati allo schermo sin dai primi mintui dell'avventura. Può darsi che l'"evoluzione" predicata dagli sviluppatori sia un processo più lento del previsto, destinato a sbocciare solo con l'avanzare delle stagioni - quelle in-game - e quindi con l'arrivo di nuove cutscene dedicate ai Freegunner. Oppure non sboccerà mai, a giudicare da questo primissimo 'atto 0' fatto di battute prevedibili e soporifere e penalizzato, per giunta, da un doppiaggio italiano alquanto scialbo.

Un hero shooter che manca il bersaglio

Torniamo con i piedi per terra e ricordiamoci che, a prescindere dalle sue discutibili aspirazioni romanzesche, Concord è innanzitutto un first-person shooter online.

Prima di catapultarci nel matchmaking, abbiamo fatto un po' di pratica nelle poche modalità offline del gioco. Siamo quindi passati per l'Addestramento, un tutorial che ci permette di familiarizzare con alcuni Freegunner: abbiamo quindi appreso i movimenti basilari che caratterizzano ogni eroe, così come l'utilizzo delle armi portate in dotazione. Spazio anche alle abilità sovrumane dei Freegunner, dalle possenti cariche di Star Child ai muri di fuoco innalzati da Haymar, passando per gadget più tradizionali come le granate fumogene o le bombe a grappolo di Teo.

Per chi vuole fare ulteriore pratica, Concord propone anche un poligono di tiro e alcune sfide a tempo che invitano il giocatore a utilizzare determinati Freegunner. Queste modalità 'singleplayer' passeranno in secondo piano dopo aver esplorato il comparto multigiocatore PvP, ma rappresentano senz'altro un graditissimo extra nell'offerta generale del gioco.

Tornando quindi al multigiocatore, questo offre 12 mappe per 6 modalità di gioco differenti. A seconda della loro tipologia, queste game mode vengono a loro volta distribuite in tre macro-categorie: Rissa, dedicata agli scontri più frenetici; Dominio, per le modalità a obiettivi; e Rivalità, che annulla la possibilità di rientro in quattro serie di round competitivi.

L'offerta in sé non è esigua per gli standard più recenti, ma non la definiremmo nemmeno abbondante, trattandosi di un gioco a pagamento. In ogni caso, le varie modalità risultano scolastiche e infatti si basano su meccaniche viste e riviste in molti altri FPS online, replicando così i vari Deathmatch, Uccisione confermata e così via. Manca una modalità Tutti contro tutti ed è un peccato visto che Concord riesce a dare il meglio proprio in quei match in cui l'azione è più serrata e meno ragionata - peraltro, a differenza di quanto avviene in altri shooter competitivi, il gioco permette di ingaggiare dei duelli 1v1 molto soddisfacenti.

Fatte queste considerazioni, non è un caso che le modalità più deboli risultino essere proprio quelle di Dominio e Rivalità. In queste game mode è fondamentale comunicare con la propria squadra nel tentativo di mettere in atto una strategia vincente, lasciando poco spazio a manovre azzardate o alle gradasserie dei lupi solitari; questa regola non detta vale soprattutto in Rivalità, dove non viene nemmeno concesso il respawn. Agli atti pratici, però, le partite diventano spesso troppo caotiche, in primis a causa di una gestione imprecisa degli obiettivi - le zone da catturare, ad esempio, cambiano troppo frequentemente per poter innescare eventuali contese - e, in secondo luogo, per una progettazione delle mappe piuttosto opinabile.

Come già riscontrato durante il test della Beta, alcune arene sono autentici labirinti dove l'azione finisce per concentrarsi nei pochi spazi ampi presenti nella mappa: indipendentemente dalla modalità scelta, la squadra favorita sarà quella che riuscirà a mantenere il controllo di questi spazi. Nel gioco completo questa situazione non è migliorata molto, ma abbiamo potuto giocare in un paio di arene sicuramente più memorabili, sia in termini di design che di mera leggibilità.

Non aiuta nemmeno il coloratissimo roster dei Freegunner. Continuiamo a trovare qualche difficoltà nel distinguere le 'classi' di appartenenza di ciascun personaggio, nonostante sia effettivamente presente un sistema di ruoli che definisce le peculiarità di ogni combattente.

Potremmo stare qui a descrivervi nel dettaglio le caratteristiche dei Ruoli, ma, di fatto, queste non hanno alcun impatto rilevante sul gameplay - fatta eccezione per una meccanica che esploreremo a breve. Le differenze vengono invece dettate dai variegati loadout, da alcune abilità molto vantaggiose e dalla 'fisicità' di alcuni Freegunner. Abbiamo avuto l'impressione che, almeno in questa fase di lancio, combattenti come Emari, 1ic0 e Star Child siano fortemente avvantaggiati sul campo di battaglia, dimostrandosi inarrestabili macchine da guerra capaci di ribaltare le sorti di uno scontro con estrema facilità. Certo, con una buona mira sarà comunque possibile abbattere questi 'tank', ma converrà sempre ingaggiarli con il supporto di uno o più alleati.

Insomma, Concord avrà bisogno di più di qualche qualche ritocco al suo bilanciamento. C'è però un metodo, a parer nostro ben congegnato, che permette a chiunque di ricavare degli effettivi vantaggi da sfruttare in battaglia. Parliamo dei Bonus equipaggio, potenziamenti che possono essere attivati controllando Freegunner con ruoli diversi durante un match e che migliorano la salute ricevuta, i tempi di recupero della schivata, la mobilità dei personaggi, la gittata, la stabilità e la velocità di ricarica delle bocche da fuoco. Cosa più importante, i bonus unici sono cumulabili, il che significa che potremo completare un match con tutti e sei i potenziamenti disponibili.

Questa meccanica è strettamente legata al cosiddetto Crew Builder, un originale sistema di deckbuilding che ci permette di configurare un team personalizzato di Freegunner da dispiegare in battaglia. Ogni 'mazzo' può contenere 12 eroi e può diventare più o meno efficiente in base ai Ruoli selezionati: chiaramente, un deck che include coppie di eroi con Ruoli diversi rappresenta la scelta più sensata, potendo garantire l'accesso a tutti i Bonus equipaggio disponibili.

A stratificare ulteriormente questo apparato ci pensano le Varianti, letteralmente delle versioni alternative di ogni personaggio - al momento ce ne sono otto per altrettanti Freegunner, ma ne arriveranno altre nei prossimi mesi - che introducono abilità di combattimento inedite. Nel caso di Lennox, ad esempio, l'abilità che gli permette di ricaricare l'arma tramite la schivata - idea 'rubata' al Cacciatore di Destiny 2 - viene convertita in munizioni aggiuntive per le sue pistole.

Queste due meccaniche sono sorprendentemente funzionali e aggiungono, per fortuna, un pizzico di strategia a un gameplay che ci era parso fin troppo derivativo. I Bonus equipaggio incitano gli utenti a variare le proprie scelte e movimentano il 'flow' di ogni match, oltre ad avvantaggiare chi soccomberà troppe volte agli attacchi dei giocatori più abili. Le Varianti invece incoraggiano la progressione in-game, spingendo i giocatori a consultare giornalmente la bacheca degli incarichi in cerca di nuove ricompense estetiche o, per l'appunto, di una Variante del proprio eroe preferito.

Pad (o mouse e tastiera) alla mano, Concord ci ha restituito le stesse sensazioni avvertite in occasione del beta testing. Il feedback delle armi è tutto sommato piacevole, anche se alcune bocche da fuoco ci sono sembrate più 'soddisfacenti' di altre - menzioni d'onore per il fucile d'assalto di Teo, la pistola di Lennox e il lanciagranate a corto raggio di Lark. Il sistema di movimento potrà piacere o meno a seconda degli FPS a cui si è abituati a giocare: con i suoi doppi salti e le schivate, Concord ricorda più un Halo che un Call of Duty.

Sul fronte tecnico, il titolo di Firewalk Studios dimostra di essere a tutti gli effetti una produzione tripla-A. C'è una grande cura dietro la modellazione di ogni personaggio giocabile, impreziosita da animazioni eccezionalmente fluide e realistiche - che compensano un character design tutt'altro che eccezionale. Anche le mappe, sebbene non siano memorabili lato estetico, godono di un elevato livello di dettaglio e di un ottimo sistema d'illuminazione. Escludendo il già criticato doppiaggio italiano, non abbiamo altri difetti da segnalare per il comparto sonoro, che compie il suo dovere nel proporre un'esperienza coinvolgente e immersiva durante gli scontri a fuoco.

Durante la nostra prova effettuata su PlayStation 5 abbiamo riscontrato occasionali cali di frame rate durante le fasi più concitate del match - quelle in cui, di solito, erano attivamente coinvolti quasi tutti i partecipanti della partita. C'è stato qualche intoppo anche con il matchmaking, con tempi di attesa leggermente superiori alla norma - solo in un paio di occasioni, fortunatamente - e con un inaspettato crash avvenuto poco prima di concludere una partita in Rivalità. 'Incidenti' a parte, non abbiamo rilevato nulla che potesse compromettere l'esperienza di gioco online.

A proposito della versione PS5, questa offre una buona, ma non incredibile, implementazione del feedback aptico e dei trigger adattivi del DualSense su PS5. La controparte PC - ricordiamo che Concord include il cross-play e la cross-progression - propone invece un'ampia varietà di vantaggi, a partire dal supporto al 4K nativo e ai monitor ultrawide (21:9) e super-ultrawide (32:9), passando per il frame rate sbloccato e il campo visivo (FOV) personalizzabile. Concord supporta anche le più diffuse tecniche di upscaling, come NVIDIA DLSS 3.7 e AMD FSR 3.1.

C'è ancora speranza per Concord? - Conclusioni

Dalle galassie inesplorate di Concord torniamo ora al mondo reale, quello in cui l'FPS di Firewalk è diventato, suo malgrado, il videogioco più chiacchierato di questo periodo.

Come alcuni di voi già sapranno, il lancio di Concord è stato, senza mezzi termini, catastrofico. Dietro i numeri 'apocalittici' di Steam - si è toccato un picco di 697 giocatori connessi, stando ai dati raccolti da SteamDB - c'è chiaramente uno scarso interesse da parte del pubblico, dovuto in parte, forse, all''elevato' prezzo di vendita. Del resto, sia il mercato PC che quello console sono saturi di FPS online che possono replicare la mole contenutistica di Concord, talvolta addirittura doppiandola e, in molti casi, senza richiedere alcuna spesa.

Chiariamo che la formula free-to-play porta con sé tante limitazioni e feature controverse. Al lancio, i giochi F2P offrono spesso pochi contenuti gratuiti e, quasi puntualmente, un'ampia varietà di oggetti acquistabili solo tramite microtransazioni. La scelta di Sony di proporre Concord a un prezzo budget poteva dunque essere vista come una buona mossa, presentando di fatto un gioco completo al day one e promettendo al contempo un ricco supporto post-lancio.

Eppure, questa strategia si è rivelata un'arma a doppio taglio. I feedback perlopiù apatici della Beta avranno senz'altro influenzato le decisioni degli utenti, così come, banalmente, l'esistenza di titoli free-to-play che nel 2024 - e nello stesso 'campo da gioco' - possono proporre qualcosa di più accattivante. L'esempio più lampantre è rappresentato proprio da Overwatch 2. Certo, come Concord persino il primo Overwatch aveva un prezzo di vendita, ma era anche un titolo che, sin dalle prime presentazioni, aveva suscitato un enorme hype presso i già numerosi fan di Blizzard, finendo poi per gettare le basi stesse del sottogenere degli hero shooter.

È evidente che all'FPS di Firewalk mancasse il fattore 'hype', così come una o più caratteristiche che gli avrebbero permesso di spiccare nell'affollato scenario degli sparatutto team-based. Non dovremmo essere sorpresi dello scarso rendimento di Concord, eppure lo siamo, perché ci saremmo aspettati molto di più da una produzione PlayStation Studios in sviluppo da ben 8 anni e che, per giunta, ha visto il coinvolgimento di alcuni 'veterani' dell'industria dei giochi online.

In ogni caso, crediamo sia ancora troppo presto per piantare una lapide in memoria di Concord. Guarderemo con curiosità e genuino interesse al supporto post-lancio e, soprattutto, alla futura gestazione del titolo da parte di Sony. Ora come ora, non escluderemmo un'eventuale conversione del gioco alla formula F2P, ma al momento la priorità è quella di ripagare gli 'early adopter' di Concord con nuovi contenuti stagionali e, possibilmente, un miglior bilanciamento.

Se volete dare una chance allo sparatutto di Firewalk Studios, vi rimandiamo al PlayStation Store (PS5) e a Steam (PC). Su entrambi i marketplace, Concord è disponibile in due diverse edizioni: quella Standard, venduta a €39,99, e la Deluxe Edition, disponibile a €59,99 e contenente un pacchetto esclusivo di skin per i 16 personaggi del roster e il pacchetto Monarca di Vale.

28 Commenti
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amd-novello27 Agosto 2024, 22:52 #1
difettava di inclusività

più obesi ci volevano
carloUba27 Agosto 2024, 22:56 #2
Anche a voi mamma Sony ha obbligato a giocare nel weekend e ad essere buoni nella review?
Titanox228 Agosto 2024, 09:01 #3
.
jepessen28 Agosto 2024, 09:05 #4
A mio avviso ormai si e' raggiunta la saturazione del mercato degli FPS online...

Non ce n'e' bisogno di altri che fanno le stesse cose, e anche se ne uscissero alcuni "leggermente" migliori, non raggiungerebbero comunque la massa critica. Ormai Fortnite e qualche altro nome sono il sinonimo di FPS online, come MP3 era sinonimo di musica digitale, TomTom di navigatore satellitare etc... E queste associazioni sono state superate, ma perche' la tecnologia ha offerto rivoluzioni (streaming online e mappe su smartphone), non semplici evoluzioni...

Pero' capisco l'accanimento delle software house: sanno che le probabilita' di flop sono alte, MA se riescono a superare la massa critica fanno il botto... Semplicemente adesso e' molto difficile superarla...
Max_R28 Agosto 2024, 09:37 #5
Esatto sperano di fare il botto ma in tanti fanno il botto al contrario proprio perché poco ispirati: se il fine stesso della pubblicazione di un gioco è solo la monetizzazione, non vedo altrimenti. E in ogni caso è anche vero che c'è una concorrenza assurda con alcuni big che dopo anni è ancora difficile spodestare (perché sono arrivati prima e perché forse hanno qualcosa in più. Questa cosa dei gaas ad ogni costo deve finire o continueranno a sbatterci la testa con gli esiti che tutti vediamo.
La cosa dell'inclusività forzata nemmeno va commentata.
megamitch28 Agosto 2024, 09:49 #6
Originariamente inviato da: Max_R
Esatto sperano di fare il botto ma in tanti fanno il botto al contrario proprio perché poco ispirati: se il fine stesso della pubblicazione di un gioco è solo la monetizzazione, non vedo altrimenti. E in ogni caso è anche vero che c'è una concorrenza assurda con alcuni big che dopo anni è ancora difficile spodestare (perché sono arrivati prima e perché forse hanno qualcosa in più. Questa cosa dei gaas ad ogni costo deve finire o continueranno a sbatterci la testa con gli esiti che tutti vediamo.
La cosa dell'inclusività forzata nemmeno va commentata.


Quale altro fine oltre al guadagno potrebbe mai avere un videogame?
Max_R28 Agosto 2024, 10:14 #7
Originariamente inviato da: megamitch
Quale altro fine oltre al guadagno potrebbe mai avere un videogame?


Passione.
Zappz28 Agosto 2024, 11:13 #8
La cosa più lol è che all'uscita il produttore aveva messo in bella vista il tag LGBTQ su steam per cavalcare la follia woke, per poi cancellarlo in tutta fretta quando hanno visto che non se lo cagava nessuno...
matrix8328 Agosto 2024, 11:32 #9
Il vero fallimento di concord è semplicemente questo: https://deidetected.com/games/concord
Pure dei cavolo di robot hanno i pronomi.
D'ora in poi qualsiasi gioco avrà dietro consulenti DEI e schifezze alla sweet baby inc verrà semplicemente destinato alla morte e lo studio al fallimento.
Forse così impareranno che hanno rotto il ... col voler forzare la cultura woke
megamitch28 Agosto 2024, 11:39 #10
Originariamente inviato da: Max_R
Passione.


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