EPOS H6PRO Closed & Open, il cablato non passa mai di moda - Recensione
Dopo averci sorpreso con le H3 Hybrid, EPOS ci propone il suo headset di punta in formato 'plug-and-play'. Parliamo delle H6PRO, disponibili in versione Open e Closed per incontrare le esigenze di tutti i videogiocatori. Design ricercato, costruzione pregevole e prestazioni eccellenti caratterizzano le cuffie di questa gamma, 'penalizzate' unicamente dal prezzo di listino.
di Pasquale Fusco pubblicato il 19 Gennaio 2022 nel canale VideogamesEPOSgaming hardware
Ormai nota al mondo del gaming e non solo, EPOS propone una nuova soluzione per i sempre più esigenti videogiocatori. Così, dopo averci sorpreso con le sue versatili H3 Hybrid, la casa danese lancia un headset indirizzato alla fascia premium del mercato: le H6PRO. Disponibili in versione Open e Closed, le cuffie di questa serie 'flagship' vantano un design solido e accattivante, comfort elevato e prestazioni di alto livello.
Il modello Open è stato progettato per offrire un audio avvolgente e naturale, quanto basta per eccellere con i più popolari generi videoludici e per la fruizione dei principali contenuti multimediali (musica, serie TV, film). L'alternativa Closed, come suggerisce il nome, è studiata per garantire un migliore isolamento acustico negli ambienti più rumorosi; oltre ad isolare i suoni esterni, le cuffie prediligono le frequenze più alte e sono pertanto raccomandate per gli utenti dediti al gioco competitivo, dove ogni dettaglio può fare la differenza.
EPOS decide di andare controcorrente e per la sua periferica di punta - escludendo le più costose H3PRO Hybrid - sceglie la strada degli headset plug-and-play. Parliamo dunque di un paio di cuffie cablate, appartenenti a una categoria di prodotti tendenzialmente più accessibili dal punto di vista economico, categoria in cui le H6PRO spiccano per un prezzo di listino piuttosto salato. Ciononostante, la qualità si paga e l'headset high-end del marchio europeo ha tutte le carte in regola per affermarsi come uno dei migliori prodotti del mercato.
Dopo aver trascorso più di un mese in compagnia delle EPOS H6PRO, in formato Open e Closed, vi diamo la nostra opinione sugli headset di questa sorprendente gamma, adatti sia agli aspiranti pro player che ai videogiocatori più casual. Ecco la nostra analisi completa.
UNBOXING
Il marchio dansese continua a viziarci con l'elegante packaging dei suoi prodotti. Come per le già menzionate H3 Hybrid, anche la confezione delle H6PRO si presenta con uno stile raffinato e ammicca ai più distinti prodotti business - altra categoria in cui EPOS è ai primi posti.
Dopo aver aperto la confezione veniamo accolti dall'headset in bella vista, inglobato da due cuscinetti di gomma piuma. All'interno del pacco troviamo una piccola scatola contenente i cavi e l'essenziale manualistica, la quale include una guida alla sicurezza e una guida rapida che illustra le modalità di collegamento, la procedura di sostituzione dei padiglioni e un paio di consigli su come pulire l'headset. In merito al cablaggio, troviamo un cavo a doppia uscita da 3,5 mm per PC - una per l'audio output e una per il microfono - e un secondo cavo jack a singola uscita per l'utilizzo su console (PS5, Xbox Series X|S, PS4, Xbox One, Switch).
Una bustina contiene una piccola placca in plastica dotata di due pin magnetici. Questa potrà essere inserita nell'alloggiamento dedicato al microfono ad asta, separabile magneticamente, quando non avremo la necessità di comunicare con altre persone.
COSTRUZIONE E DESIGN
Come anticipatovi, le EPOS H6PRO si inseriscono nella fascia premium degli headset da gaming. Gli headset di questa gamma vantano una qualità costruttiva pregevole, che si rispecchia nella scelta dei materiali e nella sorprendente solidità delle cuffie.
Per le H6PRO, il produttore offre tre diverse colorazioni: Sebring Black, Racing Green e Ghost White. Per il nostro test abbiamo ricevuto la prima variante, un nero opaco con sfumature tendenti al blu. Una colorazione discreta, quasi 'stealth', che incontra il design futuristico del guscio in plastica rigida: oltre a risultare molto piacevole al tatto, questo materiale dona una certa robustezza senza gravare sul peso delle cuffie, che restano leggere e confortevoli.
Sul fronte estetico i modelli Open e Closed sono molto simili tra loro, se non addirittura indistinguibili. I dettagli che li differenziano vanno ricercati nei padiglioni: sulla scocca della versione Open troviamo un sistema di fori per la fuoriuscita del suono, apparato del tutto assente sulle Closed che sono invece protette e 'isolate' da una scocca liscia. Sono diversi anche i materiali scelti per i rivestimenti dei due earpad. Sulle H6PRO Closed, la parte interna dei padiglioni - quella che entra in contatto con le orecchie - è in pelle scamosciata e la parte esterna in similpelle; sul modello Open, invece, i due earpad sono protetti da un morbido tessuto traspirante. In entrambi i casi, per l'archetto è stata nuovamente scelta la similpelle.
Il formato 'Plug-and-play' si traduce nella quasi totale assenza di tasti o pulsanti sulla scocca dell'headset, fatta eccezione per la rotella dedicata alla regolazione del volume e incastonata nel padiglione destro. Sul lato sinistro troviamo invece il microfono ad asta bidirezionale, che potremo silenziare semplicemente sollevandolo verso l'alto.
Stringendo tra le mani le H6PRO si riceve immediatamente un feedback incoraggiante. La natura premium del prodotto fa sì che le cuffie siano resistenti e durevoli, adatte quindi alle sessioni di gioco più intense e all'utilizzo in mobilità. L'unica incertezza deriva da un leggero 'scricchiolio' proveniente dall'archetto regolabile, ma nulla che riterremmo preoccupante. Come per le H3 Hybrid, EPOS propone una garanzia di 2 anni e la possibilità di acquistare sul suo sito eventuali pezzi di ricambio (cavi, earpad e microfono) con cui sostituire quelli danneggiati.
EPOS H6PRO Closed: specifiche tecniche
EPOS H6PRO Closed | |
Dimensioni | 85 x 185 x 190 mm |
Peso | 322 g |
Lunghezza cavo PC | 2,5 m |
Lunghezza cavo console | 1,4 m |
Driver | 42 mm |
Magnete | neodimio |
Risposta in frequenza | da 20 Hz a 20 kHz |
Impedenza |
28 ohm |
Sensibilità | 17 dB SPL @1kHz 1V RMS |
Microfono |
Bidirezionale |
Tipo di connessione | 2 x 3,5mm (PC) 1 x 3,5mm (console) |
EPOS H6PRO Open: specifiche tecniche
EPOS H6PRO Open | |
Dimensioni | 90 x 183 x 176 mm |
Peso | 309 g |
Lunghezza cavo PC | 2,5 m |
Lunghezza cavo console | 1,4 m |
Driver | 42 mm |
Magnete | neodimio |
Risposta in frequenza | da 20 Hz a 20 kHz |
Impedenza |
28 ohm |
Sensibilità | 111 dB SPL @1kHz 1V RMS |
Microfono |
Bidirezionale |
Tipo di connessione | 2 x 3,5mm (PC) 1 x 3,5mm (console) |
INDOSSABILITÀ
Avevamo promosso le EPOS H3 Hybrid per la loro eccezionale comodità, ma dopo aver provato le H6PRO potremmo avere un nuovo campione del comfort. Vuoi per la scelta dei suddetti materiali o per l'effettiva grandezza dei due padiglioni, le cuffie plug-and-play della casa danese si dimostrano le compagne perfette per le sessioni di gioco prolungate, così come per l'ascolto delle nostre playlist musicali o per le sessioni di bingewatching su Netflix. Occorre però fare due diverse analisi per i modelli Open e Closed, essendo sensibilmente diversi per quanto concerne l'indossabilità.
Partiamo dalla versione Closed, quella indirizzata ai giocatori che vogliono dedicarsi ai propri titoli senza essere disturbati dai rumori esterni. La struttura del padiglione (interamente chiuso) permette alle H6PRO di offrire un isolamento acustico completo, permettendo agli utenti di concentrarsi unicamente sul gioco riprodotto su PC o console. Questa soluzione si dimostra efficace sin dal primo utilizzo, il che delinea uno dei grandi pregi del modello Closed, ma l'elevata pressione circumaurale può risultare alquanto fastidiosa dopo le prime ore di gioco.
Discorso del tutto diverso va fatto per il modello Open, variante con cui le EPOS H6PRO si dimostrano molto più adatte ad un uso intensivo, non solo per il gaming. Il peso lievemente ridotto (309 grammi, contro i 322 del modello Closed) e l'adozione di materiali traspiranti permettono a queste cuffie di risultare leggere e confortevoli anche per diverse ore. La pressione esercitata sulle orecchie è percettibilmente inferiore a quella descritta per le Closed e, ciononostante, l'isolamento passivo del modello Open si è rivelato più efficiente del previsto.
L'archetto - inserito in un soffice tessuto in similpelle - si adagia sulla testa senza stringere troppo, adattandosi alla forma del cranio. È sempre possibile regolare le dimensioni dell'headset facendo scorrere i due pezzi che collegano l'headband ai padiglioni, sostenuti da una struttura in alluminio flessibile e resistente. L'unico potenziale ostacolo è rappresentato dai cavi, ma chi è abituato ad utilizzare delle cuffie cablate non avrà a che fare con ulteriori noie.
FUNZIONALITÀ e QUALITÀ
Veniamo ora al piatto forte delle H6PRO: le prestazioni. Volendo essere chiari, parlando di un headset cablato le funzionalità sono drasticamente limitate, poiché non è possibile accedere all'equalizzazione offerta da EPOS Gaming Suite né alle altre feature del software ufficiale del produttore. Poco male, vista la UI rudimentale e qualche bug di troppo della Suite. Per cominciare a usufruire dei grandi pregi di questo headset non dovrete fare altro che collegare il cavo alla vostra piattaforma di gioco e lasciarvi trasportare dai suoni ricchi e potenti di queste cuffie.
Niente connettività wireless o Bluetooth: la formula 'plug-and-play' garantisce un utilizzo immediato e, per certi versi, dinamico, oltre ad escludere del tutto la componente legata all'autonomia - uno dei principali punti di forza delle già menzionate H3 Hybrid. Su PC, le EPOS H6PRO sfruttano un doppio collegamento via jack da 3,5 mm, con un'uscita per le cuffie e una per il microfono. Su console basta connettere un singolo cavo da 3,5 mm al controller PlayStation (PS5, PS4) o Xbox (Series X|S, One) o, su Nintendo Switch, inserendo il jack nell'apposito ingresso.
Replicando il discorso dell'indossabilità, sul fronte prettamente sonoro emergono nuove importanti differenze tra i due modelli della gamma H6PRO.
Le H6PRO Closed, ideate per gli ambienti rumorosi, offrono prestazioni più o meno elevate su tutto lo spettro sonoro, con una predilezione per le frequenze medio-alte. Il volume massimo si assesta su livelli piuttosto alti, i suoni sono dettagliati e l'immersività è favorita da un posizionamento sonoro molto accurato, il che rende le H6PRO perfette per gli sparatutto e per i titoli competitivi. Il modello Open offre invece sonorità più naturali, con bassi pronunciati e corposi, restituendoci un'esperienza avvolgente. Questa versione si è dimostrata particolarmente adatta agli action/adventure e ai titoli più 'casual', così come si sono rivelate eccezionali nella riproduzione musicale, dove regalano un audio bilanciato con una grande varietà di brani.
Deludente, invece, il livello del volume delle Open, fin troppo basso rispetto alla controparte Closed. A tal proposito, si è ripresentato uno dei difetti delle cugine H3 Hybrid: la rotella per la regolazione del volume. Anche sulle H6PRO, questa soluzione risulta imprecisa e poco reattiva, il che ci ha costretti, alle volte, a mettere mano alle impostazioni audio su PC e console.
Ci ha sorpresi il microfono ad asta bidirezionale, componente 'modulare' che troviamo in entrambe le versioni delle H6PRO. Con una risposta in frequenza che rientra nel range dei 100-10.000 Hz, l'audio in ingresso si assesta su livelli soddisfacenti: il microfono cattura la voce in maniera naturale e pulita, ma talvolta sembra attenuare le frequenze più basse della voce. L'elevata sensibilità, inoltre, fa sì che alcuni suoni esterni vengano accidentalmente catturati, ma ciò sembra capitare solo con le fonti sonore più vicine - come i click della tastiera o del mouse.
La nostra prova è stata effettuata su PC e su PlayStation 5. Collegando le EPOS H6PRO al computer ci siamo immediatamente catapultati su Halo Infinite per mettere alla prova l'headset in un ambiente competitivo: come previsto, è stato il modello Closed a dimostrarsi il più convincente, accentuando i suoni fondamentali per permetterci di individuare i nostri avversari senza troppa fatica. Risultati altrettanti sorprendenti su Destiny 2, dove le H6PRO mettono in risalto le scariche di proiettili e le esplosioni che animano le partite competitive del Crogiolo.
La versione Open ci ha conquistati con le sue note più calde, affermandosi come la scelta migliore per i giochi esplorativi e gli open world. Abbiamo testato le cuffie in Death Stranding: Director's Cut per PS5, sfruttando appieno i vantaggi della tecnologia Tempest 3D di Sony e lasciandoci trasportare dal pregevole comparto sonoro. Siamo poi tornati su PC per provare la variante Open con Life is Strange True Colors, dove possiamo goderci le voci cristalline dei protagonisti del titolo di Dontnod e, soprattutto, la squisita soundtrack che spazia dal folk all'indie pop.
CONCLUSIONI
Belle, robuste e performanti. Con la gamma H6PRO, EPOS centra nuovamente il bersaglio e riesce a proporre ai videogiocatori, e non solo, due headset adatti a qualsivoglia utilizzo. Il modello Closed accontenta i giocatori competitivi isolandoli dai fastidiosi rumori esterni ed esaltando i suoni fondamentali durante le partite. Le cuffie Open regalano un'esperienza audio bilanciata e offrono tutto quello che serve per godersi una partita o un po' di musica.
Certo, i difetti non mancano neanche nella fascia premium. Nel caso delle H6PRO Closed, l'isolamento acustico completo comporta un'elevata pressione sull'orecchio, piuttosto fastidiosa durante le sessioni di gioco più lunghe. Mentre le Closed suonano in maniera potente, le più 'naturali' Open perdono invece qualche tacca sul livello massimo del volume. A nostro parere, nulla di tutto questo può ostacolare le eccezionali performance sonore dell'headset, tanto su PC quanto sulle console casalinghe di ultima e penultima generazione.
L'unica vera pecca è il cartellino di vendita: i modelli della gamma EPOS H6PRO vengono proposti a un prezzo consigliato di 179 euro. È indubbiamente una cifra alta per un headset cablato. Sono numerose le soluzioni che, in questa fascia di prezzo, possono offrire la tecnologia wireless e le funzionalità che mancano nella serie H6PRO. A giustificare il prezzo ci pensano dunque la qualità costruttiva - fronte su cui EPOS non ha mai veramente deluso - e le suddette prestazioni audio, che permettono a questi headset di spiccare tra i prodotti flagship del mercato.
Difficile esprimere una preferenza tra il modello Closed e quello Open. I due headset rispondono a esigenze diverse e, di conseguenza, offrono sonorità 'ritagliate' su misura. Chi predilige le performance in-game al comfort troverà nelle H6PRO Closed la scelta migliore, mentre gli utenti che non vedono l'ora di dedicarsi a un po' di sano gaming al termine di un'estenuante giornata lavorativa si lasceranno coccolare dalla versione Open e dai suoi suoni caldi e avvolgenti.
PRO
- Costruzione e design di alto livello
- Un campione del comfort, soprattutto con le Open
- Prestazioni da top di gamma, in ambito comptitivo e non
CONTRO
- Dopo qualche ora, le Closed possono diventare scomode
- Volume massimo limitato sulle Open
- Prezzo decisamente elevato per un headset wired
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