Deathloop e il sadismo del loop: abbiamo visto il nuovo gioco di Arkane
In occasione di un evento hands-off organizzato dal publisher Bethesda Softworks, abbiamo visto in azione Deathloop, nuovo action/adventure in sviluppo presso Arkane Studios. Tra pochi mesi approderà su PC e PlayStation 5: ecco cosa vi attende nei loop temporali di Blackreef.
di Pasquale Fusco pubblicato il 19 Maggio 2021 nel canale VideogamesPlaystationBethesda
Tra le più brillanti menti dell'industria videoludica, i ragazzi di Arkane Studios sono pronti a imbarcarsi in una nuova, ambiziosa avventura. Dopo gli originali Dishonored e Prey, la software house francese ci propone Deathloop, un atipico action/adventure che ci catapulta in un loop temporale dove la morte è sempre dietro l'angolo, ma anche la creatività. Non ci riferiamo solo allo stile eccentrico del gioco, ma anche e soprattutto all'innovativo approccio al gameplay e alla libertà offerta al giocatore che potrà scatenarsi in un mondo tanto bizzarro quanto pericoloso.
Una sfida che abbiamo accettato con grande curiosità, in occasione di un incontro ravvicinato con il team di Arkane Lyon e con la sua ultima creazione. L'evento hands-off di Deathloop ci ha aperto gli occhi, svelando un prodotto molto più interessante di quanto avessimo pronosticato: ecco perché varrà la pena attendere l'arrivo di questo perverso sparatutto.
Un assassino intrappolato in un loop temporale
L'appuntamento con Deathloop è stato inaugurato con la calorosa accoglienza di Arkane Lyon, un gruppo di sviluppatori che si è imbarcato in un progetto del tutto nuovo, fresco, con la consapevolezza di essersi assunta dei grossi rischi creativi. Ciononostante, abbiamo trovato rassicuranti le parole del game director Dinga Bakaba e quelle del direttore artistico Sébastien Mitton, due veterani che vantano una certa esperienza nell'ambito videoludico e che non celano il proprio, genuino entusiasmo per ciò che hanno contribuito a realizzare.
Entusiasmo che hanno voluto condividere anche con noi, permettendoci di dare un primo sguardo approfondito all'ambizioso action/adventure. Facciamo nuovamente la conoscenza di Colt, un uomo privato dei suoi ricordi, ma che ben presto si rivelerà essere un assassino, un professionista della morte capace di eliminare i propri obiettivi con una facilità disarmante. Altrettanto abile è Julianna, co-protagonista dell'avventura, determinata a ostacolare Colt e a trattenerlo in un autentico loop temporale di cui, apparentemente, conosce già tutti i segreti.
Del resto, Deathloop non propone solo una campagna giocabile interamente in single player, ma anche una componente multiplayer che consentirà a due giocatori di sfidarsi online. In parole povere, mentre Colt si ritroverà in scenari diversi dove affronterà nemici armati fino ai denti, Julianna deve ostacolarlo per proteggere il loop. Un giocatore assumerà il controllo di Colt, mentre un altro vestirà i panni di Julianna per mettergli i bastoni tra le ruote.
La demo mostrata durante l'evento è ambientata in due differenti fasi dell'avventura. Si parte dal principio, dal confuso risveglio di Colt su una spiaggia misteriosa. Il sicario comincia ad avere delle allucinazioni, con frasi fluttuanti e voci sussurranti, un espediente narrativo volto a spiegarci del complesso mondo di gioco ambientato nell'isola fittizia di Blackreef. In tale frangente scopriamo il principale obiettivo dell'intera impresa: rompere il loop che sta intrappolando Colt, eliminando otto Visionari entro la fine della giornata.
Colpisce la caratterizzazione di Colt, visibilmente scosso dall'amnesia che accompagna il suo risveglio, uno shock che si protrae fino ai minuti successivi, quando sarà costretto a eliminare per la prima volta uno degli eccentrici abitanti di Blackreef. A tal proposito sorprende anche la contestualizzazione scenica del loop temporale, tutt'altro che banale nel rappresentare un elemento di disturbo che genera ulteriore scompiglio nella mente del sicario, che nel frattempo esterna le sue emozioni con un realismo per certi versi straordinario.
Tornando a Blackreef, l'isola è suddivisa in quattro principali location, visitabili in altrettanti momenti della giornata - mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera. I giocatori potranno scegliere liberamente quando visitare ogni area e per quanto tempo rimanerci. Emerge qui una delle prime peculiarità di Deathloop: ogni NPC nemico rispetta una determinata routine e, pertanto, eseguirà azioni differenti a seconda del contesto temporale scelto. Questi non si limiteranno a bighellonare, ma interagiranno tra loro attraverso delle conversazioni che, spesso, riveleranno importanti informazioni ai fini della nostra missione.
Idealmente, il giocatore non dovrà tuffarsi nell'azione compiendo una strage, dovrà bensì studiare i movimenti degli abitanti di Blackreef e architetturare un piano per raggiungere l'obiettivo nel modo più efficiente possibile, servendosi degli indizi raccolti durante l'esplorazione. Deathloop ricompenserà i giocatori più pazienti svelandogli la strada verso aree segrete e punti strategici che semplificheranno in maniera sensibile l'intera missione.
In caso di fallimento, si ricomincerà da capo. Il loop viene ripristinato, Colt si risveglierà sulla spiaggia e si incamminerà nuovamente verso una delle quattro aree di Blackreef, raccogliendo le risorse e le informazioni necessarie per avere la meglio su Julianna e sugli altri ostacoli.
Armi fuori di testa, poteri sovrannaturali e ninnoli
Nei suoi continui tentativi di interrompere questo ciclo fatale, Colt apprenderà nuovi segreti sul mondo di Blackreef, acquisirà una maggiore padronanza delle armi e delle abilità a sua disposizione e diventerà, senza mezzi termini, una macchina da guerra. Nella seconda parte della demo presentataci da Arkane Lyon ci troviamo in un frangente più avanzato della campagna, dove abbiamo a che fare con un protagonista visibilmente più esperto che si destreggia agilmente tra eliminazioni acrobatiche e combo devastanti.
In Deathloop potremo imbracciare un'ampia varietà di bocche da fuoco e armi bianche: si parte dalle semplici pistole e mitragliette per arrivare ai fucili a pompa e alle mitragliatrici, passando per i machete e una versatile granata con diverse modalità d'innesco. A queste si affiancano i poteri che il nostro alter ego può utilizzare per manipolare lo spazio che lo circonda e il tempo stesso. Una delle abilità sovrannaturali di Colt gli permette di riavvolgere il tempo al momento della morte, ottenendo così una seconda vita - morendo la terza volta, il loop sarà ripristinato; un altro potere molto intrigante è quello che conferisce al giocatore la capacità di "collegare" i nemici tra loro: uccidendone uno, tutti gli altri moriranno all'istante.
Un mix davvero letale che richiama alla mente la più nota formula di Dishonored e che metterà alla prova i riflessi del giocatore e, soprattutto, la sua creatività. Nel caso di Deathloop, l'arsenale e lo skill tree acquisiscono un ulteriore strato di profondità con i Trinkets - letteralmente "ninnoli" -, ovvero degli item con cui sarà possibile potenziare le armi, i poteri e le abilità fisiche di Colt. Più alta è la rarità dell'oggetto, più efficienti saranno i bonus conferiti. Con i Trinkets potremo ad esempio effettuare un doppio salto, ridurre il rinculo o la gittata di un fucile o aumentare i danni inflitti ai nemici utilizzando dei proiettili perforanti.
Tutte queste preziose risorse, tuttavia, andranno perse nel momento in cui Colt verrà ucciso dagli abitanti di Blackreef o, nel peggiore dei casi, dalla stessa Julianna. Ecco dunque che una misteriosa risorsa, il Residuum, permetterà al giocatore di conservare le armi, i poteri e i Trinkets sbloccati per portarli con sé nei loop successivi. Un vantaggio a dir poco conveniente, che tuttavia potrà essere ottenuto solo in una fase più avanzata della campagna.
Guai a chiamarlo roguelike: l'unicità di Deathloop
Osservando tutti questi elementi non si può fare a meno di notare una certa similarità con i roguelike, titoli particolarmente apprezzati dagli amanti degli action e dei giochi di ruolo e che sono spesso ambientati, guarda caso, in veri e propri loop: si muore ripetutamente per ricominciare da zero, ma conservando parte dei progressi appena effettuati.
Deathloop potrebbe effettivamente richiamare molte di queste meccaniche, ma per Dinga Bakaba siamo ben distanti dal sottogenere appena menzionato. Secondo il game director francese, Deathloop non può essere un roguelike, per almeno due ragioni: in primis, è il giocatore a scegliere la destinazione e il percorso da seguire, là dove i roguelike costringono l'eroe di turno a superare una serie di stanze e, eventualmente, scontrarsi con un ambiente procedurale - cosa che Blackreef non è. In secondo luogo, i nemici nei roguelike ripetono le stesse azioni per consentire al giocatore di memorizzare i loro pattern e sfruttarli a suo vantaggio; in Deathloop, un NPC può svegliarsi la mattina e imbracciare un fucile a pompa, ma in un altro momento della giornata potrebbe impugnare una pistola mentre sorveglia una posizione diversa dalla solita.
È chiaro che il team di Arkane abbia lavorato duramente sull'Intelligenza Artificiale per arrivare a una migliore stratificazione del gioco, donando imprevedibilità ai personaggi che popolano ogni ambiente e, probabilmente, elevando l'asticella della difficoltà.
Insomma, Deathloop offre un'esperienza di gioco più variegata e originale di quella proposta dai roguelike, oltre a dimostrarsi più esigente nei confronti del giocatore che dovrà continuamente rinnovare l'approccio al gameplay. Eppure, l'action di Arkane Lyon corre lo stesso rischio a cui vanno inevitabilmente incontro tutti i roguelike: la ripetitività. Un semplice hands-off non ci permette di effettuare una valutazione approfondita, ma è bastata una semplice occhiata alla demo per capire che un gioco di questo tipo rischia facilmente di risultare ripetitivo, alla lunga.
Un ulteriore dubbio riguarda la rigiocabilità. Deathloop non imporrà alcun limite al giocatore, offrendogli tutto il tempo richiesto per familiarizzare con il gameplay, ma gli sviluppatori ci tengono a farci sapere che la longevità media dell'avventura si aggirerà intorno alle 20 ore di gioco. L'action riuscirà a spingere il giocatore a continuare anche dopo il finale? Qui potrebbe intervenire il comparto multigiocatore, che sfida l'utente a mettersi continuamente alla prova, ma non tutti saranno disposti ad addentrarsi nell'ennesimo loop.
Un po' roguelike, un po' Dishonored e, perché no, un po' Hitman. Attenzione però, perché Deathloop ha anche un'identità tutta sua, dimostrandosi a tutti gli effetti una delle produzioni più originali e interessanti di questo 2021. Il merito è anche dell'art director Sébastien Mitton, che ha concepito una sfaccettata realtà alternativa, ambientata in un'autentica reinterpretazione degli anni '60, non solo stilisticamente: Mitton ha voluto riesumare quel senso di libertà e quella felicità che aleggiavano in quel periodo storico e che, nel caso di Deathloop, vengono accostati a una violenza estrema, sfociando in una dualità estremamente affascinante.
Ricordiamo che saranno i giocatori di PlayStation 5 e PC a godersi gli scenari di Deathloop e la sua squisita colonna sonora. In merito alla console next-gen, sia Bakaba che Mitton hanno speso qualche parola sulle esclusive funzionalità della versione PS5, partendo dal pieno supporto al DualSense. Oltre al feedback aptico, il gioco supporterà i trigger adattivi del controller next-gen, in modi a dir poco originali: ad esempio, capiterà che alcune armi tenderanno a incepparsi, il che innescherà una forte resistenza applicata al grilletto del pad.
Sul fronte grafico, il target perseguito dal team tecnico di Arkane è quello dei 60 fps in 4K, servendosi tuttavia della risoluzione adattiva. Parliamo naturalmente della versione PS5, dal momento che la controparte PC godrà senz'altro di una maggiore flessibilità per quanto concerne i settaggi grafici, a partire da risoluzione e frame rate.
Deathloop sarà disponibile dal 14 settembre 2021 su PC e, in esclusiva temporale (console), su PlayStation 5. Il primo incontro ravvicinato ci ha lasciato piacevolmente colpiti: non vorremmo scoprire ulteriori dettagli sul gioco, ma solo per non rovinarci la sorpresa su ciò che ci attenderà nell'avventura finale di Colt e Julianna. Non vediamo l'ora di catapultarci nel loop.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unico mio dubbio riguarda proprio la meccanica del loop: sebbene ci siano variazioni ogni volta, spero che dopo un po' non diventi ripetitivo. Pero' come grafica e meccaniche direi che ci siamo.
Di mooncrash ne sentivo parlare bene, sebbene non abbia avuto occasione di giocarlo (mentre il Prey originale l'ho divorato).
Dopo Prey le mie aspettative sono alte, in quanto nel bene e nel male, Arkane sembra essere una delle poche sh AAA, che continua a sperimentare parecchio con il gameplay.
PS Magari non c'entra niente, ma magari Arkane con Deathloop riprenderà in parte qualche idea da questo vecchio progetto cancellato: https://www.youtube.com/watch?v=XYf5SjgxBeU
e argatto?
Ti consiglio di aprire la finestra allora perchè ne hai appena mollata una grossa.
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