Call of Duty: Black Ops Cold War, prime impressioni sul Multiplayer - Anteprima

Call of Duty: Black Ops Cold War, prime impressioni sul Multiplayer - Anteprima

Dopo aver sviscerato la versione preliminare del nuovo sparatutto, facciamo un bilancio delle principali novità messe in campo da Call of Duty: Black Ops Cold War. Il confronto con il più recente Modern Warfare è inevitabile, vuoi per la natura 'reboot' del prodotto, vuoi per la rielaborazione di alcune meccaniche di gioco. Ecco cosa aspettarsi dal comparto multigiocatore del nuovo COD.

di pubblicato il nel canale Videogames
Call of Duty
 

Si è conclusa pochi giorni fa la fase di beta testing di Call of Duty: Black Ops Cold War, ultima iterazione dell'iconico franchise di Activision. Con la collaborazione di Treyarch, quest'anno tocca a Raven Software coordinare i lavori sul nuovo first-person shooter, un titolo a metà tra reboot e sequel dell'episodio originale rilasciato nel 2010, il quale proponeva una delle migliori esperienze 'boots on the ground' della serie. Cold War si presenta così come uno sparatutto viscerale e adrenalinico, la perfetta evoluzione della rinnovata formula proposta un anno fa da Modern Warfare.

Scopriamo dunque cosa ci attende il prossimo 13 novembre partendo da questa prima analisi dedicata esclusivamente al Multiplayer, in attesa di poter assaporare la promettente Campagna di stampo cinematografico e l'immancabile modalità Zombi.

Azione frenetica e 'con i piedi per terra'

Abbiamo avuto la possibilità di provare il nuovo Call of Duty su due diverse piattaforme: prima su PlayStation 4, grazie alla Beta in Accesso Anticipato, e in seguito su PC, attraverso la più recente Open Beta. In entrambi i casi, Black Ops Cold War ci ha colpiti con un comparto tecnico all'avanguardia, più che godibile su PS4 e semplicemente eccellente su Windows, dove il gioco gode del pieno supporto alle ultime tecnologie Nvidia - come il ray tracing, il DLSS e Reflex.

Rimandando le analisi tecniche alla prova finale, focalizziamoci sull'esperienza multigiocatore promossa da Cold War. L'espressione 'boots on the ground' si traduce, in questo caso, in una formula di gioco incentrata sul realismo dell'azione trasposta su schermo: i soldati di questo FPS non faranno uso di gadget futuristici, né eseguiranno manovre sovrumane mentre saranno coinvolti negli scontri a fuoco. Ci allontaniamo così dalle sfumature sci-fi degli ultimi episodi di Black Ops per tornare alle più umili origini della serie Treyarch, imbracciando le armi e collaborando con i propri compagni per ottenere la vittoria. Tutto questo trova espressione in un gameplay dinamico e coinvolgente, meno simulativo di Modern Warfare, ma paradossalmente più realistico.

Cold War eredita gran parte delle meccaniche viste nell'ultimo soft reboot di Infinity Ward, ma rinuncia al relativo sistema di coperture, talvolta abusato, e pone un leggero freno al ritmo di gioco mediante alcune essenziali modifiche, limitando ad esempio la velocità degli scatti; non preoccupatevi, ritroverete le sempre versatili scivolate, così come la possibilità di scavalcare gli ostacoli ambientali. Le prime impressioni non vanno solo verso un maggiore realismo dei movimenti, ma riguardano anche una giocabilità più equilibrata e accessibile, adatta tanto ai veterani di Call of Duty quanto ai novizi del genere sparatutto.

Tra gli evidenti punti di contatto con la precedente iterazione troviamo la gestione dell'arsenale. Progredendo di livello con le prime armi disponibili si accederà a ulteriori bocche da fuoco e ai relativi accessori: ogni attachment fornirà determinati vantaggi durante il combattimento, controbilanciati tuttavia da eventuali svantaggi; bonus e malus si concretizzano in una maggiore stabilità in fase di mira, con l'utilizzo di un calcio anteriore, o in una dilatazione dei tempi di ricarica, optando per un caricatore più capiente. Discorso simile vale per i perk e, dunque, per le abilità passive che affibbieremo al nostro alter ego e che passano per un sistema pressoché identico a quello di Modern Warfare - fatta eccezione per le caratteristiche di alcuni perk.

Cambia radicalmente, invece, la formula delle killstreak: nel caso di Black Ops Cold War non si parla più di serie di uccisioni, bensì di serie di punti. Mettendo a segno eliminazioni e conquistando gli obiettivi accumuleremo punti per accedere a tre diversi item, rappresentati da gadget o armi speciali - spiccano l'emblematica RC-XD radiocomandata e il classico bombardamento aereo. Da un lato questa soluzione potrebbe apparire come una mera (e forse eccessiva) semplificazione, dall'altro ci sembra una scelta del tutto sensata, che consentirà agli utenti meno 'esperti' di usufruire di tutti gli armamenti messi a disposizione dal gioco.

Le prime certezze... e qualche perplessità

La fase di beta testing ci ha permesso di dare uno sguardo ravvicinato agli scenari e alle modalità di gioco di Call of Duty: Black Ops Cold War. È proprio osservando il campo di battaglia che abbiamo individuato uno dei principali punti di forza della produzione curata da Raven Software.

Il gioco ci propone un pool di mappe piuttosto variegate e decisamente ispirate per quanto concerne il level design e il comparto artistico. Si parte dai claustrofobici scontri di Miami e Moscow per arrivare alle grandi arene di Crossroads e Armada, passando per un paio di autentiche chicche: con le loro dimensioni più contenute, le due mappe urbane possono garantire una dose istantanea di divertimento mantenendo un ritmo piuttosto serrato, ma saranno gli scenari più spaziosi a offrire maggiore libertà di scelta in termini di loadout e di interazione ambientale - non troveremo solo i veicoli, ma anche svariate zipline e shortcut per spostarsi rapidamente all'interno della mappa.

Parlando delle 'chicche', Satellite è una distesa desertica che ospita elementi naturali (grosse pareti di pietra e dune) ed artificiali (i detriti di un satellite ormai precipitato), un mix che soddisferà sia gli amanti dei combattimenti ravvicinati che gli aspiranti cecchini. Altrettanto versatile è Cartel, forse una delle mappe meglio congegnate, consistente in una piantagione di cocaina che ospita diversi edifici, tra cui un grande hangar. Le più anonime, almeno dal nostro punto di vista, sono state Alpine e Ruka, probabilmente a causa della loro struttura fin troppo dispersiva e che mal si adatta a uno sparatutto di questa tipologia; dopotutto parliamo di un Call of Duty, non di un Battlefield.

A tal proposito, tocca spendere qualche parola anche in merito alle game mode contenute in questa Beta. Parliamo di una manciata di modalità più o meno tradizionali, come le onnipresenti Deathmatch a squadre e Dominio, in cui trovano spazio anche alcune curiose new entry.

In particolare, abbiamo avuto modo di apprezzare la modalità Assalti Combinati, in cui due squadre da ben 12 giocatori si contendono il controllo di cinque zone mentre se le daranno di santa ragione all'interno delle mappe più grandi del gioco; con le sue enormi navi corazzate, Armada si presta come location perfetta per questa game mode. Meno convincente, ma senz'altro più originale, si è dimostrata Bomba Sporca, praticamente una versione 'in piccolo' della battle royale di Warzone, con 40 giocatori coinvolti in una vera e propria caccia all'uranio. Qui l'immediatezza delle modalità classiche è in parte sacrificata in favore della strategia, ma i primi match, almeno per noi, sono stati alquanto confusionari. Molto più chiara, e divertente, la modalità Scorta VIP, anch'essa basata sulla collaborazione con i propri compagni di squadra.

Al termine della nostra prova siamo rimasti complessivamente soddisfatti dell'esperienza confezionata da Raven Software e Treyarch per il comparto multigiocatore di Black Ops Cold War, permangono tuttavia alcuni dubbi.

In primis, il time-to-kill (TTK) scelto per il PvP ci è sembrato troppo alto: gli operatori controllati dai giocatori assorbono molti proiettili prima di cadere a terra, con un percepibile distacco dal più bilanciato TTK che troviamo in Modern Warfare. Altre perplessità derivano dall'utilizzo dei fucili da cecchino, estremamente potenti se confrontati con le altre bocche da fuoco di Cold War: meriterebbero senz'altro qualche attenzione in più, rivolta magari all'eccessiva velocità della mira o al valore dei danni inflitti.

Parliamo pur sempre di una Beta e i possibili 'difetti' delineati finora provengono, in ogni caso, dalla prova di un prodotto non ancora completo. Attenderemo dunque il prossimo 13 novembre, data in cui Call of Duty: Black Ops Cold War sbarcherà ufficialmente su PC, PlayStation 4 e Xbox One, così come sulle nuove Xbox Series X|S e PlayStation 5 - su quest'ultima dal 19 novembre.

19 Commenti
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nickname8826 Ottobre 2020, 10:55 #1
Prime impressioni ?
La primissima è la presenza di cheaters incontrollata.

E comunque sia .... si può installare senza Warzone o ancora una volta questo componente è d'obbligo ?
Pensa un po' se uno deve installarsi 200-250GB di roba per usufruire solo del MP classico ....
GameOverPako26 Ottobre 2020, 11:17 #2
Originariamente inviato da: nickname88
Prime impressioni ?
La primissima è la presenza di cheaters incontrollata.

E comunque sia .... si può installare senza Warzone o ancora una volta questo componente è d'obbligo ?
Pensa un po' se uno deve installarsi 200-250GB di roba per usufruire solo del MP classico ....


Parliamo di una Beta e, almeno durante la nostra (lunga) prova, cheaters non ne abbiamo visti.

Warzone resta obbligatorio per Modern Warfare, mentre per Cold War non si hanno ancora informazioni. Fatto sta che l'installazione della Beta multiplayer non richiedeva anche quella di Warzone, sia su PC che su console.
demon7726 Ottobre 2020, 12:39 #3
Originariamente inviato da: nickname88
Prime impressioni ?
La primissima è la presenza di cheaters incontrollata.


Ah vedo che è proprio lo standard di COD. Bella mer*a.

Ho avuto solo una volta la MALSANA idea di prendere un COD su steam per il multiplayer.. dico solo ALLUCINANTE.
Un delirio di cheaters a piede libero.. ma in modo imbarazzante.

MAI PIU' COD.
Titanox226 Ottobre 2020, 12:54 #4
belli i movimenti e il ttk, il resto spazzatura come sempre

Non capisco il senso poi di mettere il crossplay pc e console, cercano di mescolare i cheaters diluendoli nelle partite su console così si vede meno la merda che gira sui servers pc
al13526 Ottobre 2020, 14:38 #5
Originariamente inviato da: demon77
Ah vedo che è proprio lo standard di COD. Bella mer*a.

Ho avuto solo una volta la MALSANA idea di prendere un COD su steam per il multiplayer.. dico solo ALLUCINANTE.
Un delirio di cheaters a piede libero.. ma in modo imbarazzante.

MAI PIU' COD.


giocato sempre a quasi tutti i cod, ogni tanto ma proprio di rado qualche cheater lo puoi incontrare, ma è difficile.
sarai stato arato dal classico pro di turno.
io personalmente ho ricevuto oltre 200 controlli su cod solo perche la gente piangeva e reportava ma mai un ban ovviamente, dato che reputo i cheats da sfigati.

Originariamente inviato da: Titanox2
belli i movimenti e il ttk, il resto spazzatura come sempre

Non capisco il senso poi di mettere il crossplay pc e console, cercano di mescolare i cheaters diluendoli nelle partite su console così si vede meno la merda che gira sui servers pc



no il motivo è per far piangere ancora di piu quelli che giocano con le console
nickname8826 Ottobre 2020, 15:09 #6
Originariamente inviato da: Titanox2
belli i movimenti e il ttk, il resto spazzatura come sempre

Non capisco il senso poi di mettere il crossplay pc e console, cercano di mescolare i cheaters diluendoli nelle partite su console così si vede meno la merda che gira sui servers pc

Il crossplay col PC ha senso solo se dall'altra parte non sia possibile da disattivare. Altrimenti lo disattivano tutti i consolari e perde di senso.
massimovasche26 Ottobre 2020, 15:10 #7
Originariamente inviato da: Titanox2
belli i movimenti e il ttk, il resto spazzatura come sempre

Non capisco il senso poi di mettere il crossplay pc e console, cercano di mescolare i cheaters diluendoli nelle partite su console così si vede meno la merda che gira sui servers pc


Esatto, tant'e' vero che i consolari si non volevano il crossplay proprio per la mole enorme di cittoni su PC.
al13526 Ottobre 2020, 15:15 #8
Originariamente inviato da: massimovasche
Esatto, tant'e' vero che i consolari si non volevano il crossplay proprio per la mole enorme di cittoni su PC.


non tanto per quello ma per il fatto che con mouse e tastiera prendi gli schiaffi anche da un giocatore medio di pc (rispetto a chi gioca col pad)
nickname8826 Ottobre 2020, 15:18 #9
Originariamente inviato da: massimovasche
Esatto, tant'e' vero che i consolari si non volevano il crossplay proprio per la mole enorme di cittoni su PC.

La presenza dei cheattoni si risolve con un anti-cheat non con la possibilità al consolare di poter disattivare il crossplay. Il fatto è che Activision incoraggia queste pratiche e agisce solamente di facciata senza mai impegnarsi realmente ad arginare questo fenomeno visto che gli fa comodo.

Ma è normale, quando la tutela del consumare viene attuata solo quando c'è da far cassa sui monopoli per merito e non si degnano di regolare nessun altro aspetto.

Mettessero uno standard di qualità ! Il quale se non rispettato il titolo non può entrare nel mercato.
Si creasse una piattaforma propria la Activision anzichè usare Steam che non controlla manco le identità degli iscritti ....
massimovasche26 Ottobre 2020, 15:37 #10
Originariamente inviato da: al135
non tanto per quello ma per il fatto che con mouse e tastiera prendi gli schiaffi anche da un giocatore medio di pc (rispetto a chi gioca col pad)


Ni..su Modern Warfare i consolari avevano un aim lock esagerato che li avvantaggiava.

Originariamente inviato da: nickname88
La presenza dei cheattoni si risolve con un anti-cheat non con la possibilità al consolare di poter disattivare il crossplay. Il fatto è che Activision incoraggia queste pratiche e agisce solamente di facciata senza mai impegnarsi realmente ad arginare questo fenomeno visto che gli fa comodo.

Ma è normale, quando la tutela del consumare viene attuata solo quando c'è da far cassa sui monopoli per merito e non si degnano di regolare nessun altro aspetto.

Mettessero uno standard di qualità ! Il quale se non rispettato il titolo non può entrare nel mercato.
Si creasse una piattaforma propria la Activision anzichè usare Steam che non controlla manco le identità degli iscritti ....


Saro' pure complottista e terrapiattista ma credo che ad Activision non gliene freghi un caxxo di arginare il fenomeno

cittoni, anzi. Se avessero voluto arginare il problema lo avrebbero fatto in 15 secondi. Gli fa comodo cosi.

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