La dipendenza da videogiochi ora è ufficialmente una patologia certificata dall'OMS
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito nell'ultima lista delle patologie quella del "gaming disorder", di fatto un disturbo che porta una parte dei videogiocatori all'estraniazione e al distacco dalla realtà che li circonda. Ecco qualche dettaglio in più.
di Alessandro Bordin pubblicato il 18 Gennaio 2018 nel canale Videogames
75 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
Nei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
Parliamo anche nel mio caso di quasi vent'anni fa ed altro che 8h facevo pure gli straordinari (non retribuiti)!
Nei periodi di massimo utilizzo arrivavo a fare sessioni di tre ore di notte giocando a Resident Evil (il primo), ma poi svenivo sul divano.
Ho poi smesso completamente di giocare quando sono partito per il militare.
E' passato del tempo, mi sono sposato e dopo qualche anno ho deciso di acquistare una xbox360. Da quella volta ho ripreso a giocare, ma mai più di due ore. Di più per me è fisicamente impossibile, il mio corpo non regge oltre.
Ti capisco benissimo. Ultimamente mi era venuta voglia di giocare a qualcosa, ma alla fine ho dovuto abbandondare perche' dopo 15 minuti non ne potevo piu'.
Alla fine e' questione di abitudine, ormai noi che non siamo piu' abituati a giocare reggiamo decisamente poco tempo, cosi come chi normalmente gioca 5 ore al giorno, se un giorno ne gioca 3 non si sente appagato.
Ad esempio, un mesetto fa ho comprato The Last Of Us per giocarci che ancora non l'avevo provato, e ci gioco la mattina presto: mia moglie si alza presto la mattina ed io con lei, dopo lei va a lavorare perche' comincia prima di me, ed io ho ancora un'oretta disponibile prima di andare, e sfrutto quell'ora per giocare (tanto che ci torno a fare a letto). Anche se arrivo a punti topici, non mi e' mai capitato di fare tardi a lavoro perche' dovevo assolutamente completare l'area, o di tornarci il pomeriggio subito dopo essere tornati a casa. Certo, ho voglia di vedere come finisce, e mi capita che ci penso a lavoro (specie quando dovevo capire come togliermi dalle palle un boss che non ci riuscivo da giorni), come quando interrompi un buon libro e vuoi sapere come va avanti, ma se devo uscire o devo preparare la cena, per dire, pazienza, aspetto la prossima occasione...
Amare i videogiochi va bene, e se ci vuoi perdere un paio d'ore al giorno pure. L'importante e' non perdere la cognizione di causa. Se mentre giochi ti chiamano per cena e tu preferisci saltarla per continuare, allora li' bisogna cominciare a farsi qualche domanda...
Ti fa capire quanto la questione sia meno stramba di quello che pare a prima vista...
Anch'io quand'ero un fancazzista, per un breve periodo non facevo altro che giocare, soddisfare i bisogni essenziali e dormire.
Senza contare che l'essere in contatto con altri "video-drogati" da tutto in tutto il mondo mi costringeva spesso a stare sveglio a orari assurdi cambiando radicalmente le mie abitudini e lo stile di vita, si doveva essere tutti insieme quando c'era da fare un raid della durata di svariate ore, PvP o semplicemente expare tutti insieme, perchè se qualcuno del gruppo doveva lasciare poteva mandare a puttane il gioco di tutti gli altri.
Qualcuno dovrebbe vietare quel genere di videogiochi che hanno la presunzione di volersi sostituire alla vita reale, perchè spesso si perde la capacità di capire quando è il momento di fermarsi.
Detto questo, torno a giocare
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