DooM evolve finalmente Quake III Arena
Nei giorni scorsi si è svolta la Closed Beta di DooM, il nuovo titolo id Software basato su id Tech 6 che, per quanto riguarda il multiplayer, riporta in auge gli equilibri, le armi e le meccaniche di gioco dell'indimenticabile Quake III Arena. Ecco qui le nostre prime impressioni dopo aver partecipato alle fasi di Alpha e Beta.
di Rosario Grasso pubblicato il 05 Aprile 2016 nel canale VideogamesBethesdaDooM
Rocket Jump!
Quando il sottoscritto era un ragazzino, i giochi che andavano per la maggiore erano Unreal Tournament e Quake III Arena. Due titoli multiplayer, molto innovativi per i tempi grazie a certe idee geniali e modalità di gioco mai viste prima, che erano al tempo stesso responsabili dell'avanzamento tecnologico. Epic e id Software, infatti, introducevano le più recenti migliorie grafiche proprio tramite i loro titoli multiplayer di punta, che facevano discutere al punto da generare due agguerrite fazioni contrapposte.
Scontenterò i fan di Unreal, ma personalmente preferivo Quake III Arena. Era ancora più brutale e istantaneo, offrendo un bilanciamento per le armi che era unico e che sarebbe rimasto unico anche negli anni successivi. Il comportamento delle armi spaziava da un estremo all'altro: o molto veloci e scarsamente efficaci o lente ed esageratamente efficaci. E non parliamo dei movimenti, con il classico Rocket Jump, ovvero la capacità di proiettarsi in alto sfruttando lo spostamento d'aria causato dall'esplosione di un missile, che sarebbe diventato un'icona per quel genere di gioco.
I videogiochi, si sa, attraversano periodi di forte appannamento, durante i quali è complicato individuare una direzione corretta, il che si traduce in una retrocessione spesso dell'intero mercato. E questo è accaduto anche per il genere degli sparatutto futuristici adrenalinici e multiplayer come Unreal Tournament e Quake III Arena: insomma, per molti anni non ci sono state evoluzioni concrete al genere. Con la recente risalita degli indie e con l'affermarsi del modello free-to-play le cose sono cambiate: Epic sta producendo il suo Unreal Tournament free e id Softare ha rispolverato DooM.
Quando ho provato la Closed Alpha qualche mese fa mi sono meravigliato del fatto che Bethesda/id Software fossero effettivamente intenzionate a riproporre, in maniera quasi del tutto pedissequa, gli equilibri del vecchio Quake III Arena. Ritenevo quel genere di gioco, per l'appunto, esaurito, i giocatori non più interessati a balzare come dei matti per le mappe di gioco al fine di evitare un razzo o qualcos'altro di simile e dato per assodato l'affermazione di "ironsight", coperture e altre componenti più strategiche, meno istintive, che ormai troviamo in abbondanza nei giochi moderni.
Quella Closed Alpha era molto rudimentale, e infatti Bethesda imponeva l'NDA, mentre adesso incentiva chi ha provato la versione più recente a parlarne. Subito ci siamo accorti di come fosse stata nettamente migliorata rispetto alla versione precedente, ma allo stesso tempo come confermasse gli equilibri di gioco del mitico Quake III Arena. Ritmi forsennati, la necessità di doversi spostare in maniera estremamente rapida, e allo stesso tempo di conoscere alla perfezione le tempistiche di respawn delle varie componenti, così come di prevedere quello che sarà da lì a breve il comportamento degli avversari.
Insomma, in DooM, come in Quake III Arena prima, non c'è "ironsight", non c'è il tasto della corsa, non si ricaricano le armi e non c'è la mini-mappa: è sparatutto puro, in cui il giocatore deve trarre unico divertimento e appagamento dal semplice prendere la mira e colpire l'avversario. E non si perde neanche una frazione di tempo in azioni che non sono direttamente legate allo shooting, come da classica impostazione Romero/Carmack. Torna anche il famosissimo Rocket Jump, anche se questa volta praticare l'immortale tecnica produce una consistente perdita di energie vitali.
Per i giocatori più giovani, diciamo che questa continuità tra Quake e DooM non è da considerare fuori luogo, proprio perché la serie Quake fu pensata ai tempi da id Software come evoluzione di DooM, visto che riproponeva lo stesso scenario con il misto tra iper-tecnologico e horror e, soprattutto, le medesime meccaniche di gioco. Uscito nel 1999, Quake III Arena era l'incarnazione squisitamente multiplayer di DooM/Quake, dotato oltretutto di avveniristiche soluzioni tecniche come texture ed effetti sonori avanzati, oltre che le indimenticabili superfici curve. Quake III Arena, che poi sarebbe sfociato anche nella versione per web browser Quake Live, introduceva anche una serie di meccaniche di gioco multiplayer degne di nota, delle quali il Rocket Jump è solo un esempio. Il tutto basato su alcune armi tipiche della tradizione Quake come il Railgun, il Fulminatore e i Lancia razzi e granate.