Cities Skylines: un city builder indipendente e di qualità
Sono passate esattamente due settimane dalla release del gioco. L’hype iniziale ha portato Skylines alla vetta di quasi tutte le classifiche mondiali (per vendita ed apprezzamento del pubblico / critica). Oggi è il momento perfetto per capire se il progetto di Colossal Order sarà il primo di una lunga serie o semplicemente un piacevole ma breve ricordo.
di Gioacchino Visciola pubblicato il 24 Marzo 2015 nel canale VideogamesSteam
Grafica
Come potete immaginare Skylines non opta per un comparto grafica “spacca-mascella”, offrendo in cambio stabilità nelle performance, attenzione al dettaglio e vastità di oggetti a schermo.
Forse l’unica mancanza che mi sento di sottolineare è l’assenza di varianti del tempo atmosferico così come l’impossibilità di godersi la propria città di notte od al tramonto.
Le performance grafiche sono solide come la roccia, cosa riscontrabile anche nella stabilità del gioco stesso: mai un tentennamento, mai un calo ingiustificato; posso serenamente attestare che durante la mia esperienza non ho avuto nessun calo di frame.
E’ assurdo dover sottolineare un simile aspetto nei videogiochi, è come se nella recensione di una macchina osannassimo il fatto che il nostro veicolo non si è mai spento per caso, o ha perso giri tutto d’un tratto, senza motivo; purtroppo l’industria del nostro passatempo preferito oggi è così, maledettamente irritante e poco attenta anche alle regole basilari. I dettagli sono estremamente vari e divertenti da cercare / osservare. Provando il “First Person Mod”, ad esempio, si può notare come gli anziani camminino più lentamente dei giovincelli.
Anche la comunicazione al giocatore, tolto qualche raro caso, è eccellente: le acque inquinate sono chiaramente visibili, anche dallo spazio. Le stazioni autobus si riempiono in base alla domanda di passeggeri, gli imbuti stradali si notano a vista d’occhio, l’inquinamento rende gli alberi ed il terreno marroni e grigi; insomma, le informazioni visive non mancano e sono quelle classiche a cui noi siamo abituati.