Life is Strange: un prologo incoraggiante. Ma solo un prologo

Life is Strange: un prologo incoraggiante. Ma solo un prologo

Se in un qualsiasi prodotto di entrtainment - in particolar modo un videogame - inserite, come setting, il grande Nord Ovest (o ancora meglio: l’Oregon), avrete già tutta la mia attenzione. Proprio in Oregon, infatti, sono avvenute alcune delle ‘avventure’ più significative della mia vita. Se poi il gioco in questione si rivela essere un’avventura psicologica (che si basa più su dialoghi a scelta multipla, rispetto a cervellotici o pretestuosi enigmi), mi avrete molto probabilmente convinto e fatto felice.

di pubblicato il nel canale Videogames
Square Enix
 

Commento finale

LIS mi ha convinto, ma non fino in fondo: il prodotto di Square - Enix pesca in un immaginario del tutto gradevole e crea un mondo ben fatto e credibile. Presenta anche personaggi convincenti e davvero ben realizzati, mettendoli in relazione tra loro con abilità, sia su un canale ‘normale’, sia coinvolgendoli in situazioni paranormali e/o misteriose.

C’è tutto per raccontare una bella storia, anche se la sensazione è che questo primo episodio sia solo un prologo allargato: si è scoperto troppo poco e si è sperimentato ancora meno.

Dal punto di vista ludico, c’è molto da esplorare mentre azione ed enigmi restano davvero sullo sfondo, quanto a impegno richiesto e gratificazione: anche qui sarà necessario accelerare, in futuro.

Artisticamente, invece, LIS convince appieno, optando per la creazione - perfettamente riuscita - di un atmosfera delicata e soffusa, sia in termini visivi, sia in termini auditivi.

Molto dipenderà dalla piega che prenderanno gli eventi nei prossimi capitoli. Sarà certamente fondamentale, in questo senso, capire l’effettivo peso delle scelte sin qui operate del giocatore (nella speranza che si spostino maggiormente gli equilibri rispetto allo ‘stile-Telltale’).

12 Commenti
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Therinai20 Febbraio 2015, 19:04 #1
Grande Stefano, ci sta una recensione su questa produzione "atipica"
Leggo...
Therinai20 Febbraio 2015, 19:33 #2
la sensazione è che questo primo episodio sia solo un prologo allargato: si è scoperto troppo poco e si è sperimentato ancora meno.

Proprio quello che ho pensato quando lo "completai" la prima volta. E' una sorta di episodio pilota (o almeno spero, nel senso che spero che nei successivi episodi ci sia qualcosa in più.
Mi ha molto incuriosito il fatto che hai vissuto in Oregon. Io non so se i college negli states siano davvero così, ma mi sono sempre chiesto se questo tipo di contesto (football players, cheerleaders, club privati per i migliori, ricconi che possiedono istituzioni, contrapposti a nerd, poveracci di varia natura, eccetera) corrisponda alla realtà o sia ormai solo un puro e semplice stereotipo.

Comunque io ho comprato il gioco dopo aver letto le prime recensioni che facevano riferimento a Twin Peaks... mmm... voglio chiarire questo punto: ok, c'è il caso della scomparsa misteriosa di una giovane ragazza, di cui tutti parlano, ma occhio che la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi non sembrano voler ricalcare la strada linchyana. Si è molto più sulla linea della serie tv orientanta ai teenager yankees. Anche se ho letto che è farina francese, cosa davvero curiosa, devo verificare...

ps: però 4 stelle alla grafica... mah, non me ne intendo molto di grafica, ma mi sa che sei stato fin troppo generoso
Max_R20 Febbraio 2015, 21:28 #3
E' grandioso, ovvio poi che essendo il primo di cinque capitoli è solo un'intro.
Stefano Carnevali21 Febbraio 2015, 14:43 #4
Gli stereotipi più esagerati sono - per quanto potuto vedere in prima persona - soprattutto quelli legati alle comunità locali: troppa narrativa ci ha inculcato l'idea che, nei grandi spazi boscosi del nord-ovest Usa, possa succedere di tutto, le persone odino gli stranieri, i segreti si perdano nelle foreste di conifere...
Io in Oregon ho trovato solo gente aperta, ospitale e tutt'altro che inquietante.
Certo, l'Oregon è sì uno stato rurale, ma è uno stato ricco e progressista: lì la gente ha una cultura media piuttosto elevata e anche una buona disponibilità economica.
Magari le cose, in qualche Stato degli Appalachi, potrebbero davvero essere un po' più 'paurose.'
Poi, per carità, quei grandi spazi, alle volte, ti fanno 'pensare male'... perché il resto della civiltà è lontano sul serio (non si ha davvero l'idea di quanto l'America sia grande!!!)... però non posso assolutamente dire di avere avuto mai sensazioni credibilmente preoccupanti.

Quanto al discorso college, esistono per davvero le suddivisioni in club e confraternite... con i vari campanilismi del caso.
Nelle comunità di dimensioni non troppo elevate, però (penso alla realtà di Portland o della città universitaria di Eugene), la cosa che più incide è il fare alleanza contro l'esterno. Per cui c'è molto cameratismo, molta comunione di intenti (da qui il grande peso dello sport universitario, vero fenomeno culturale per l'intera città.

Twin Peaks: potremmo avere sviluppi di LIS che vadano sul serio in quella direzione. Gli ingredienti ci sono tutti: rapimento, segreti, paranormale... Io mi aspetto (spero?) un'accelerata abbastanza presto.

Grafica: non ho valutato quella di LIS solo a 'livello di potenza di calcolo': per me è stata questione di stile. E, in questo caso, hanno davvero fatto centro: LIS funziona in tutto e per tutto!
Max_R21 Febbraio 2015, 14:51 #5
Originariamente inviato da: Stefano Carnevali
Gli stereotipi più esagerati sono - per quanto potuto vedere in prima persona - soprattutto quelli legati alle comunità locali: troppa narrativa ci ha inculcato l'idea che, nei grandi spazi boscosi del nord-ovest Usa, possa succedere di tutto, le persone odino gli stranieri, i segreti si perdano nelle foreste di conifere...
Io in Oregon ho trovato solo gente aperta, ospitale e tutt'altro che inquietante.
Certo, l'Oregon è sì uno stato rurale, ma è uno stato ricco e progressista: lì la gente ha una cultura media piuttosto elevata e anche una buona disponibilità economica.
Magari le cose, in qualche Stato degli Appalachi, potrebbero davvero essere un po' più 'paurose.'
Poi, per carità, quei grandi spazi, alle volte, ti fanno 'pensare male'... perché il resto della civiltà è lontano sul serio (non si ha davvero l'idea di quanto l'America sia grande!!!)... però non posso assolutamente dire di avere avuto mai sensazioni credibilmente preoccupanti.

Quanto al discorso college, esistono per davvero le suddivisioni in club e confraternite... con i vari campanilismi del caso.
Nelle comunità di dimensioni non troppo elevate, però (penso alla realtà di Portland o della città universitaria di Eugene), la cosa che più incide è il fare alleanza contro l'esterno. Per cui c'è molto cameratismo, molta comunione di intenti (da qui il grande peso dello sport universitario, vero fenomeno culturale per l'intera città.

Twin Peaks: potremmo avere sviluppi di LIS che vadano sul serio in quella direzione. Gli ingredienti ci sono tutti: rapimento, segreti, paranormale... Io mi aspetto (spero?) un'accelerata abbastanza presto.

Grafica: non ho valutato quella di LIS solo a 'livello di potenza di calcolo': per me è stata questione di stile. E, in questo caso, hanno davvero fatto centro: LIS funziona in tutto e per tutto!


E' un gioco ed è ovvio che vada abbastanza per stereotipi e che debba succedere qualcosa al fine dello stesso
Stefano Carnevali21 Febbraio 2015, 15:50 #6
Sono d'accordo con te, riguardo al gioco, Max_R.
Ma la mia risposta era per Therinai e si riferiva al contesto del nostro immaginario complessivo, paragonato alla realtà
Therinai21 Febbraio 2015, 16:41 #7
Originariamente inviato da: Stefano Carnevali
Gli stereotipi più esagerati sono - per quanto potuto vedere in prima persona - soprattutto quelli legati alle comunità locali: troppa narrativa ci ha inculcato l'idea che, nei grandi spazi boscosi del nord-ovest Usa, possa succedere di tutto, le persone odino gli stranieri, i segreti si perdano nelle foreste di conifere...
Io in Oregon ho trovato solo gente aperta, ospitale e tutt'altro che inquietante.
Certo, l'Oregon è sì uno stato rurale, ma è uno stato ricco e progressista: lì la gente ha una cultura media piuttosto elevata e anche una buona disponibilità economica.
Magari le cose, in qualche Stato degli Appalachi, potrebbero davvero essere un po' più 'paurose.'
Poi, per carità, quei grandi spazi, alle volte, ti fanno 'pensare male'... perché il resto della civiltà è lontano sul serio (non si ha davvero l'idea di quanto l'America sia grande!!!)... però non posso assolutamente dire di avere avuto mai sensazioni credibilmente preoccupanti.

Quanto al discorso college, esistono per davvero le suddivisioni in club e confraternite... con i vari campanilismi del caso.
Nelle comunità di dimensioni non troppo elevate, però (penso alla realtà di Portland o della città universitaria di Eugene), la cosa che più incide è il fare alleanza contro l'esterno. Per cui c'è molto cameratismo, molta comunione di intenti (da qui il grande peso dello sport universitario, vero fenomeno culturale per l'intera città.

Twin Peaks: potremmo avere sviluppi di LIS che vadano sul serio in quella direzione. Gli ingredienti ci sono tutti: rapimento, segreti, paranormale... Io mi aspetto (spero?) un'accelerata abbastanza presto.

Grafica: non ho valutato quella di LIS solo a 'livello di potenza di calcolo': per me è stata questione di stile. E, in questo caso, hanno davvero fatto centro: LIS funziona in tutto e per tutto!

Io lo spero che gli svolgimenti si avvicinino a twin peaks, per me quella produzione è sacra, mai sono riuscito a seguire un'intera stagione di una serie tv dopo aver visto twin peaks (e, per citare la protagonista di LIS: non sono un hipster )
Sulla grafica hai pienamente ragione, stilisticamente è stato fatto un bel lavoro, curato fotograficamente piuttosto che dal punto di vista degli effetti e del dettaglio nudo e crudo, come è giusto che sia per una produzione di questo genere.
Non ci resta che aspettare i prossimi episodi. Spero che non faccia successo questo modello altrimenti oltre ai dlc spopoleranno i videogiochi ad episodi, mi viene l'ansia solo a pensaci
Max_R21 Febbraio 2015, 17:03 #8
Ma anche le musiche e (per fortuna) il doppiaggio sono azzeccatissimi. Anche il fattore sovrannaturale è stato gestito bene senza eccessi: speriamo continuino così.
Stefano Carnevali21 Febbraio 2015, 18:56 #9
Non sono nemmeno io 'tranquillo' circa queste produzioni a puntate... non fanno bene a nessuno, anche perché non credo che generino introiti accresciuti... anzi...
Se Twin Peaks significa così tanto per te, hai mai dato un'occasione a Deadly Premonitions?
Nonostante qualche indubbio limite strutturale, a livello narrativo risulta un 'tributo' davvero azzeccato!

Sì: bene anche per la colonna sonora, Max_R. Quanto al doppiaggio... il mio giudizio è un po' meno entusiasta: non sempre 'trasporta' come dovrebbe!
Therinai21 Febbraio 2015, 19:13 #10
Originariamente inviato da: Stefano Carnevali
Se Twin Peaks significa così tanto per te, hai mai dato un'occasione a Deadly Premonitions?
Nonostante qualche indubbio limite strutturale, a livello narrativo risulta un 'tributo' davvero azzeccato!

Accetto volentieri il consiglio

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