La Terra di Mezzo L'Ombra di Mordor: finalmente un gioco su Il Signore degli Anelli ben fatto

La Terra di Mezzo L'Ombra di Mordor: finalmente un gioco su Il Signore degli Anelli ben fatto

Un'inaspettata novità da parte dei ragazzi di Monolith Productions che hanno portato nell'ormai consumato filone di videogiochi ambientati nel mondo del Signore degli Anelli una ventata di aria fresca. L'Ombra di Mordor, come vedremo nel corso della recensione, si rivela infatti un prodotto innovativo, divertente e di ottima qualità.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Introduzione

Sono ormai anni che, sulla scia del successo del Signore degli Anelli prima e de Lo Hobbit dopo, software house di tutto il mondo propongono videogiochi ambientati nel mondo fantastico creato da J.R.R.Tolkien cercando, chi più chi meno, di ricalcare la storia raccontata nei libri. Ovvia la motivazione: il successo cinematografico equivale ad un numero quasi sterminato di potenziali videogiocatori, hardcore e non, tutti legati dall'amore per le vicende della Terra di Mezzo e all'interesse nello scoprire i dettagli anche più microscopici della trama che spesso le pellicole non riescono ad approfondire per non appesantirne troppo il ritmo narrativo.

La prima impressione avuta nel sentire parlare dell'Ombra di Mordor è stata un misto di stupore e interesse: il filone videoludico, almeno a livello di trama, è stato ormai pienamente usato e riusato in molti altri titoli e, trovandoci a cavallo tra il secondo e il terzo film de Lo Hobbit, non riuscivo a capire quale fosse il senso di far uscire un videogioco apparentemente slegato dalla trama dei film.

La verità è semplice e geniale: i ragazzi di Monolith non hanno neanche per un attimo cercato di reinterpretare la trama dei libri ma hanno completamente e liberamente inventato una nuova storia ambientata a cavallo tra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

A questo punto un vero fan della saga rimarrebbe inorridito: quale blasfemo potrebbe anche solo lontanamente pensare di poter eguagliare la qualità di scrittura di Tolkien o quella di regista di Peter Jackson per descrivere un mondo così complesso e variegato? Eppure...ma non corriamo troppo.

Un aspetto fondamentale che va assolutamente analizzato riguarda come il gioco sia stato presentato: gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un vero e proprio bombardamento da parte di alcuni Blockbuster del mondo videoludico (ad esempio Assassin's Creed, Call of Duty, Battlefield, GTA o Watch Dogs per ricordarne alcuni) che ci hanno abituati a mesi e mesi di pubblicità incalzanti (spesso anche in TV) seguiti da eventi di portata globale succeduti a loro volta dall'ira dei fan ormai isterici a causa di numerosi problemi di lancio. È ormai consuetudine infatti che i titoli tripla A escano con una patch al day 0 e, purtroppo, presentino moltissimi problemi di stabilità e ottimizzazione subito dopo il lancio (spesso risolti solo dopo mesi o anni). Il mondo dei videogiochi è ormai diventato così frenetico che per le software house stesse l'unico obiettivo è rilasciare il nuovo titolo entro la scadenza del publisher, non importa a che prezzo. Ovviamente per noi customer il prezzo da pagare è quello pieno, scordiamoci uno sconto per sospetto "prodotto incompleto".

Stupiscono quindi sia il fatto che un titolo ambientato nel mondo del Signore degli Anelli non abbia avuto una campagna pubblicitaria così aggressiva sia che il prodotto proposto da Monolith Productions sia, a tutti gli effetti, un gioco pulito e completo: già nella versione review per PC non è mai andato in crash e offriva un framerate molto alto e, pur in mancanza della possibilità di combattere Sauron se non tramite DLC, si può definire veramente vasto e completo.

 
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