Destiny, lo shooter multiplayer da 500 milioni di dollari

Destiny, lo shooter multiplayer da 500 milioni di dollari

L'Alpha Test che si è svolto nello scorso fine settimana ci ha permesso di avere finalmente le idee chiare sul nuovo attesissimo shooter di Bungie. Tra modalità co-op e competitive, uno scenario affascinante e il classico gameplay di Halo, c'è veramente l'occasione per avere un titolo molto interessante con diverse caratteristiche inedite, perlomeno in questa forma.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

L'ultima città rimasta

La prima cosa che il giocatore deve scegliere è la classe di appartenenza del proprio personaggio, tra Titano, Cacciatore e Stregone; insieme alla razza, ovvero tra Umani, Insonni e i cibernetici EXO. La parte del grande mondo di gioco che probabilmente il giocatore affronterà per prima è quella del "social hub", ovvero la zona dove potrà controllare la posta, acquistare nuovi pezzi di armatura, gettare oggetti ormai inutili, acquisire nuove armi e ingaggiare nuove sfide di tipo player-vs.-environment o player-vs.-player che permettono di accumulare punti esperienza e di migliorare la propria reputazione all'interno del mondo di gioco.

Nel social hub ci sono tanti npc con cui è possibile interagire, tra cui il Criptarca, dal quale occorre tornare ogni volta che si trova un Engramma, ossia una pietra che può essere scambiata per un particolare pezzo d'armatura, solitamente raro e molto potente. Il social hub si trova su un'alta Torre, dalla quale è possibile anche osservare il Viaggiatore, ovvero il corpo celeste che "protegge" ciò che resta dell'umanità, come abbiamo visto nella pagina precedente.

La contestualizzazione fantascientifica di Destiny è un elemento su cui Bungie si è concentrata moltissimo. Ed è proprio la profondità dello scenario che colpisce, visto che è stata soppesata nei minimi dettagli: dagli effetti sonori alle animazioni, dalle texture alle sequenze di intermezzo. Da questo punto di vista abbiamo notato come anche Mass Effect sia stata una fonte di ispirazione, visto che Destiny lo ricorda per il tipo di abbigliamento dei personaggi e per alcuni effetti sonori, oltre che per il ricorso all'inquadratura in terza persona per alcune sporadiche parti di gioco, strutturata proprio in modo da evidenziare questi elementi.

Nella parte di social hub ci sono anche diversi mercanti e il deposito, in cui è possibile conservare le ricchezze raccolte in giro ma non indispensabili nell'immediato. La Torre, d'altra parte, è il luogo sicuro del mondo di gioco di Destiny, nel senso che è sì possibile incontrare altri giocatori ma questi sono in versione inoffensiva. Non ci sono scontri mortali in questa parte dell'universo di Destiny, ma solo relazioni pacifiche.

Tutto diventa più adrenalinico, quindi, nel momento in cui si abbandona la parte sicura e ci si sposta nelle zone con gameplay co-operativo o competitivo. La mappa Antica Russia costituisce una vasta zona da esplorare liberamente, ed è la parte che Bungie mostrò per prima quando rivelò Destiny al precedente E3. In questa vasta zona di gioco è possibile incontrare altri personaggi, e quindi altri giocatori, con cui si possono stringere alleanze al volo per affrontare le missioni, come se ci si trovasse in un enorme dungeon pubblico.

Bisogna, inoltre, considerare come Destiny sia molto più dinamico rispetto a un MMORPG tradizionale, richiedendo al giocatore anche l'abilità del prendere la mira (per quanto ci sia un forte auto-aim: si spera, disabilitabile) da aggiungere all'abilità dello spostamento e alla necessità di evitare il fuoco del nemico. Da questo punto di vista, quindi, potrebbe risultare meno abbordabile rispetto a un clone di World of Warcraft, ma sicuramente più gratificante per il giocatore appassionato di shooter, che può quindi far valere la sua skill anche in questo senso. Il tutto da considerare all'interno del discorso della customizzazione e della progressione del personaggio, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti.

L'Antica Russia si può velocemente esplorare anche a bordo dell'hovercraft di cui sono dotati i personaggi di Destiny, anche conosciuto come Astore. Si può attivare il propulsore per compiere uno scatto repentino, oppure rinunciare a questo effetto di turbo quando si percorrono gli spazi più ostici. L'Astore è riprodotto in maniera accattivante, ed è dotato di effetti sonori che sottolineano ancora una volta il contesto fantascientifico individuato da Bungie. L'Astore non presenta a bordo armi letali, ma può letteralmente schiacciare i nemici gestiti dall'IA.

Ci sono poi le missioni della Trama principale, di cui è stato possibile avere un assaggio visto che nell'Alpha Bungie ha inserito una di queste missioni. Quando si decide di andare avanti con la Trama, il sistema teletrasporta il personaggio in prossimità del luogo in cui si svolgerà la missione. Basta, quindi, entrare nell'area per iniziare la quest. In questo caso si è trattato di annientare una lunga sequenza di Caduti, ovvero la razza aliena che ha invaso e quasi interamente distrutto la Terra. L'ambientazione alternava a ritmo sostenuto location al chiuso e location aperte, e proprio questa alternanza sembra una delle cose più riuscite in Destiny.

Si ha la sensazione, infatti, che Bungie intenta sfruttare le zone di penombra, e quindi i momenti in cui ci si trova all'interno di edifici, per ricreare i momenti più enfatici, quando risultano sottolineati alcuni elementi del lore e della stessa storia che fa da contorno alla parte di azione e di esplorazione. Una voce narrante, inoltre, ragguaglia il giocatore sugli eventi e sulla storia di certi luoghi.

La parte di Trama è la più delicata di Destiny, e sarà possibile valutarla in maniera circostanziata solamente quando si avrà modo di provare la versione definitiva del gioco Bungie. Bisogna vedere quante ore richiederà al giocatore per essere completata e, soprattutto, il suo livello di profondità e di imprevedibilità. Bungie ha promesso che manterrà sempre aggiornato Destiny con il rilascio periodico di contenuti inediti, e questo potrebbe essere un buon viatico per mantenere costantemente interessante questa parte del gioco.

 
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