Outlast: un horror che più survival non si può

Outlast: un horror che più survival non si può

Il Playstation Network mette a disposizione degli utenti una piccola chicca che Red Barrels aveva già offerto ai PC gamers. Se state cercando un vero survival horror vi trovate sulla pagina giusta.

di pubblicato il nel canale Videogames
PlaystationSony
 

Conclusioni

Outlast mi ha convinto. La storia che propone, per quanto non rivoluzionaria, é comunque ben impostata e tocca i 'punti giusti', a cavallo tra scienza e occulto.

Per larghe fasi, quella offerta dal prodotto di Red Barrels, risulta una delle esperienze videoludiche più terrorizzanti degli ultimi anni. Outlast costruisce la paura con un cocktail di espedienti efficaci, magari non del tutto originali, ma miscelati con piglio innovativo e buon senso.

Tralasciando i 'meriti' del setting e della narrazione, quello che stupisce, nella realizzazione artistica di Outlast, è la colonna sonora. Raramente, infatti, un gioco ha avuto brani cosí adatti ad accompagnare l'azione. Geniale, anche se solitamente estemporanea, l'introduzione di melodie che paiono estranee alla musica di sottofondo (l'effetto è come se qualcuno stia cantando nei pressi delle stanze dove si svolge l'azione) nei momenti più incerti del gioco: l'utente, cosí, viene letteralmente incalzato dal crescere del tono o del volume di questi 'canti' ed è portato ad agire con molta più urgenza. La grafica, invece, non fa gridare al miracolo, ma 'zoppica' solo nei primi piani dei nemici, che tradiscono meno originalità e meno mostruosità di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi.

Gli altri - importantissimi - ingredienti spaventosi che Red Barrels ha usato con maestria sono la passività e la telecamera di Miles Upshur. Il nostro, infatti, è un giornalista, per cui, in modo del tutto coerente, non ha nessuna particolare voglia (o capacità) di combattere. Questo vuol dire che Upshur, di fronte al nemico, non potrà fare altro che nascondersi o fuggire. Il tutto contribuisce ad accrescere l'ansia del giocatore e la 'partecipazione' garantita dal protagonista (che nelle fasi più concitate ansima pesantemente o assume un incedere maggiormente incerto) a queste sensazioni, non è che la ciliegina sulla paurosa torta di Outlast.

Per quanto riguarda la telecamera, essa va considerata come una delle chiavi di volta del gioco. Di fatto, è l'unico oggetto che Upshur potrà costantemente portare con sè. La camera ha una funzione fondamentale: consente - grazie al proprio obiettivo a infrarossi - a Miles di vedere al buio (consumando, in questo modo, le batterie). Per lunghe fasi di gioco, quindi, osserveremo il mondo di Outlast attraverso un obiettivo. Con le distorsioni, le incertezze, le interferenze e i movimenti 'nervosi' che ne conseguono. L'effetto - come recenti film horror di successo insegnano - è decisamente ansiogeno.

Laddove Outlast fatica maggiormente, però, è dal punto di vista della giocabilità. Se nelle fasi di esplorazione (almeno fin quando non si intuisce che le diverse aree di gioco sono 'a tenuta stagna', per cui non ci si potrà imbattere in brutte sorprese 'esterne') la paura è tangibile, nelle fasi di scontro - che sono un po' il cuore ludico di Outlast - si rilevano limiti strutturali che aprono la strada a noia e frustrazione. In questo modo la paura cala e viene sostituita 'solo' dallo spavento.

L'IA, non particolarmente brillante (si dimentica troppo facilmente del giocatore), non denota regole di comportamento chiare ed univoche, che possano consentire al giocatore di sviluppare contromisure regolari ed efficaci. Di fatto, ci troveremo impegnati in 'nascondini' mortali con l'indifeso Upshur che, in aree più o meno estese, dovrà aprirsi una via d'uscita (trovando chiavi, ripristinando l'energia elettrica etc...). Quello che non va è la sostanziale scostanza che si verifica in queste fasi: buio, silenzio e nascondigli non sono sempre e univocamente sicuri. In certe situazcondotta precedentemente risultata efficace, ci farà scoprire e viceversa. E se consideriamo che i nemici paiono poter sempre vedere al buio e che Upshur non potrà praticamente mai eliminare una minaccia in modo definitivo, si capirà come le fasi di scontro con i nemici (specie a livelli alti di difficoltà) scadranno presto in un tedioso trial and error, costituito da qualche cautela e fughe fragorose. In questo modo, la paura cede il passo allo spavento un po' troppo spesso.

Peccato, perché nel complesso l'offerta di Outlast è di una qualità davvero 'spaventosa'.

A conti fatti, comunque, visto il prezzo (18,99 €) e la durata tutto sommato adeguata (circa 5 ore) per un titolo proposto a costo budget, mi sento di consigliare a tutti i cuori impavidi in cerca di emozioni forti l'esperienza di un viaggio nella clinica psichiatrica di Mount Massive.

11 Commenti
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Varg8717 Febbraio 2014, 20:01 #1
Insomma, da acquistare con un -75% durante i saldi.
hexaae17 Febbraio 2014, 21:29 #2
Quanta "bella" immondizia dozzinale di questi tempi... Ebbasta con 'sti survival/horror o le solite tech-demo FPS di guerra tanto di moda...
Khronos17 Febbraio 2014, 23:05 #3
@redazione
controllino il capitolo 4, non è scritto in lingua italiana.
Maury17 Febbraio 2014, 23:33 #4
Questo gioco è veramente bello, ti prende dall'inizio alla fine con veri momenti di terrore e in ogni caso un senso di paura che non ti lascia mai!

Provatelo, merita
maxmax8018 Febbraio 2014, 00:13 #5
ho letto per puro caso la recensione:

fino a pagina 3 mi è venuta voglia di comprare il gioco, anche se non son un videogiocatore
a pagina 4 il gioco viene smontato come una roba banale con tanti difetti che ti fanno passare la voglia di giocare.
a pagina 5 il gioco " ha convinto" e torna ad essere uno dei più spaventosi mai visti...

ma il recensore è lo stesso?
JamesTrab18 Febbraio 2014, 02:23 #6
Originariamente inviato da: Maury
Questo gioco è veramente bello, ti prende dall'inizio alla fine con veri momenti di terrore e in ogni caso un senso di paura che non ti lascia mai!

Provatelo, merita


Quoto.
Il gioco è splendido. L'immersione è incredibile e mette un'adrenalina impressionante. Pure le location sono suggestive e la "storia" a suo modo è ben realizzata.
L'ho forse preferito ad Amnesia.. imho un giocone.
sertopica18 Febbraio 2014, 09:44 #7
Che dite, io che mi sono ca*ato addosso già al primo livello di Dead Space potrei farcela?
Kael18 Febbraio 2014, 11:58 #8
L'ho preso a 5€, più o meno, non ricordo bene, su steam a Natale. Essendo cortino è un buon prezzo, per il resto è valido come survival horror, con alcuni punti molto interessanti.
A prezzo pieno non l'avrei preso, devo dire, ma se vi capita scontato e vi piace il genere un pensiero ce lo sipuò fare.
jolly7418 Febbraio 2014, 15:12 #9
Originariamente inviato da: sertopica
Che dite, io che mi sono ca*ato addosso già al primo livello di Dead Space potrei farcela?


Se ti ha fatto quell'effetto Dead Space, questo lascialo stare e se proprio guardati un walktrough sul tubo
Maury18 Febbraio 2014, 19:21 #10
Originariamente inviato da: sertopica
Che dite, io che mi sono ca*ato addosso già al primo livello di Dead Space potrei farcela?


Lascia stare è meglio

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