Madden NFL 25: un quarto di secolo celebrato degnamente

Madden NFL 25: un quarto di secolo celebrato degnamente

Considerando il football così ‘centrale’, negli equilibri dell’entertainment Usa, va da sé rilevare l’indubbia rilevanza della saga di Madden. Il simulatore dedicato alla palla ovale di Ea, infatti, è sempre tra i giochi più diffusi, amati e criticati dell’intero panorama videoludico americano.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Air Ball

Il fatto che le corse siano così evolute, non deve far pensare che il gioco di passaggio sia finito nel dimenticatoio. Come ovvio, infatti, dopo aver ricevuto il lancio, il wide receiver di turno, si trasforma in un corridore, che può sfruttare tutte le mosse tipiche del RB, illustrate poco fa.

La gestione del QB non ha subito particolari variazioni, anche se c’è la sensazione che finalmente le traiettorie dei lanci – impostate tramite lo stick sinistro – abbiano un peso marcato sull’esito effettivo del passaggio. Certo, però, che le cose cambiano quando si decide di sfruttare un attacco a opzione, come spiegato in precedenza.

Rinnovato, e di molto, anche tutto il sistema di menu per decidere le modifiche alla formazione o agli schemi prima dello snap. Le opzioni sono pressoché le stesse, ma ora sono state organizzate in modo molto più efficace e razionale. Sia in difesa, sia in attacco, insomma, tutto è sotto controllo e, nei pochi secondi prima dell’azione, dopo aver letto le intenzioni dell’avversario, si potranno adottare delle contromisure ad hoc.

Da quanto spiegato fin qui, appare evidente come difendere, in Madden 25, possa rivelarsi problematico. Effettivamente, le armi dell’attacco non sono mai state così potenti. Però anche le defensive line hanno importanti frecce al proprio arco. Anzitutto c’è la grande fisicità dell’episiodio di quest’anno, che va a premiare l’utente soprattutto quando si difende. Infatti, è in queste occasioni che il giocatore potrà davvero prendere il controllo della prima linea (durante le fasi d’attacco, invece, guideremo QB, RB, WR), sfruttando così appieno il potenziato motore fisico di gioco. Utilizzando stick e trigger, infatti, si potrà prendere a ‘manate’ e spintoni l’avversario, facendoci spazio – con un controllo mai visto prima – fino al QB dell’altra squadra, per mettere a segno violentissimi e gratificanti sack. Tutta questa fase di difesa in ‘prima linea’, pare davvero ben strutturata: è realistica e controllabile. Divertente.

Qualcosa in meno, invece, si ha decidendo di vestire i panni di corner back e difensori ‘in profondità’: seguire manualmente gli attaccanti avversari è complesso, per cui è sempre preferibile assumere il controllo del giocatore solo all’ultimo, provando semplicemente a posizionarsi in prossimità del WR designato per la ricezione, provando a stoppare l’ovale per tempo.

Non è un caso se in Madden 25 è stato inserito un potente, completo e chiaro tutorial sottoforma di sfide impegnative e divertenti. Questa è la riprova di come, in alcuni settori di campo, molto sia cambiato. Per apprezzare a fondo Madden 25 è quindi necessario imparare alcune nuove, interessanti dinamiche, che l’utente esperto attendeva da tempo. Insomma: il feeling complessivo non è quello di una rivoluzione totale, ma nei dettagli è proprio così. E in Madden non si vedeva da tempo.

 
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