Batman Arkham Origins: avventure e tecnologia a Gotham City

Batman Arkham Origins: avventure e tecnologia a Gotham City

Eccovi le nostre impressioni su Batman Arkham Origins, dopo aver completato la campagna e provato la parte multiplayer. Dedichiamo molto spazio alle caratteristiche grafiche, visto che il nuovo titolo della serie di Batman è uno fra quelli in cui le differenze tra l'impatto grafico in DirectX 11 e in DirectX 9 sono più marcate. Le immagini che trovate nelle varie pagine dell'articolo sono fornite dal produttore, mentre quelle nella gallery sono homemade.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

DoF, HBAO+ e PCSS

Batman Arkham Origins, poi, supporta la nuova tecnica di Depth-of-Field di Nvidia, che genera effetti bokeh senza un impatto sulle prestazioni, trasformando le texture in modo da abbinare la corretta forma approssimativa agli sfondi fuori fuoco. Nvidia Depth-of-Field si può notare nel caso del rallentamento dell'immagine che si ottiene quando si atterra l'ultimo nemico di un gruppo, quando si esegue lo zoom con un gadget o quando si usa il Sequenziatore Crittografico. Il nuovo effetto si nota bene nelle due immagini sottostanti: quella in alto non ha NVDOF abilitato, quella in basso si.

Batman Arkham Origins

Depth-of-Field

Dell'HBAO+ abbiamo parlato già nell'articolo su Splinter Cell Blacklist prima menzionato. Il primo obiettivo con HBAO+ è quello di rendere l'algoritmo abbastanza veloce da renderizzare l'occlusione ambientale in piena risoluzione a 1920x1200 con le GPU più potenti (da GeForce GTX 660 in poi). HBAO+ poi offre un'ottimizzazione su quali campioni vengono scelti dal depth buffer. Inoltre, consegna delle immagini più rifinite e gradevoli alla vista nel caso l'effetto sia applicato su oggetti sottili come erba, foglie e vetro, per i quali la precedente applicazione dell'occlusione ambientale era più problematica. HBAO+ non solo migliora la qualità delle immagini, dunque, ma garantisce anche prestazioni velocistiche superiori.

HBAO+

HBAO+ richiede alla GPU, nel caso di GeForce GTX 680, 2,7ms quando viene renderizzato a 1920x1200, mentre il vecchio HBAO richiede alla stessa GPU 9,2ms. Queste tempistiche tengono conto di tutti i passaggi necessari per renderizzare completamente l'effetto di occlusione ambientale.

Percentage-Closer Soft Shadows (PCSS) consente, invece, di avere tre miglioramenti principali: i bordi delle ombre diventano progressivamente più morbidi man mano che ci si allontana dall'oggetto che proietta l'ombra, riduce l'aliasing rispetto alla tecnica originale e consente di gestire la sovrapposizione delle ombre dei personaggi senza la creazione di porzioni di ombra oscurate due volte.

Percentage-Closer Soft Shadows

Come altri giochi recentemente rilasciati, poi, Batman Arkham Origins offre il filtro di anti-aliasing temporale TXAA. Questo filtro mantiene l'effetto di smussamento dei bordi anche nel caso di movimenti estremamente repentini. L'immagine risulta più spettacolare, gli spostamenti più fluidi e più "morbidi", con maggiore effetto di blurring. Insomma, tutto è più coinvolgente e ancora più sontuoso allo sguardo. Altri dettagli su questa tecnica si trovano qui.

TXAA

Dal punto di vista prestazionale, Batman Arkham Origins risulta ottimizzato come i suoi predecessori. Su PC dotato di CPU Intel i5-2500k, GeForce GTX 570 e 8 GB di RAM riusciamo a giocare a 60 fps, senza rallentamenti, impostando il livello di dettaglio sui valori medi e utilizzando il filtro MSAA 2X, senza rinunciare agli effetti DirectX 11. Sull'altro PC di test, dotato, invece, di CPU Intel i5-750, GeForce GTX 660 Ti e 8 GB di RAM giochiamo a 60 fps con livelli di dettaglio al massimo, filtro TXAA e tutti gli effetti DirectX 11 abilitati. Questo vale con PhysX disabilitato, invece con PhysX impostato su "alto" con la seconda configurazione, sempre con sincronizzazione verticale abilitata, giochiamo a 60 frame solo quando si è fuori dai combattimenti, mentre nelle situazioni più caotiche il frame rate scende a 30. Si tratta, ovviamente, solo di indicazioni generiche, che vi forniamo per valutare la stabilità del motore grafico. Ci occuperemo dei benchmark nel dettaglio con gli articoli sulle schede video pubblicati su Hardware Upgrade.

 
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