The Bureau Xcom Declassified: di nuovo a caccia di alieni
L’America è sotto attacco. Dobbiamo presumere il peggio, ovvero la caduta del governo e di tutte le forze militari. I sovietici sono un lontano ricordo; il nemico è crudele, preciso, e conosce tutto di noi. Una sola struttura ed un solo uomo, contro l’ignoto.
di Gioacchino Visciola pubblicato il 04 Settembre 2013 nel canale VideogamesVigilo et Confido - Conclusioni
Prima di trarre conclusioni, lasciate che mi esprima liberamente su un punto che non ho potuto affrontare in precedenza, in quanto non avvicinabile a nessun macro-aspetto del gioco.
Tutti gli appassionati della serie rimarranno un po’ di sasso per certe incongruenze relative al mondo di gioco. Lasciate che mi spieghi: l’Xcom nasce in quegli anni per “limitare” la minaccia aliena, e soprattutto per impedire che la popolazione venga a conoscenza della stessa.
Ebbene, sin dai primi momenti non si capisce come tale segretezza sia potuta resistere sino ai giorni nostri (ai giorni di Xcom Enemy Unknown, per intenderci). Ogni volta che interveniamo è perché gli alieni hanno devastato o una cittadina, un’università, una base militare o qualcosa di parimenti grosso e importante. Neanche Will Smith e la statua della libertà-cancella memoria potrebbero impedire una fuga di informazioni di proporzioni bibliche, e le spiegazioni che danno in gioco non reggono minimamente. E no, benché vi dicano il contrario, i palloni aerostatici non fanno quei crateri.
Ci sono tante altre piccole incongruenze, come l’uso sin dai primi istanti di gioco del famoso Medikit per rianimare i propri colleghi, così come l’utilizzo di armi avanzatissime di cui non si trova traccia nei predecessori.
A parte questo, sento che The Bureau: Xcom Declassified sia una buona aggiunta al banchetto degli Xcom, ma che sia “tenuto a freno” da alcuni intoppi dovuti all’indecisione. La modalità tattica è divertente, e si sposa perfettamente con la freneticità del genere TPS; è la macchinosità degli ordini che impatta negativamente sul divertimento dato dal combattimento. La storia, dopo un inizio lento e poco intrigante, si riprende in maniera interessante verso la fine. Purtroppo tutta la fase di “decisioni di conseguenze” a cui eravamo abituati nei predecessori è sparita. A noi scegliere quando fare qualcosa, e soprattutto se farla. Sul comparto grafico ed audio vi è poco da eccepire, essendo tutto molto caratteristico ed unico nel suo genere.
Credo fermamente che The Bureau sia un buon gioco, ma lontano da quello che realmente poteva essere. Molte buone scelte di gameplay potevano essere limate con maggiore attenzione. Si poteva osare di più, distaccandosi maggiormente dalla serie a turni. Forse era il caso di un taglio netto, o forse no. E’ un po’ come la verità sugli alieni: Non lo sapremo mai.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' vero, devo fare Mea Culpa. Mi sono fatto trascinare dal racconto
Vedo di aggiustare appena è possibile.
Ad ogni modo, in attesa della correzione, ecco il quote della parte che ti interessa:
Attendiamo con ansia l'espansione di Enemy Unknown.
queste incursioni di sparatuttionei miei giochi preferiti di sempre proprio non le tollero, prima Falllout, poi Syndicate ed ora anche X-Com.
Attendiamo con ansia l'espansione di Enemy Unknown.
queste incursioni di sparatuttionei miei giochi preferiti di sempre proprio non le tollero, prima Falllout, poi Syndicate ed ora anche X-Com.
Guarda, si fosse passato più tempo sulla limatura del gioco, ci saremmo potuti trovare davanti ad un altro prodotto.
L'idea in sé non è malvagia.
Purtroppo, come ho scritto nell'articolo, non si saprà mai.
L'idea in sé non è malvagia.
Purtroppo, come ho scritto nell'articolo, non si saprà mai.
Infatti, a quanto mi diceva l'amico che l'ha giocato, sempre un gioco non finito, c'è una "finta" mappa tattica completamente inutile, una "finta" ricerca altrettanto inutile, puoi girare per la base a parlare coi tuoi uomini, ma anche quello è completamente inutile.
Sembra tutto una gran presa per il .
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