Splinter Cell Blacklist: stealth senza soluzione di continuità
Questa volta, la minaccia è rappresentata dagli ‘Ingegneri’, un gruppo terroristico che vanta pesanti connessioni con le forze armate americane. Il loro scopo? Ottenere il ritiro di tutte le truppe Usa dislocate nel mondo. Il loro mezzo? Attacchi mirati a una serie di installazioni a stelle e strisce – a cadenza settimanale – contenute nella ‘Blacklist’ fatta pervenire al Presidente Usa Patrcia Caldwell, dopo il primo sanguinoso assalto. Tra gli ‘Engeneers’ e il successo si staglia, possente, la figura di Sam Fisher, supportato dal team Echelon IV, composto dalle menti migliori di tutta l’intelligence Usa, trasversale ai vari corpi.
di Stefano Carnevali pubblicato il 19 Luglio 2013 nel canale Videogames
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò chaos theory...inarrivabile, non aggiungo altro.
P.s. Non sono comunista!!! Ho solo un minimo di buon senso e buon gusto.
Premetto che dovrebbe bastare una qualsiasi ricerca nella sezione "Storia, Politica & Attualità" per chiarire cosa pensavo e penso tutt'ora di una (tra le tante nella storia) nazione che si arroga di decidere per gli altri inventando le peggio panzane che poi alla fine si riducono a "io so io e voi nun siete un ca..." (cit.).
MA!
Ma qua stiamo parlando di giochi, echecca... allora disgustiamoci per "Grand Theft Auto" in cui sei un mafiosetto sniffacoca, per "Saint's Row" in cui sei un bulletto omicida del ciufolo, per "Tenchu" in cui sei un assassino al servizio di un signorotto feudale di provincia, per "Tie Fighter" in cui sei un tirapiedi dell'impero più nazista della fantascienza...
Sono giochi! Distinguiamo le cose, per favore! Quando gioco ai cow-boy, sparo sugli indiani, quando gioco agli indiani, sgozzo e scalpo i cow-boy.
Dopodichè spengo ed io resto io.
Altrimenti qui finisce che hanno ragione le mamme bigodinate del MOIGE.
Ammetterai che, al di la dei gusti videoludici personali di ognuno di noi che ovviamente incidono tantissimo, passiamo gran parte delle nostre ore ai videogiochi facendo fare bella figura allo Zio Sam
Ammetterai che, al di la dei gusti videoludici personali di ognuno di noi che ovviamente incidono tantissimo, passiamo gran parte delle nostre ore ai videogiochi facendo fare bella figura allo Zio Sam
In effetti... .
Però sinceramente mi interessa ben poco, purchè il gioco sia bello e divertente.
Ormai è prassi comune ambientare i videogiochi in un contesto moderno fanta/politico, in cui tu indosserai sempre i panni di un'eroe a stelle e striscie, ed i cattivi saranno sempre tizi di un'altra nazionalità a caso, che vogliono scatenare guerre o distruggere il mondo. Potrebbero un pò variare la solfa, onestamente...
Praticamente tutti i post sono incentrati a ricordare quanto erano belle le vecchie versioni
Comunista? No dai, questa roba non va più di moda!
Potevi buttarti sul terrorista islamico piuttosto.
Il tempo della guerra fredda coi sovietici è così vintage
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