Qualcuno sta cercando di uccidere il mondo dei videogiochi
Il media videoludico ha da sempre incontrato diverse difficoltà e, ancora oggi, non è riuscito a imporsi in maniera totale. Si tratta di un media senza una storia, senza forti canali di veicolazione delle informazioni che lo riguardano e ignorato da molte fasce di utenza. Le cose si complicano, adesso, con la crisi economica e le emergenti forme di gaming.
di Rosario Grasso pubblicato il 07 Marzo 2013 nel canale Videogames
90 Commenti
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Ok, devono fare i soldi... ma sei d'accordo che la qualità intrinseca è calata, che i voti sono ormai spesso troppo generosi, che c'è un dilagante riciclo.... e quindi la soluzione per te è "Zitti e mosca! Questo offre il mercato. Resistance is futile. Be happy!"
WOW...
Senza mettere in dubbio nulla ma accettando solo le conseguenze dubito che ci sarebbe mai stata evoluzione. Se la risposta è la passività, beh io sto dall'altra parte.
no è solo che lamentarsi senza nemmeno pensare se esista o meno un'altra via mi sembra poco costruttivo, se un'altra via non esiste ci stiamo lamentando perchè piove, qualcosa che comunque è inevitabile.
in particolare per certi giochi mi pare che è come lamentarsi che non fanno più le "macchine di una volta" e chi guida oggi tra servosterzo ABS ecc. ecc. non ha mai veramente guidato una macchina. e che oggi si rompono troppo per l'eltettronica... bho... non sono sicuro che sia peggiorata la qualità dei giochi, penso che si sia leggermente appiattito lo spettro: meno tragedie e meno capolavori. in quest'ottica dare a tutti praticamente lo stesso voto anche se forse corretto da un punto di vista oggettivo e storico è poco pratico e decisamente insensato per chi non può avere una visione storica. dunque mi sembra un problema molto relativo, e individuo il problema vero nell'appiattimento dei titoli non nella votazione che secondo me s'è solo adeguata alle produzioni che ci sono...
anche io penso ai bei tempi di Tie fighter, poi ricordo freelancer e penso che si era su una buona strada che non è stata seguita, il gioco era più semplice e abbordabile sotto certi aspetti, ma di più ampio respiro e non banalizzato da renderlo inutile. in mezzo c'è una pletora di titoli più complessi o più stupidi. a me pare che ogni genere ha avuto sviluppi diversi dovuti quasi solo alle condizioni del mercato, basti pensare agli RTS che un tempo erano di moda e adesso sembrano spariti. la verità è che non si può pensare di riporporre lo stesso gioco perché evidentemente non funziona, mentre dall'altro lato ci sono tanti che apprezzano i nuovi giochi e vecchi giocatori che si lamentano che è cambiato tutto. certo non si può pensare che si andasse per fare giochi sempre più elitari e complessi, perché appunto essendo giochi la gente "normale" li usa per rilassarsi, non per altro, e certamente si vuole che più persone possibili apprezzino il contenuto, ma questo non significa necessariamente che si debba dare una schifezza.
insomma il processo di semplificazione per la massa è un fenomeno genrale che osservo anch'io ma non necessariamente dal mio punto di vista viene per nuocere se nel contempo il gioco sviluppa altre caratteristiche. quello di tie fighter e freelancer è emblematico. il primo era abbastanbza tosto e quasi solo (pseudo) simulativo, il secondo era decisamente più semplice nel controllo (ma anche efficiente) ma aggiungeva libertà d'azione, una trama coinvolgente, purtroppo il gioco aveva anche qualche pecca, ma così come è stato per tie fighter che poteva essere paragonato giusto a wing commander e come simulatore era migliore IMHO, il voto era maggiore perchè era il migliore in circolazione, se ce ne fosse stato uno migliore sarebbe stato ridimensionato. Freelancer aveva tante pecche ma in finale anche lui poteva essere paragonato quasi a nulla in quel periodo e dunque rimane per me l'esperienza più coinvolgente. ma se nessuno riesce a realizzare di meglio ha davvero senso (qualsiasi sia il motivo) stare a criticare ciò che è semplicemente riuscito ad arrivare sui negozi? si ha senso, ma solo fino ad un certo punto, l'importante è che uno se ne renda conto.
proprio per la stessa legge del mercato se qualcuno pensa di poter fare meglio è il benvenuto, ho chiesto più volte di farmi un esempio di titoli tipo skyrim e che sono migliori e non ho ricevuto risposte. Il paragone con il resto AL MOMENTO sul mercato per me è l'unico vero metro di giudizio, i paragoni intergenerazionali sono abbastanza azzardati. questo a meno di non sapere che qualcuno sta usando una posizione dominante per bloccare la concorrenza e imporre titoli fatti col sedere. ma a me pare che i titoli escono, solo che alcuni sono apprezzati molto meno.
Io ancora ricordo i primi Alone in the dark dalla grafica a cubi e tanto suggestionanti, analitici e criptici, che coinvolgevano mente, emotività e fantasia assorbendo completamente. A volte evitavo di giocarlo la sera durante il particolare caso da affrontare, tale era l'ansia.
Ovviamente con il passare del tempo anche l'utente cambia, però quei ricordi permangono e fungono da raffronto.
Ho giocato diversi giochini strategici ed ho notato come con il passare del tempo la semplificazione eccessiva li abbia rovinati:
1) Joint Task Force il migliore giocato per complessità tatticismi, abilità, versatilità, durata /difficoltà/ anche dettagli/combinazione di possibilità: es. click tasto sinistro mouse militare esce dal veicolo, click mouse destro il militare esce dal veicolo ma resta selezionato il veicolo;(migliorabile: il cecchino è troppo potente/poteva prevedere la requisizione e il trasporto armi);
2) Dawn of War l'intera serie: affascinate dalla grafica essenziale; semplificato nella complessità rispetto al primo gioco citato e fondato specialmente sulla rapidità delle azioni di costruzione attacco difesa ed evoluzione tecnologica rispetto ai nemici;
3) company of heroes: analogo a dawn of war: semplificato nella giocabilità e nelle difficoltà-durata del gioco ridotta;
4) world in conflict: fa tutto il pc... gioco rimosso dopo alcuni minuti; cercavo le istruzioni per apprendere i vari comandi da impartire e per la realizzazione di strutture etc, ma non ne trovavo, compresa la ragione ho provveduto alla sua eliminazione.
Un gioco memorabile è Homeworld2: complessità abilità e versatilità sono ben combinate; ho anche il primo homeworld tuttavia nelle operazioni da eseguire pare accusare una superflua farraginosità che tedia, ma mi ripropongo di giocarlo con il necessario distacco dal II.
Gli sparatutto in prima persona personalmente li conosco poco perchè paiono abbastanza ripetitivi, inoltre noto come il personaggio sia monolitico con baricentro statico e con un braccio destro armato che compie sempre le stesse movenze e l'altro che lancia granate, caratteristiche queste tipiche giochi che coinvolgono esclusivamente l'emotività e fondati sull'abbattere + nemici possibili. Cià che disdegno del prima persona è che non si può avere contezza dell'azione compiuta perchè il personaggio non lo si vede. Ad esempio quando ci si ripara il personaggio è protetto solo perchè se ne ha convinzione, ma nella realtà potrebbe cmq essere esposto.... quindi alla fine si ha un mirino e un bersaglio che si alterna per la durata del gioco che se eccessiva lo renderebbe noioso. A questo punto i produttori fanno ricorso alle fasi cinematiche, ossia evitare la noia con l'introduzione della storia. Sicchè i giochi li hanno ridotti ad una serie di azioni ripetute semplificate intervallate da un film.
Questa è secondo me la spiegazione per cui l'utenza più adulta, che era abituata ad avere padronanza completa del gioco sviluppando la storia come protagonista, inizia ad essere insoddisfatta. In fondo stanno promuovendo giochi commerciali con abilità per bambini con storie da adulti, che a mio avviso risultano oltremodo poco edificanti ed educative.
Io ancora ricordo i primi Alone in the dark dalla grafica a cubi e tanto suggestionanti, analitici e criptici, che coinvolgevano mente, emotività e fantasia assorbendo completamente. A volte evitavo di giocarlo la sera durante il particolare caso da affrontare, tale era l'ansia.
Ovviamente con il passare del tempo anche l'utente cambia, però quei ricordi permangono e fungono da raffronto.
secondo me i giochi, soprattutto quelli con contenuti da adulti non sono "semplificati" (che poi andrebbe chiarito se si intende "resi giocabili più facilmente" per andare incontro ai bambini ma proprio per andare incontro a quegli adulti che non hanno passato la loro vita sui videogiochi e non sarebbero in grado di approcciarsi ad un titolo troppo complesso perché scoraggiati da una curva di apprendimento troppo ripida. Faccio un esempio, con mio cugino sono cresciuto, quello che smanettava coi videogiochi ero io ma lui spesso partecipava, fino al megadrive almeno, anche lui aveva un pc ma smise di giocare forse ai tempi di DOOM. penso la prima console che si è comprato LUI è la ps1 per titoli come resident evil o gran turismo. una volta probabilmente dopo il 2000, entra nella mia stanza mentre gioco a qualche GDR in prima persona e si mette a ridere perchè uso CONTEMPORANEAMENTE mouse e tastiera, come se fosse chissà che abilità da nerd. li per li sono rimasto un po' interdetto perché mi sembrava normale eppure mi sono reso conto che lui non sarebbe stato in grado. Per lo stesso motivo (e il successo del wiimote lo dimostra) molti non videogiocatori sono spaventati dal semplice joypad.
io ci vedo una gerarchia tastiera>joypad>wiimote>Kinect
non sottovalutate la storiella, un'altra persona che conosco, molto più grande, appassionatissima di avventure grafiche, soprattutto della serie myst, non è assolutamente in grado di giocare a un gioco come penumbra in cui si richiede di coordinare mouse e WASD, sto parlando di una persona che è in grado di usare le due cose indipendentemente ma non in coordinazione, che se ci pensate un attimo è più complesso.
ma non sto comunque parlando di persone che hanno un cattivo gusto in fatto di videogiochi.
da giocatore di vecchia data è chiaro che mi fa incazzare che mi devo sorbire un'interfaccia da joypad su un gioco PC, almeno fate lo sforzo di adattarla, ma dall'altro capisco semplicemente che il 90% delle persone lo giocherà così e che per lo sviluppatore il mercato PC è visto come un obolo da pagare...
il discorso che fai su alone in the dark lo condivido, oggi sorrido al fatto che allora mi impressionava tantissimo quel gioco, mentre ora sono solo poligoni assurdi. ma ritorno al mio discorso dipende da cosa c'è in giro, non è un caso che resident evil riuscì a usare quel linguaggio ancora meglio e proporlo ad un pubblico più vasto, ma bisogna anche capire (così com'è per il cinema) che certi linguaggi (la suspence e l'horror) vengono esplorati, ma dopo un po' diventano anche qualcosa di già fatto, e chi si è visto le vecchie glorie difficilmente rimane impressionato da quello che si fa oggi.
Dunque il discorso che faccio io è che i videogiochi come qualsiasi forma d'arte, anche sottoposta ad un mercato, va vista come un linguaggio in evoluzione, va bene rimpiangere il latino ma certe volte guardiamo più pragmaticamente al futuro visto che è improbabile tornare al latino per molti motivi
Ma l'altra via c'è e funziona: Kickstarter ha dimostrato che fare i giochi che i giocatori vogliono premia, e senza un vero marketing dalle cifre colossali offerto di solito dai soliti distributori... Elite: Dangerous, il successore di Wing Commander (Star Citizen), il seguito di PlaneScape Torment ad es. hanno racimolato (solo in pre-order) per passa parola intorno ai 2M di Euro, non 200.000€! Sono giochi diversi dai soliti 2 generi che fanno vendere tanto, ma gli utenti li volevano...
Sarebbe ora che osassero di più le major o sindrome da Rocky 38 di Hollywood! Non c'è altra scelta o il lento e inesorabile declino... già avevo letto di qualche grossa saga abbandonata perché "ci sono stati cali nelle vendite"... vogliamo continuare così o è tempo di far sentire anche la voce dei consumatori?
Sarebbe ora che osassero di più le major o sindrome da Rocky 38 di Hollywood! Non c'è altra scelta o il lento e inesorabile declino... già avevo letto di qualche grossa saga abbandonata perché "ci sono stati cali nelle vendite"... vogliamo continuare così o è tempo di far sentire anche la voce dei consumatori?
sono d'accordo, speriamo di vedere tanti progetti che funzionino. ma alla fine ce la devono fare con le loro gambe a imporsi nel mercato e ad avere il loro spazio.
io per questo acquisto spesso gli humble bundle proprio perché voglio nel mio piccolo incentivare progetti diversi e innovativi. Quell'ambito è totalmente diverso, però ad oggi non si sono visti veri competitor per i titoli tripla A. è comunque necessario più tempo.
non è detto comunque che kickstarter sia più efficiente economicamente, potrebbero essere più i soldi buttati nel sistema in progetti che non sopravvivono alla selezione naturale, rispetto al metodo tradizionale.
diamogli altri 3-4 anni per vedere il vero potenziale di kickstarter e prendiamo in considerazione sia il fatto che possa essere una nuova strada che una bolla alla moda da cui alla fine usciranno veramente poche cose interessanti, non diamo per scontato che kickstarter funzioni. fino ad oggi non ho visto titoli usciti da li che hanno fatto breccia, solo proposte e qualcuno che ha gettato la spugna
Sono totalmente daccordo.
A me MassEffect3 non piace, non mi piace l'ambiente futuristico e il timbro narrativo adottato... ma ho gustato Dragon Age Origins tanto per rimanere in EA.
Ritengo Red Dead Redeption un capolavoro. Stavo rigiocandolo di recente e gustavo l'alba sul pontile di balckwater... nella cutscene in cui entravo nella stazione di polizia c'e' un personaggio che ingnora la mia presenza e tutto cio' che accade dopo e non smette mai di contare! Piccoli dettagli di personaggi minori che danno a tutta il gioco uno stile e una attenzione e una maestria di regia che nulla a che invidiare al cinema...
Anche l'ambiente western non e' tra i miei preferiti ma quel protagonista che incontra quei personaggi, ognuno con una sua psicologia ben studiata e pensata, tutti quegli incastri, le musiche...
Certi videogiochi non hanno niente di meno rispetto al cinema ma aggiungono una profondita' che il cinema si sogna: l'interattivita', la possibilita' di far scegliere al fruitore quanto tempo guardare qull'alba, se fermarmi al tramonto, quando e se cacciare cosa...
Ci sono poi videogiochi immensi senza bisogno di budget alla Rockstar... limbo con la sua atmosfera... To the moon dove con una grafica 0 trasmetti emozioni pure..
E ancora non ho citato i maestri come Cage e Ueda!!!
Potrei continuare ma il senso credo che sia arrivato.
IL MOBILE HA ACCELERATO LA RIVOLUZIONE DIGITALE che ai tempi di Negroponte era gia' li', squadernata a livello teorico ma tutta da attuare! Lo smartphone e quello che si e' portato dietro (tablet ecc..) si e' trovato in posizione ottima in questa CONVERGENZA dei media nel digitale. ha portato nuove persone al computing. Vecchi dinosauri in via di estinzione come la TV... ma e anche il PC come scatolone-stufa-ciucciaenergia hanno gli anni contati, roba gia' morta da anni!
Da questo punto di vista secondo me le console sono piu' moderne e io ritengo che NON saranno un flop. E' propio di questi giorni che sempre piu' utenti in usa le usano per noleggiare e vedere film
vorrei aggiungere che Heavy Rain e L.A. . Sono in una posizione migliore del pc nel quadro della convergenza. Il pc entrera' in salotto, ma non come lo concepisce il videogiocatore: L.A. Noire li ha gustati anche mia moglie che non e' una Videogiocatrice! Io vedo bene l'allargamento dell'utenza, secondo me avvicinera' piu' giocatori al hardcore game. I giochi con una componente narrativa importante saranno vincenti verso il grande pubblico e saranno nel segno di quella inevitabile e salutare ibridazione tra settori prima totalmente separati. CONVERGENZA.
Nuove forme di fruizione digitale da questo punto di vista sono le benvenute no? La realta' virtuale in Team Fortess 2 perche' dovrebbe minacciare il media videoludico?
http://www.gamemag.it/news/realta-v...rift_46304.html
Secondo me lo esalta! Anzi la ritengo molto piu' promettente del 3D! Sia per i VideoGiochi che per il Cinema!
mi è piaciuta la tua impressione di red dead redemption .. non l'hanno realizzato per pc. peccato.
Boh, alla fine anni fa questi artisti di spessore erano solo gente con idee e davvero appassionata che faceva il proprio lavoro con cura e dedizione.
Non sto a elencare capolavori di trama o idee geniali del passato...
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