WWE '13: il ritorno dell'era Attitude basta per fare la differenza?

WWE '13: il ritorno dell'era Attitude basta per fare la differenza?

Yuke’s, dopo l’inizio della rivoluzione nel 2012, consolida il proprio simulatore di wrestling. Nessuno stravolgimento, ma fari puntati su una delle più importanti epoche nella storia della WWE.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Delusioni Universe

Tolte le storyline dell’Attitude Era, il cuore pulsante di WWE ‘13 dovrebbe essere WWE Universe. Una sorta di ‘carriera’ infinita che ci permetterà di seguire tutta la stagione della WWE, impersonando qualsiasi superstar in ogni momento e dirigendo le immaginarie storyline di tutta la lega. Colpisce, purtroppo, l’estrema limitatezza di questo universo. Che, di fatto, non ha conosciuto apprezzabili evoluzioni.

Sempre complessi da navigare, i menu ci consentono di pianificare a tavolino alleanze, assegnare titoli, modificare roster e creare PPV. Solo che tutto questo mondo offrirà pochissimo da fare concretamente.

Come detto, potremo giocare qualsiasi match. Ma non avremo modo di incidere sulle storyline. In alcuni casi (di solito solo una volta a serata, mentre prima non c’erano limiti in questo senso), si potrà interferire in un incontro (aggredendo uno o entrambi gli atleti sul ring). Ma nulla di più. Io voglio poter essere regista vero di questo universo. Voglio poter decidere – se sto giocando come Del Rio – che all’improvviso Rosa Mendes si precipiti a bordo ring per distrarre il mio avversario. Voglio essere libero di aggredire qualcuno nel backstage, di far partire la mia musica d’ingresso durante un match per distrarre il wrestler con cui sono impegnato in un feud, voglio potermi presentare minaccioso a bordo ring, anche senza alzare un dito. Voglio poter colpire il mio compagno di tag durante un match, perché l’accoppiata è forzata ed è stata imposta dal General Manager…

Le possibilità che la vera WWE, nel corso degli anni, ha messo in scena dal punto di vista delle sorprese, sono tantissime. WWE Universe, invece, ne consente pochissime. Salvo poi, in modo spesso incoerente, decidere di improvvisare: ci possono essere, infatti, eventi scenici che avvengono automaticamente (tradimenti a fine match, complimenti di ‘nuovi amici’ a fine match, sostituzioni di lottatori pre-match). Insomma, davvero troppo poco.

 
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